RCA Records – Marzo 1973

La prima metà degli anni ’70 vede il fiorire di band valorose, dure, geniali, essenziali. In molti casi meteore ed in altri particolari ed uniche. Ebbene nel 1973, i GRANICUS di Cleveland, arrivano al loro debutto discografico, importante, potente. Siamo ad inizi anni settanta per l’appunto. La band nasce alla fine del 1969 a cavallo tra un morente movimento hippie, le manifestazioni giovanili, l’hard rock che si trasforma in heavy metal (grazie ai movimenti di rock duri di matrice britannica, Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple, Uriah Heep e poi rivolgendosi verso i californiani Blue Cheer), la trasformata psichedelia, i pantaloni a zampa d’elefante, baffoni, barbe e basettoni e gli immancabili capelli lunghi.

Siamo in un periodo sociale ed artistico di notevole impegno, creatività e passione, esplosivo nei gusti estetici e nei canoni sonori. Il quintetto dell’Ohio con Woody Leffel alla voce e all’armonica, ideatore di tutti i testi, Wayne Anderson, chitarrista solista affiancato da Allen Pinell alla seconda chitarra e Dale Bedford e Joe Battaglia alla sezione ritmica, al basso il primo e alla batteria il secondo, ha un’innegabile passione e riferimento nei canoni che già da qualche anno la musica inglese, in particolare, propone. Evidenti gli influssi ai mostri sacri già all’epoca: Led Zeppelin.

L’album, che porta come da tradizione al debut il nome della band – Granicus, è composto da otto brani, molto intensi, profondi, davvero interessanti. Il contratto ottenuto con la RCA sarà di certo servito da stimolo ma allo stesso tempo avrà creato su di loro un’enorme pressione, così difficile da sopportare che la band si scoglierà lo stesso anno della pubblicazione del primo lavoro. GRANICUS è carico di sonorità hard, heavy, blues, progressive, potente ed in alcuni casi molto sofisticato. Peccato che la band non abbia potuto proseguire l’esperienza musicale nell’immediato (nel 2010 verrà pubblicato il secondo lavoro “Thieves, Liars and Traitors” con brani scritti e mai pubblicati negli anni settanta e “Granicus III, Better Days” del 2016).

Per comprendere la potenza evocativa di questa band basta ascoltare Prayer, di undici minuti con variazioni di intensità ed emozioni, Nightmare con un arpeggio di chitarra iniziale degno di un grandissimo brano di altri tempi, magnifico. La strumentale ‘Twilight‘ è un’altra piccola perla di questo lavoro così come Paradise. Ma non vorrei dimenticare You’re in America, Bad Talk e When You’re Movin‘.

Peccato che sia finita troppo presto. Una band che non ha avuto la giusta dose di fortuna o senso di praticità. Probabilemente andando avanti sarebbero cresciuti e magari staccati dalle tendenze che all’epoca facevano scuola ed erano di tendenza…

Rock’n’Roll will never Die!

Tracklist:
1. You’re In America
2. Bad Talk
3. Twilight
4. Prayer
5. Cleveland Ohio
6. Nightmare
7. When You’re Movin’
8. Paradise

Band:
Woody Leffel – voce, armonica
Wayne Anderson – chitarra
Allen Pinell – chitarra
Dale Bedford – basso
Joe Battaglia – batteria

 

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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