2025 – Sony
C’era davvero molta attesa e curiosità per l’uscita di “Funny Little Fears”, primo lavoro solista di Damiano David, conosciuto da tutti per il suo ruolo di frontman nei Maneskin.
La band romana, formata al liceo, è stata artefice di un successo planetario, scatenando amore incondizionato o odio represso da parte di tanti haters, che li hanno affossati a prescindere.
Dopo una partecipazione a X Factor, una vittoria al Festival di Sanremo 2021, è stato l’Eurovision, sempre vinto nel 2021, a proiettarli in cima a tutte le classifiche di tutto il mondo.
La stima di tanti colleghi e la presenza in numerosi festival prestigiosi come headliners li hanno portati un po’ ovunque.
La band è attualmente in pausa e non ci sono avvisaglie di scioglimento, fino a prova contraria.
Tutti si stanno dedicando ad altri progetti. La bassista Victoria De Angelis è ad esempio diventata nota anche come DJ ed è stata ospite del Festival di Sanremo 2025 insieme ai Duran Duran.
Questo “Funny Little Fears” è sicuramente più un disco pop che un disco rock.
Un disco ambizioso, preceduto da ben tre singoli e che si inserisce perfettamente nel mercato dedicato ad artisti quali Harry Styles, Ed Sheeran o The Weeknd.
La produzione è stata affidata a una coppia vincente, vale a dire Jason Evigan, Cleo Tighe e Sammy White, che possono esibire un curriculum prestigioso con le produzioni di artisti davvero importanti quali Madonna, Dua Lipa, Imagine Dragons e The Weeknd.
Il disco è curato in ogni particolare e Damiano è certamente meno istrionico anche nel look: capelli corti, baffetto d’ordinanza, tinta o taglio corto questa volta.
“Funny Little Fears” sarà promosso anche con un tour mondiale, che toccherà anche l’Italia il prossimo 7 ottobre con un’attesissima data all’Unipol Arena di Milano/Assago.
Ci sono pezzi davvero vincenti come l’iniziale “Voices”, con un bel giro di piano, una parte orchestrale e un ritmo incalzante, con un ritornello davvero coinvolgente, o “Silverlines”, il brano in cui Damiano eccelle più degli altri a livello vocale.
Non ci sono pezzi intensi e strepitosi come “The Loneliest” (nota: tra l’altro coverizzata da David Garrett e il suo violino), ma ci sono brani vincenti quali il singolo “Born With a Broken Heart”, che richiama da vicino alcune canzoni di Robbie Williams ed è molto ritmato.
La pecca di questo disco è che forse la personalità di Damiano non viene valorizzata come si deve.
Tutto è perfetto a livello strumentale e di sound, ma i brani, seppure tutti belli e potenzialmente hit, faticano a distinguersi l’uno dall’altro.
Dopo vari e approfonditi ascolti, posso tranquillamente dire che la mia canzone preferita sia “Tangerine”, che vede anche la presenza dell’ospite d4vd; inizia con una splendida parte di slide guitar e sembra provenire dagli anni ‘50, con palesi riferimenti ai The Platters, ai The Four Tops e in alcuni istanti anche a Elvis Presley o Buddy Holly. Davvero bella e toccante.
Molto ipnotica è sicuramente anche “Mars”, che ha atmosfere molto intimiste e che immagino possa diventare un pezzo singalong ai prossimi concerti dell’artista romano.
La prova più convincente a livello vocale, che dimostra più di tutte quanto sia valido e versatile Damiano, arriva dalla splendida “Silverlines”, da ascoltare sicuramente al buio o con le luci più soffuse possibili.
Che dire, “Funny Little Fears” è un disco molto gradevole, che paradossalmente potrà essere maggiormente apprezzato da chi stronca i Maneskin a prescindere, o che magari potrà essere più difficilmente digeribile da chi li ama troppo.
Un disco che sicuramente non sarà una parentesi e che potrà raggiungere cospicue vendite.
Recensione: Mauro Brebbia
Voto: 80/100
Tracklist
- Voices
- Next Summer
- Zombie Lady
- The Bruise feat. Suki Waterhouse
- Sick of Myself
- Angel
- Tango
- Born With a Broken Heart
- Tangerine feat. d4vd
- Mars
- The First Time
- Perfect Life
- Silverlines
- Solitude (No One Understands Me)
Formazione
Damiano David – voce
Tommy King – piano (tracce 1, 2, 7, 8, 10, 11); drums, keyboards (1)
Rob Moose – strings (tracce 1, 2, 8, 10)
John Hill – drums, programming, keyboards, acoustic guitar (tracce 1, 9); drum programming (9)
Sammy Witte – programming, keyboards (tracce 1, 9); piano (1)
Cleo Tighe – backing vocals (traccia 1)
Daniel Aged – bass (traccia 1)
Evan Jackson – horns (traccia 1)
Jason Evigan – keyboards, electric guitars, programming (tracce 2–4, 7, 8, 10, 11, 14); acoustic guitars (2–4, 7, 8, 10, 11), backing vocals (2, 4, 8, 11, 14), drums (4, 14)
Mark Schick – keyboards, electric guitars, programming (tracce 2, 3, 7, 8, 10, 11, 14); acoustic guitars (2, 3, 7, 8, 10, 11), backing vocals (2, 8, 11, 14), bass (14), piano (14)
Joey Waronker – drums (tracce 2, 7, 8, 10, 11)
Justin Meldal-Johnsen – bass (tracce 2, 7, 8, 10, 11)
Michael Romero – brass horns (tracce 2, 8, 10)
Sarah Hudson – backing vocals (tracce 2, 8, 11, 14)
Dove Cameron – backing vocals (traccia 3)
Mike Elizondo – bass (traccia 4)
Alna Hofmeyr – backing vocals (4)
Jackson Rau – backing vocals (tracce 5, 11, 12); drums, programming, guitars, keyboards (5, 12); piano (5, 14), bass (12)
Connor McDonough – keyboards (tracce 6, 14); drums, piano, guitars, additional vocals (6); programming, backing vocals (11, 14)
Riley McDonough – guitars, additional vocals (traccia 6); backing vocals (11, 14), acoustic guitars (14)
Ryan Daly – drums, piano, keyboards, guitars, additional vocals (traccia 6)
Ryan Winkler – bass (traccia 6)
Anders Mouridsen – bass, electric guitar, slide guitar, pedal steel (traccia 9)
Grace Kelly – saxophone (traccia 11)
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