Ho il piacere di chiacchierare con una band di Milano, ‘KAYRON‘, band nata nel 2021 con un album pubblicato nel 2022, ‘Has Humanity Failed?‘. A rispondere ad alcune domande i tre protagonisti del gruppo Giacomo, Giovanni ed Ettore che ringrazio per la loro disponibilità e professionalità.

 

Innanzi tutto, benvenuti sulle pagine di Long Live Rock’n’Roll…

Direi che la presentazione è d’obbligo, partendo dal nome ‘KAYRON‘ (la band nasce nel 2021, come?) e poi introducendo i componenti del gruppo. Giacomo, Giovanni, Ettore. Qual è il vostro background, poiché ascoltando il vostro ‘Has Humanity Failed?‘ sono molte le ‘contaminazioni’… posso dire così?

Ettore: Siamo una band di umani curiosi e sensibili, innamorati del metal ma sempre pronto a condirlo con tutti i tipi di altri generi musicali che abbiamo studiato e dei quali continueremo a nutrirci, qualunque esso sia: funky, reggae, blues, jazz o altro. Il mix tra forte aggressività e la dolcezza sonora è ciò che ci piace di più.

Bèh un trio di musicisti davvero potenti… tre è il numero perfetto…

Ditemi la verità, senza provocazione alcuna, ma l’uso di quelle contaminazioni di cui sopra è per non sentirvi monotoni, per raggiungere più persone possibili, oppure è dettato dalla casualità? oppure c’è altro…

Gio: Tutto ciò che facciamo é spontaneo, dato che é dettato dal piacere. Non ci interessa dover arrivare a qualcuno in particolare, ma indubbiamente mischiare i generi può risultare appetibile per più palati, o timpani.

Ho ascoltato il vostro ‘Has Humanity Failed?‘ pubblicato a maggio del 2022. Ricco e complesso. Potente e strutturato. Come lo avete vissuto al momento della realizzazione, stesura e composizione e come lo vivete dopo più di un anno dal suo rilascio?

Jack: Has Humanity Failed?” pare invecchiare bene, anche live i brani girano bene e ne siamo molto orgogliosi. Registrarlo é stato complesso, avventuroso e divertente. Ci siamo buttati alla cieca in un progetto ambizioso dal quale siamo usciti più maturi e consapevoli. Ora, portandolo live, impariamo ancora di più al riguardo.

Ho riscontrato anche una complessità nei temi da voi trattati che camminano di pari passo con la complessità dei temi musicali proposti.

Devo dire che c’è un’ottima produzione. Ce ne parlate?

Ettore: Per tutto il periodo di registrazione al RecLab Studios, eravamo ben organizzati, tutti sapevano cosa fare. Ovviamente c’erano momenti in cui qualcosa non ha funzionato come ci aspettavamo, quindi abbiamo dovuto improvvisare un po’. Ci piace collaborare, quindi trovare il la soluzione giusta per l’imprevisto non è stata un grosso problema, siamo riusciti a sopravvivere. Ci siamo divertiti molto! Oltre agli strumenti indispensabili come voce, chitarre, basso e batteria, abbiamo utilizzato strumenti esotici, percussioni e perfino delle scarpe per eseguire un tip tap con le mani. Abbiamo arrangiato un brano con assolo di sax di mio padre, devo dire che è stata un’emozione unica!

I riscontri sono positivi sul progetto KAYRON. E quando di solito ci sono delle evidenze positive poi nascono anche delle aspettative alte sia interne alla band e da parte di chi vi conosce. State lavorando su del nuovo materiale? c’è qualche nuova idea?

Gio: Abbiamo molto roba che bolle in pentola! Siamo i primi giudici di noi stessi e ci critichiamo molto, cercando di trarre dal nostro alveare di idee il miglior miele possibile.

Has Humanity Failed?‘ mi sembra avere una forte componente teatrale…Posso dire una cosa?… ‘You Will Not Fade‘ mi uccide… è un brano così bello… un’atmosfera particolare, intima. complimenti. non indico altri brani perchè riguarda solo la mia sfera di gusto personale. Ma voi quale apprezzate di più di quelli pubblicati? perché?

Ettore: Grazie mille Francesco!
Sicuramente DWSBS é un altro pezzo molto importante, triste ma consapevole, una sorte di accettazione meditativa con quel tocco di malinconia e rimorso. L’ assolo di sax di Marcello Noia poi è stata la ciliegina sulla torta. Il pezzo è stato scritto in casa durante il Covid. La timorosa incertezza di quel periodo ha sicuramente indirizzato molto il mood del brano.

C’è ancora speranza lì fuori secondo voi?

Jack: La speranza c’è solo se la si vuole. Scendendo nel personale, ognuno di noi ha vari momenti di sconforto durante la sua vita. Puoi decidere se uscirne per cercare quelle speranza, oppure restarci e rifiutarla. É solo una questione di scelte, alla fine. Per quanto riguarda l’umanità, il discorso può estendersi all’ infinito, ma è proprio questa la sua efficacia. Aprire un dibattito, una discussione, porsi domande ed immaginare risposte che forse neanche serve darsi.

E come vanno le cose dal vivo. Siete di Milano. Di solito è la città della musica per eccellenza. Quanto spazio c’è per voi per esprimervi su un palco? ci sono date in programma?

Gio: Stiamo cercando di farci notare il più possibile. L’ultimo live all’ Headbangers Pub di Milano è andato molto bene, ci siamo divertiti parecchio! Tentiamo di fornire una performance di qualità, professionalmente valida, senza però perdere la nostra indole cazzona e giocosa, perché alla fine come diceva Bennato “sono solo canzonette, non mettetemi alle strette”. Inizialmente questa frase mi disturbava perché mi sembrava svilire la musica. In verità, ragionandoci, la libertà di poter non prendersi troppo sul serio fa sì che tu possa goderti al meglio ciò che fai per pura passione. E se c’è passione, lo farai bene.

Ragazzi, grazie ancora per il tempo che ci avete dedicato… Prima di chiudere, vorreste aggiungere qualcosa a proposito dei KAYRON? e lascio a voi la conclusione di questa breve chiacchierata…

KAYRON: Grazie a voi! Ci si vede ad un live dei Kayron nel futuro più prossimo ! E presto uscirà anche del materiale nuovo, quindi tenete aperta la porta del cuore perché i Kayron amano autoinvitarsi nell’anima altrui. Siate il vostro capolavoro! (cit. Carmelo Bene, il sommo maestro)

…in bocca al rock’n’roll…

 

 

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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