Autoprodotto – Settembre 2015
Fondati nel 2012 da membri della scena Metal torinese quali Overdrive, T-Power, Prophecy e Fearytales, i DARK PASSAGE affondano le loro radici nella vecchia scuola di Iron Maiden, Judas Priest, Accept e Grave Digger.
Questa prima fatica, l’ EP “SOUNDS FROM THE PASSAGE“, è stato completamente autoprodotto e dagli stessi registrato e mixato.
Tamburi dal ritmo marziale e cornamuse dai suoni celtici per questa MARCH OF THE CLANS, breve intro per la seguente WINTER COMES, storia di uomini d’altri tempi e sangue versato in battaglia nel nome della libertà . Heavy di quello classico, duro e accattivante. Alto il vessillo. Un morbido arpeggio risuona sinuoso nell’aria… piacevolmente ti inganna. Neanche il tempo di sciogliersi che già THE GARDEN OF LILITH, madre dei demoni e secondo la leggenda ebraica,prima moglie di Adamo, cacciata dall’Eden, si scatena in tutta la sua maidenianità . Le ritmiche sono serrate e la voce di Giovanni ricorda non poco il buon Blaze Bayley dei tempi migliori. Biblica. Si continua e OUT THIS MISERY è una cavalcata che pare uscita dagli ‘ 80. L’uomo, le sue cadute e la rinascita. Tanta old school. Su la testa. E si combatte ancora con l’epicità di DREAMS OF WAR, la guerra e il suo strazio. Uomini al fronte,pedine sanguinanti di poteri piùforti e malvagi. Suona un menestrello una leggiadra melodia, un attimo ed è già l’ora di THE HANGED MAN. Si strizza ancora l’occhio alla Vergine di Ferro. Eddie approved. La vita e i suoi infiniti crocevia. Scelta e conseguenza.
Che dire, l’album è piacevole,robusto e sopratutto Metal, quel Metal classico di cui non se ne ha mai abbastanza,di quello suonato con le palle, di quello d’annata e dannato,registrato nelle cantine, col cuore e il sudore. La passione per gli Iron Maiden è dirompente, una vera musa ispiratrice. C’è parecchio da migliorare e si deve migliorare,ma tutto è superabile quando si suona con passione. Seguiteli, supportateli e supportate tutta la Nostra scena,perchè è grande e fiorente.
Su le corna.
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Tracklist:
1. March of the Clans
2. Winter Comes
3. The Garden of Lilith
4. Out this Misery
5. Dreams of War
6. The Hanged Man
Band:
Giovanni Lauria – voce, basso
Marco Fontana – chitarra
Paolo Boraso – chitarra
Christian Fiume – batteria
