Hollywood, Los Angeles. Joe Bonamassa, uno dei più grandi chitarristi viventi, è alle prese con un problema piuttosto sgradevole. È quasi l’una di notte e la musica proveniente da un party in corso nella vicina villa Houdini, storica tenuta appartenuta al celebre illusionista, è assordante.

Stufo del chiasso, il guitar hero statunitense decide di vendicarsi a modo suo. Esce di casa, posiziona il suo amplificatore Dumble Overdrive Special in direzione dei disturbatori e alza il volume al massimo. Poi, imbracciata la sua fedele chitarra Gibson Les Paul Standard del 1959, inizia a suonare.

Non un riff qualsiasi, però. Bonamassa sceglie di eseguire l’iconico riff di “Smoke on the Water“, dei Deep Purple, a un volume da stadio. Il risultato è un muro di suono che arriva fino ai confini della villa.

La “vendettarock di Bonamassa, ovviamente, non passa inosservata. Il video della performance viene condiviso sui social e riceve migliaia di commenti divertiti da parte di fan e illustri colleghi musicisti, tra cui il leggendario Glenn Hughes, ex bassista e cantante dei Deep Purple dal 1973 al 1976.

“Aspetta un attimo, conosco questa canzone, avresti dovuto chiamarmi, sarei venuto a darti una mano con il microfono!”

, commenta ironicamente il musicista inglese.

Il gesto di Bonamassa è stato è una dimostrazione di come la musica possa essere usata anche per risolvere i problemi più semplici.

Guarda il video:

https://youtube.com/shorts/lBD8kGtJOkI?si=ZVEux1Vqp8jCIdpz

 

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