Nuclear Blast Records ”“ 31 Maggio 2019

Mostri Sacri del Metal e del thrash nello specifico, i DEATH ANGEL tornano nuovamente sul mercato, dopo tre anni di assenza  con quest ‘opera, HUMANICIDE ,  freschissima di uscita per Nuclear Blast. Opera che sa di monito per l’umanità , un incubo, un avvertimento che fa riflettere.

Registrato e mixato presso gli Audiohammer Studios di Jason Suecof, i nostri si sono poi affidati al mastering del leggendario Ted Jensen venendo così a creare un album, nella produzione e nei suoni, semplicemente perfetto.

Attacca la titletrack HUMANICIDE, intro al fulmicotone per questo limbo temporale tra ciò che è e ciò che a breve sarà . Il giorno del giudizio ha la sua colonna sonora. Thrash incessante, violento, doppia cassa e fallout. Belve feroci avranno la loro vendetta.

 “This is who I am
That’s who I’ll always be
The dark horse, black plague, anti-god
That lives in you and me”

 Il caos e un ultimo disperato tentativo di fede in DIVINE DEFECTOR , tre minuti e mezzo di metallo ruggente dai toni diabolici. Per un’ultima guerra santa. E il cerchio si chiude con AGGRESSOR, pezzo introspettivo, melodico, articolato nelle ritmiche, l’uomo, la fede e il conflitto. Non c’è piùnulla da perdere, ora si tirano le somme”…

“False prophet preaching only lies
Feeding off my pain and sacrifice
Aggressor, oppressor
Forever fake
Your time has come, you’re losing control
The shame I cast has blackened your soul
The consequence in the aftermath
Will be yours with the force of my wrath” 

Si fa forte la scena  punk ‘n’ roll in I CAME FOR BLOOD, l’odore del sangue e l’adrenalina che cresce , predatore e preda in un brano che è tutto un cruento inseguimento. Rallentano i ritmi, IMMORTAL BEHATED è heavy robusto a tratti radente la ballad ma mai melenso. Epitaffio di coraggio e orgoglio, sfuma lento tra arpeggi e piano, come cenere al vento. Le casse tornano a vibrare con ALIVE AND SCREAMING, in un territorio che per i Nostri è di caccia. Istinti primordiali. Il branco è ormai compatto , come un’ unica entità  si muove e si sposta.  Ululati e canini insanguinati.

THE PACK. Riff terribilmente efficaci, rapidi e taglienti come un morso alla gola.

“Baring our teeth
Blood in our eyes
Kill to survive
We begin the hunt”

 GHOST OF ME è la naturale conseguenza dei fatti , la sopravvivenza messa in musica, ancora, sempre e comunque  maledettissimo thrash. Si scapoccia in un circle pit che odora di sangue. E’ arrivato il momento di tirare le somme, REVELATION SONG. Cos’ è andato storto, perché siamo arrivati a tutto questo”… Heavy Metal assai vintage, assoli a ricamare questa storia di pensieri turbati e pentimenti. Dramma che porta alla cruda realtà  di OF RATS AND MEN. Ciò che rimane. Epilogo che fa pensare , strada che porta a un bivio. Dare una svolta a questo mondo o fare in modo che tutto ciò diventi reale”… A noi la scelta.

Come già  anticipato, album perfetto, da avere e sparare a manetta. Trentasette anni di attività  e non sentirli.

Ma che ve lo dico a fare”… Ovazione.

Tracklist:

Humanicide
Divine defector
Aggressor
I came for blood
Immortal behated
Alive and screaming
The pack
Ghost of me
On rats and men

Band:

Mark Osegueda ”“ voce
Rob Cavestany ”“ chitarra
Ted Aguilar ”“ chitarra
Damien Sisson ”“ basso
Will Carroll ”“ batteria

 

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