In attesa di calcare i numerosi palchi italiani con gli Heroes and Monsters, il talentuoso Todd Kerns ci ha concesso un’intervista, rispondendo alle nostre domande.
Il cantante e bassista del trio Hard Rock americano, formato insieme agli italiani d’adozione Stef Burns (Vasco Rossi) alla chitarra e Will Hunt (Evanescence, Vasco Rossi) alla batteria, è carico in vista dell’atteso “ANGELS NEVER SLEEP” ITALIAN SUMMER TOUR, che partirà questo giovedì a Pianezza (TO) e proseguirà in lungo e in largo per lo stivale prima di concludersi a Desenzano Del Garda (BS) il 05 agosto. Tutte le date e le info sul tour qui.
Ciao Todd, grazie per aver dedicato del tempo a questa intervista. Sono davvero felice di poterti intervistare, sei pronto per il tour italiano? Possiamo aspettarci delle sorprese, che so, nuove canzoni o cover rispetto al tour precedente?
Abbiamo sicuramente delle nuove cover che vogliamo proporre. Ci piace mantenere la freschezza sia per noi stessi che per il pubblico. Ci sono solo 10 canzoni degli H&M nell’album, quindi dobbiamo ampliare il repertorio.
Come è nata questa collaborazione con Stef e Will? Li conosciamo principalmente per la loro collaborazione con Vasco Rossi in Italia, ma sono grandi rocker con numerose collaborazioni e album alle spalle. Vi conoscevate prima di unirvi agli Heroes & Monsters?
Conoscevo Will dai tour degli anni passati. Lui e Stef hanno iniziato a scambiarsi idee e stavano cercando un cantante e un bassista. Per caso, io ricopro entrambi i ruoli, quindi Will mi ha chiamato. È successo nel bel mezzo del lockdown per il Covid, quindi avevo molto tempo libero.
Perché avete scelto il nome Heroes and Monsters?
Il nome è venuto spontaneamente. Mi piaceva l’idea che il mostro di una persona potesse essere l’eroe di un’altra e viceversa. In un’epoca in cui le persone sono così divise, mi sembrava appropriato essere sia l’eroe che il mostro.
Parliamo dell’album. Personalmente, l’ho apprezzato molto. È molto rock ‘n’ roll, proprio come piace a me. Stef è un chitarrista incredibile, Will è un grande batterista e penso che la tua voce sia veramente rock ‘n’ roll. Come è stato il processo creativo per questo album?
Grazie mille! Ci siamo scambiati file l’un l’altro. Ricordo che Stef era in Italia, Will in Florida e io a Las Vegas. Le canzoni erano in diversi stati di completamento o incompletezza. È stato divertente mettere insieme il tutto.
Chi ha scritto i testi e di cosa parlano?
Abbiamo tutti contribuito alla scrittura dei testi. Le canzoni variano molto tematicamente. Cerco di non essere troppo specifico sui significati, mi piace lasciare alle persone la libertà di fare le proprie interpretazioni. È importante che ognuno trovi la propria.
C’è una canzone dell’album alla quale ti senti particolarmente legato? Quali sono le tue preferite?
Questa sensazione cambia continuamente. Mi sento particolarmente legato a “Locked And Loaded” perché è stata la prima canzone che abbiamo scritto e compare come prima traccia dell’album. Altre canzoni che adoro sono “And You’ll Remain” e “I Knew You Were The Devil”.
La mia canzone preferita è “Angels Never Sleep”. Puoi dirci di più su questa canzone?
“Angels Never Sleep” è una canzone molto importante. Stef ha portato l’idea insieme a un amico. Io ho completato parte dei testi. È oscura ma allo stesso tempo piena di speranza.
Le canzoni sembrano trarre ispirazione dal rock degli anni ’70/’80, così come dall’hard rock più recente e contemporaneo. Immagino che le esperienze individuali abbiano avuto un ruolo, giusto?
Assolutamente. Canzoni come “Blame” sicuramente attingono a un suono più contemporaneo, mentre brani come “Let’s Ride It” e “Break Me (I’m Yours)” richiamano le nostre radici.
Will e Stef hanno chiaramente una connessione con l’Italia, ed è probabilmente per questo che i vostri tour si sono svolti finora qui. Ma qual è il tuo rapporto con l’Italia? E avete in programma di fare tour anche in altri luoghi?
Mi piacerebbe molto portare questa musica anche in altri luoghi, ma è stato così gratificante poter creare un forte legame con l’Italia. I miei primi viaggi in Italia risalgono al 2006 con i Faster Pussycat e poi di nuovo nel 2010 e oltre con SMKC. Ho sempre avuto un grande amore per la cultura italiana: il cibo, il calcio, la moda, il vino.
Ti ho visto diverse volte dal vivo con Slash e sono sempre rimasto impressionato dalla tua presenza scenica e dall’interazione con il pubblico. È chiaro che suoni per loro. Quanto sono importanti per te le performance dal vivo? Cosa preferisci, grandi arene o piccoli locali?
In molti modi, preferisco i locali più intimi perché c’è una connessione più diretta con il pubblico, ma niente può eguagliare l’energia di una folla in un festival. Amo suonare dal vivo. Per me è tutto suonare dal vivo. È la mia parte preferita di quello che faccio.
Sei nato e cresciuto in Canada. Com’è stata la tua formazione musicale lì? Hai dovuto spostarti per trovare una scena musicale adatta, o la scena musicale in Canada è buona?
Il Canada ha avuto e continua ad avere una scena molto vivace di cui sono onorato di aver fatto parte. Ho cominciato a fare esperienze negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’90, il che mi ha portato poi a trasferirmi più completamente nel 2006. Sento che la musica del Canada, degli Stati Uniti, del Regno Unito, dell’Europa, dell’Australia, del Giappone hanno tutte contribuito in qualche modo al mio mondo musicale. In particolare, il rock britannico o la generazione dei miei genitori.
Cosa pensi dell’attuale scena rock? Hai qualche consiglio per chi si avvicina a questo mondo?
Sono affascinato da questo nuovo mondo. Internet ha cambiato tutto. Penso che, come per qualsiasi cosa, devi amarlo veramente. Non ci sono mai garanzie nel perseguire i tuoi sogni, ma se lo ami veramente, continuerai a lottare anche nei momenti difficili. La tenacia è la chiave. Continua sempre, questa è la chiave!
Sei principalmente un polistrumentista. Suoni il basso, la chitarra e canti. Se puoi rispondere, cosa preferisci suonare? Pensi che questa versatilità ti dia un vantaggio in termini di creatività e ispirazione?
Amo così tanto la musica che trovo divertente cambiare strumento solo per l’ispirazione che ne deriva. Le persone mi chiedono spesso se sono un cantante, un bassista o un chitarrista. La mia risposta è sempre: sono un musicista.
Hai suonato con molti artisti e band. Se potessi realizzare un sogno, con chi ti piacerebbe suonare?
Suppongo che Paul McCartney e Keith Richards sarebbero un’esperienza totalmente incredibile. Sono stato molto fortunato ad essere salito sul palco con Lemmy e Alice Cooper. Il bambino che ero non ci avrebbe mai creduto.
Parliamo dei progetti futuri. Dopo le date in Italia per questo tour e il tour di promozione dell’album dello scorso anno, hai qualche piano con gli Heroes and Monsters? È passato un po’ di tempo da quando sei stato in tour con Slash, ma ho letto che presto tornerai sulla strada. Puoi dirci qualcosa in merito?
Gli Heroes And Monsters continueranno sicuramente ad andare avanti nel corso del 2023. Ho nuova musica in uscita con Tracii Guns nel nostro progetto Blackbird Angels (qui il primo singolo). SMKC sarebbero felici di tornare in tour nel 2024. Incrocio le dita.
Grazie Todd, ci vediamo on the road!
Grazie a te!
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