In una recente intervista abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Phil Lewis, il leggendario frontman della band hard rock L.A. Guns.

Con l’uscita del loro ultimo album, Black Diamond, Phil condivide la sua esperienza sul processo creativo della band, le loro influenze e ciò che i fan possono aspettarsi dal loro nuovo lavoro. Dai primi giorni nel mondo dello sleaze e hair metal alla loro attuale posizione come una delle band più durature e influenti del genere, Phil Lewis ci porta in un viaggio attraverso la storia dei L.A. Guns e ci offre un’idea di ciò che spinge il successo continuo della band.

Hey Phil, come stai? Dove sei in questo momento?

Ciao! Fantastico, sono a Las Vegas, vivo qui, ho una casa a Las Vegas. Sono fuori nel mio cortile al momento, è una giornata bellissima, un po’ ventosa, ma se mi senti bene, allora va bene. Ecco perché ho le cuffie, così non captiamo rumori esterni.

Sì, ti sento bene. Intanto mi presento, sono Pietro di Long Live Rock n’ Roll, grazie per averci concesso questa intervista, sono onorato di averti qui e di parlare di questo nuovo album, Black Diamond, uscito il 14 aprile. Prima di tutto congratulazioni, è un lavoro fantastico. L’ho ascoltato fin da quando è uscito ed è stato costantemente sulla mia playlist di Spotify, è molto bello. Puoi dirci qualcosa sul processo creativo di quest’album?

Sono felice che ti piaccia, piace anche a me! Quello che mi piace di quest’album è che ci sono molti stili diversi, possiamo essere heavy metal, Nine inch Nails, possiamo fare quella roba, possiamo anche essere Cheap Trick, i Beatles, possiamo essere abbastanza camaleontici e amiamo la musica e amiamo stili musicali diversi e ciò rende le cose interessanti, divertenti e penso che sia sempre stato un obiettivo dei L.A. Guns non essere solo quella band unidimensionale. Quando hai due canzoni come Ballad of Jane e poi Rip and Tear, stili completamente diversi ma della stessa band, è bello, è bello avere varietà e c’è molta di quella su questo disco.
Un’altra cosa riguardante il disco che abbiamo fatto prima di questo, Checkered Past, è stato registrato durante la pandemia, quindi in nessun momento ci siamo ritrovati in studio insieme come band. È un buon album, un buon disco, ne sono fiero, sono contento di esso, ma è stato così bello post-pandemia riunirci come band in una stanza, su un autobus durante un tour, talvolta abbiamo persino registrato chitarre e bassi sull’autobus durante il tour dell’estate scorsa. C’era un forte senso di fratellanza ed era fantastico essere con i miei fratelli a fare musica dopo essere stati rinchiusi in questa bella gabbia per due anni.
E sai, non stavamo sprecando tempo, stavamo facendo un disco, e penso che sarei impazzito se non avessi avuto niente da fare, quindi in molti modi è stato una salvezza. Ma sì, questo è stato molto più divertente da fare.

Si, è differente fare un album tutti insieme riuniti in un posto, e penso sia meglio.

Già, non lo farei di nuovo, voglio dire, lo farei se dovessimo farlo, ma avevamo un impegno con Frontiers per consegnarlo, e sì, eravamo in ritardo nella consegna, ma ce l’abbiamo fatta. C’è stato molto di cui occuparsi, sai.

Immagino! Tornando a Black Diamonds, in quest’album posso sentire tantissime influenze, dal metal degli anni ’60 o ’70, al funky, in “Crying” sento i Beatles, davvero tanto.

Si, tanto, ci sono i Cheap Trick e anche Enuff Z’nuff, sai, le armonie, le armonie profonde e brillanti. È molto divertente.

E poi il primo singolo “You Betray” è una sorta di “Immigrant Song” dei Led Zeppelin, ma con un suono strano nella tua voce, qualcosa di nuovo e strano, no?

Si, vero, io dico che è il miglior album che i Led Zeppelin non abbiano mai fatto.
Come dicevo prima, è un po’ alla NiN, sai, qualcosa di un po’ industriale, forse è perché non sono un cantante molto bravo, quindi usano questo effetto per farmi suonare meglio. Ovviamente è uno scherzo (ride ndr).

Già! Siete stati molto prolifici in questi sei anni, hai fatto quattro album, dal 2017 e avete trovato la giusta chimica per farlo, ed è una cosa buona.

Oh sì, la chimica è buona, sai, siamo due fratelli e abbiamo una buona chimica, un po’ come Keith Richards e Mick Jagger, molto come Roger Daltrey e Pete Townsend, siamo fratelli, siamo fratelli di sangue, questo è sicuro e i fratelli non sempre vanno d’accordo. Sai, abbiamo litigato in passato, e so che litigheremo in futuro. Ma è ok, ormai abbiamo raggiunto quell’età in cui conosciamo i limiti l’uno dell’altro, i confini dell’altro. Lui ha una grande influenza su di me, perché è così dedito al lavoro, è forse l’unica cosa che prende sul serio, la sua musica.
Sai che è veramente dotato e ha lavorato duramente per diventare uno dei migliori chitarristi del mondo a mio avviso, e ora posso dirlo, ma i Mötley Crüe hanno fatto veramente una cazzata a non prenderlo, ed ero veramente preoccupato e nervoso perché pensavo veramente che avrebbero potuto prenderlo. È un cantautore e un musicista incredibilmente straordinario, e anche un incredibile showman. Mi piace stare con qualcuno così, perché voglio essere tutte quelle cose anche io.

Si, è incredibile. Tornando all’album, una canzone che mi piace particolarmente è “Diamonds”, penso che sia una bellissima power ballad…

Ecco! Hai usato proprio il termine giusto, Power Ballad! E permettimi di farti una domanda io a te, qual è l’ultima power ballad che hai sentito? Lascia che ti risponda io, ormai è un concetto così vecchio e lontano, l’ultima Power Ballad è The Flame dei Cheap Trick! È stata l’ultima grande power ballad di caratura mondiale

Hai ragione, ormai è merce rara…

…e da allora non ce ne sono state più, è per questo che l’abbiamo fatta, volevamo fare qualcosa che non veniva fatto da molto tempo, e qualcosa in cui siamo bravi. Così abbiamo scritto e registrato una nuova bellissima power ballad! È al livello di “Ballad of Jane”.

Sono d’accordo con te, veramente bella!

Grazie, l’abbiamo suonata live già tre o quattro volte, anche al Whisky a Go Go sabato sera, e la gente la adora, fa venire giù il locale

Si, penso che i L.A. Guns siano una band che da il suo meglio nei live, quanto sono importanti i live per voi?

Sai, faccio sempre un piccolo gioco all’inizio dei nostri show, dico “Hey tutti, mi dispiace davvero, ma la nostra attrezzatura digitale si è rotta, il computer non funziona, quindi sfortunatamente dobbiamo suonare al 100% dal vivo stasera, spero che vada tutto bene”

Buona questa! E invece, avete un programma un tour in supporto al disco? Magari un passaggio in Italia…

Mi piacerebbe dire di si, anche perché la nostra casa discografica, la Frontiers Music, è Italiana. Se riescono a unire i punti e ci invitano a suonare lì penso che lo faremo, mi piacerebbe farlo. Altrimenti no, in Inghilterra non si sono ancora ripresi dalla pandemia, non abbastanza per far si che le band possano suonare, perché costa soldi, e noi non vogliamo diventare milionari, ma non vogliamo nemmeno perdere soldi in voli, hotel e per l’intera logistica, i costi sono diventati insostenibili post pandemia. E penso che i promoter siano diventati un po’ cauti sull’investire così tanti soldi e non sapere se funzionerà o no. Quindi ad essere onesti, a parte l’Italia per il motivo di prima, nessun piano di tour.

Mi dispiace veramente, sarei venuto volentieri a sentire Diamond live…

lo so, dispiace anche a me, ho dei ricordi fantastici di suonare in Italia, il pubblico è fantastico, il pubblico più appassionato…voglio dire, meglio dell’Inghilterra, della Grecia, è come se fosse una religione per voi la musica. E mi manca questo…

Magari in futuro, quando i costi torneranno più umani..

Si, spero il prima possibile.

Incrociamo le dita.

Cambiamo discorso, voi siete stati una delle band più importanti nella scena Rock di Los Angeles negli anni ’80, come pensi che l’industria musicale sia cambiata nel corso degli anni? Si può ancora emergere dalla polvere come avete fatto voi, o come molte band hanno fatto negli anni ’80? O le nuove tecnologie e i social media hanno reso tutto un po’ troppo facile per chiunque?

Lascia che ti faccia un esempio, quando abbiamo registrato Cocked&Loaded avevamo quattro studi di registrazione funzionanti a Hollywood contemporaneamente, e ognuno di questi costava 300 dollari all’ora, in modo da poter rispettare le scadenze di consegna del disco. Spendevamo migliaia e migliaia di dollari al giorno per registrare. Ed era il modo in cui facevano tutti all’epoca, perché c’erano così tanti fottuti soldi.
Ti dirò un fatto divertente, abbiamo speso più soldi per cibo e catering nelle registrazioni di Cocked&Loaded, che per registrare gli ultimi 4 dischi dopo la reunion…abbiamo speso più in aragosta che per registrare questi dischi.
Quanto è diverso ora, venderemo un milione di copie adesso? No cazzo, no! So che non torneremo mai a quei tempi, perché c’erano soldi, era una macchina e noi ne facevamo parte, e si, è stato bello, ma io sono più felice ora perché ho molto più controllo sulla mia vita, e non ho persone che spingono me e il mio partner a separarci per motivi politici. C’erano molte stronzate e molta politica e anche un sacco di soldi…Quindi si, le cose sono molto diverse ora, siamo praticamente noi e il nostro laptop e i nostri fans.
Sai che non abbiamo una grande macchina e grandi infrastrutture adesso, abbiamo un manager certo, un agente, ma non è niente a confronto con l’isteria che c’era alla fine degli anni 80 nella scena rock americana

Certo, immagino fosse completamente diverso

Si, mi sento male per le nuove band, ho così tanto rispetto per le nuove band che ci provano a far funzionare qualcosa, un grande rispetto…e non mi interessa se ti piacciono i Greta Van Fleet o no, per esempio, non è questo il punto. Il punto è che sono una nuova band, che scrive le proprie canzoni e suona i propri strumenti e hanno fatto centro, e questo è così raro ora. E li ammiro per questo, ho letto cose orribili che dicono alcuni su di loro, ma dicono la stessa merda anche su di me, questa è solo una parte del mondo musicale.

Sono d’accordo. Tornando all’album, “Wrong About You” e “Lowlife” sono canzoni tipiche nello stile degli L.A. Guns, abbastanza arroganti e con riff killer, mi piacciono molto, quello che mi ha colpito di questo album è la quantità di riff validi, penso che in ogni canzone ci sia un riff che si stampa nella mente, non trovi?

Si, e ti dico perché ci sono così tanti riff assassini, perché Tracii fa questo tutto il giorno, suona, suona e suona tutto il giorno, e a volte nemmeno si rende conto che sta suonando…non è nemmeno esercitarsi, ma sta proprio lì a suonare, completamente a suo agio con quella cosa tra le braccia, come se fosse la sua coperta blu.
E suona riff di altri, riff suoi, ed è capace di prendere un riff dei Led Zeppelin, mantenere lo stile ma smontarlo e rimetterlo insieme modificato. Prendi “I’m Gonna Lose”, è Ramble On, ma decostruito e ricostruito per i nostri scopi, come una canzone diversa ma puoi sentire la stessa canzone. Diciamo che anche i Led Zeppelin non erano la band più originale al mondo, lo sappiamo. Quindi è solo una continuazione delle prime influenze blues e folk, e fondamentalmente abbiamo preso ciò che loro hanno fatto e l’abbiamo trasformato in qualcosa di nostro.
Vorrei pensare che Jimmy e Robert lo considerino un complimento e che apprezzino il nostro lavoro. Non so se lo ascolteranno mai, e dubito molto, ma mi piacerebbe che lo sentissero e sarei sorpreso se non gli piacesse. Per me è ovviamente un grande omaggio…se per qualcuno i migliori sono i Rolling Stones, per me e Tracii sono i Led Zeppelin.

Decisamente i più grandi, si.
Tracii è anche il produttore di quest’album, giusto? Come è stato lavorare con lui come produttore?

Beh, è stato decisamente il regista. Sì, il ragazzo, per la maggior parte, ha scritto la musica. Le canzoni che non ha scritto, dove Ace e Johnny hanno portato la musica, le ha dirette, ha diretto la registrazione e cose del genere. Ha deciso la collocazione delle canzoni… Io ho pensato al titolo e le voci sono registrate da Mitch Davis a New York, che è stato fortemente coinvolto anche nella scrittura.
Poi quando la musica è stata tutta finita, sono volato a New York e ho passato una settimana intensa con Mitch, trasformando queste fantastiche bellezze musicali in fantastiche canzoni ed è stato estremamente soddisfacente. Lo apprezzo molto, ma è stancante per me. Quindi, per quanto riguarda la produzione, sì, Tracy è decisamente il regista, ma per le voci devo dare il merito a Mitch Davis, come hai detto prima, l’effetto sonoro sorprendente dell’inizio di “You Betray”, il genere industrial o dei Nine Inch Nails, beh, quello non è di Tracy, è di Mitch.
Ovviamente con la benedizione di Tracy, se Tracy non l’avesse apprezzato, ovviamente non sarebbe stato incluso. Penso che sia una un buon regista, come Mitch è bravo a fare quello specificamente. Ecco, lo vedo di più come se fosse un film, Tracy quando registriamo gli album è come il regista di un film.

OK, e questa è la migliore versione degli L.A. Guns, con Adam alla batteria e Johnny Martin al basso, cosa ne pensi?

Sì, è fantastico. Voglio dire, Adam ha suonato la batteria su gli ultimi due album Adam è il batterista in studio. Adam faceva parte della band e tuttora fa parte della band, ma non fa tour.
È un produttore, ha una famiglia e va a dormire alle nove di sera. Non è il tipo di vita che fa per lui. Ma è un batterista fantastico e il suo contributo è molto importante per noi.
Adam ha scritto delle parti di batteria e le ha inviate a Tracii dicendogli: “Ho una grande parte di batteria”. Tracii ha poi aggiunto la chitarra intorno a quella parte di batteria. È così forte il legame che abbiamo con Adam, che fa parte della band da decenni, anche se è un po’ dietro le quinte.

 

Ok, e se dovessi consigliare una canzone a qualcuno che non conosce gli L.A. Guns, quale sceglieresti?

Bellissima domanda…Sarebbe difficile perché abbiamo molti stili diversi. Vorrei scegliere una canzone hard rock perché ne abbiamo di buone, oppure una canzone bellissima come “Diamonds” o qualcosa come “Crying”. Ma per scegliere una sola canzone, direi “Diamonds”, perché penso che sia quella che si adatta di più a tutte le generazioni. A tua madre potrebbe piacerle “Diamonds” e potrebbe piacere anche a tua figlia. Potrebbe non piacere “You Betray”, ma piacerà a entrambe “Diamonds”. È una power ballad così gentile ma ha molta potenza. Sì, non ci siamo proprio andati leggeri.
Mi dispiace, ma devo andare ora perché ho un’altra intervista. Grazie per la chiacchierata e se per caso verremo in Italia, vieni a vederci se siamo abbastanza vicini. Sarei felice di incontrarti.

Sì, certo, verrò sicuramente a vedervi. Grazie per l’intervista che ci hai concesso e in bocca al lupo per tutto!

Fantastico, grazie. Grazie mille. Ci sentiamo un saluto a tutti i fan italiani!

 

Tracklist:
01.You Betray
02.Wrong About You
03.Diamonds
04.Babylon
05.Shame
06.Shattered Glass
07.Gonna Lose
08.Got It Wrong
09.Lowlife
10.Crying
11.Like A Drug  

Line-up:
Phil Lewis – Voce
Tracii Guns – Chitarra, Mellotron
Ace Von Johnson – Chitarra
Johnny Martin – Basso, Chitarra
Shawn Duncan – Batteria (dal vivo)
Adam Hamilton – Batteria (studio)  

 

 

ENGLISH VERSION

In a recent interview, we had the opportunity to speak with Phil Lewis, the legendary frontman of hard rock band L.A. Guns. With the release of their latest album, Black Diamond, Phil shares his experience on the band’s creative process, their influences, and what fans can expect from their new work. From their early days in the sleaze and hair metal world to their current position as one of the most enduring and influential bands of the genre, Phil Lewis takes us on a journey through L.A. Guns’ history and offers an insight into what drives the band’s ongoing success.

Hey Phil, how are you? Where are you right now?

Hi! Fantastic, I’m in Las Vegas, I live here, I have a house in Las Vegas. I’m out in my yard right now, it’s a beautiful day, a little windy, but if you hear me okay, then it’s all good. That’s why I have the headphones on, so we don’t pick up any outside noise.

Yes, I hear you well. First of all, let me introduce myself, I’m Pietro from Long Live Rock n’ Roll, thank you for granting us this interview, I’m honored to have you here and talk about this new album, Black Diamond, released on April 14th. Congratulations first of all, it’s a fantastic work. I’ve been listening to it since it came out and it’s been constantly on my Spotify playlist, it’s really great. Can you tell us something about the creative process behind this album?

I’m glad you like it, I like it too! What I like about this album is that there are a lot of different styles, we can be heavy metal, Nine Inch Nails, we can do that stuff, we can also be Cheap Trick, the Beatles, we can be quite chameleonic and we love music and love different styles of music and that makes things interesting, fun and I think it’s always been a goal of L.A. Guns not to just be that one-dimensional band. When you have two songs like Ballad of Jane and then Rip and Tear, completely different styles but from the same band, it’s nice, it’s nice to have variety and there’s a lot of that on this record. Another thing about the record we did before this one, Checkered Past, it was recorded during the pandemic, so at no point did we find ourselves in the studio together as a band. It’s a good album, a good record, I’m proud of it, happy with it, but it was so nice post-pandemic to get together as a band in a room, on a bus during a tour, sometimes we even recorded guitars and basses on the bus during last summer’s tour. There was a strong sense of brotherhood and it was fantastic to be with my brothers making music after being locked up in this beautiful cage for two years. And you know, we weren’t wasting time, we were making a record, and I think I would have gone crazy if I didn’t have anything to do, so in many ways it was a salvation. But yeah, this was much more fun to do.

Yes, it’s different making an album all together reunited in one place, and I think it’s better.

Yes, I wouldn’t do it again, I mean, I would if we had to, but we had a commitment with Frontiers to deliver it, and yeah, we were late on the delivery, but we got it done. There was a lot to deal with, you know.
I can imagine! Going back to Black Diamonds, in this album, I can feel so many influences, from ’60s or ’70s metal, to funky, in “Crying” I hear the Beatles,
Yes, well, there are Cheap Trick and also Enuff Z’nuff, you know, the harmonies, the deep and brilliant harmonies. It’s a lot of fun.

And then the first single “You Betray” is sort of Led Zeppelin’s “Immigrant Song,” but with a strange sound in your voice, something new and strange, right?

Yes, that’s right. I say it’s the best album Led Zeppelin never made. As I said before, it’s a bit NiN, you know, something a bit industrial, maybe it’s because I’m not a very good singer, so they use this effect to make me sound better. Of course, it’s a joke (laughs).

Yes! You have been very prolific in these six years, you have made four albums since 2017, and you have found the right chemistry to do it, and that’s a good thing.

Oh, yes, the chemistry is good, you know, we are two brothers and we have good chemistry, a bit like Keith Richards and Mick Jagger, much like Roger Daltrey and Pete Townsend, we are brothers, we are blood brothers, that’s for sure, and brothers don’t always get along. You know, we have argued in the past, and I know we will argue in the future. But it’s okay, we have reached that age where we know each other’s limits, each other’s boundaries. He has a great influence on me because he is so dedicated to his work, it’s maybe the only thing he takes seriously, his music. You know he is really talented and he has worked hard to become one of the best guitarists in the world, in my opinion, and now I can say it, but Motley Crue really messed up by not taking him, and I was really worried and nervous because I really thought they might take him. He is an incredibly extraordinary songwriter and musician, and also an incredible showman. I like being with someone like that because I want to be all those things too.

Yes, he is amazing. Speaking of the album, a song that I particularly like is “Diamonds,” I think it’s a beautiful power ballad…

Here! You used the right term, Power Ballad! And let me ask you a question, what is the last power ballad you heard? Let me answer that for you, it’s such an old and distant concept, the last Power Ballad is Cheap Trick’s “The Flame”! It was the last great world-class power ballad.

You’re right, it’s rare now…

…and since then there haven’t been any more, that’s why we made it, we wanted to do something that hadn’t been done in a long time, and something we’re good at. So we wrote and recorded a beautiful new power ballad! It’s at the level of “Ballad of Jane.”

I agree with you, it’s really beautiful!

Thank you, we’ve played it live three or four times already, even at Whisky a Go Go on Saturday night, and people love it, it brings the house down.

Yes, I think L.A. Guns is a band that does its best live, how important are live shows for you?

You know, I always play a little game at the beginning of our shows, I say, “Hey everyone, I’m really sorry, but our digital equipment is broken, the computer isn’t working, so unfortunately we have to play 100% live tonight, I hope everything goes well.”

That’s a good one! Do you have a tour schedule in support of the album? Maybe a stop in Italy…

I would like to say yes, also because our record label, Frontiers Music, is Italian. If they manage to connect the dots and invite us to play there, I think we will do it, I would like to do it. Otherwise, no, in England they have not yet recovered from the pandemic, not enough for bands to play, because it costs money, and we don’t want to become millionaires, but we don’t want to lose money on flights, hotels and the entire logistics, costs have become unsustainable post-pandemic. And I think promoters have become a little cautious about investing so much money and not knowing if it will work or not. So, to be honest, apart from Italy for the aforementioned reason, there are no tour plans.

I’m really sorry, I would have gladly come to hear Diamond live…

I know, I miss it too, I have fantastic memories of playing in Italy, the audience is fantastic, the most passionate audience…I mean, better than England, Greece, it’s like music is a religion for you. And I miss this…

Maybe in the future, when costs become more reasonable…

Yes, I hope as soon as possible.

Fingers crossed.
Let’s change the subject, you were one of the most important bands in the Los Angeles rock scene in the ’80s, how do you think the music industry has changed over the years? Can you still emerge from the dust like you did, or like many bands did in the ’80s? Or have new technologies and social media made everything a little too easy for anyone?

Let me give you an example, when we recorded Cocked&Loaded we had four functioning recording studios in Hollywood simultaneously, and each of these cost $300 an hour, so we could meet the album’s delivery deadlines. We spent thousands and thousands of dollars a day recording. And that was the way everyone did it at the time because there was so much damn money.
I’ll tell you a funny fact, we spent more money on food and catering during the Cocked&Loaded recordings than we did recording the last four albums after the reunion… we spent more on lobster than recording these albums.
How different is it now, are we going to sell a million copies now? No fucking way, no! I know we will never go back to those times because there was money, it was a machine, and we were a part of it, and yes, it was nice, but I am happier now because I have much more control over my life, and I don’t have people pushing me and my partner to separate for political reasons. There was a lot of bullshit and a lot of politics, and a lot of money… So, yes, things are very different now, it’s basically us and our laptop and our fans.
You know we don’t have a big machine and big infrastructures now, we have a manager, sure, an agent, but it’s nothing compared to the hysteria that was at the end of the 80s in the American rock scene.

Sure, I imagine it was completely different.

Yes, I feel sorry for new bands, I have so much respect for new bands trying to make something work, great respect… and I don’t care if you like Greta Van Fleet or not, for example, that’s not the point. The point is they’re a new band, writing their own songs, playing their own instruments, and they’ve hit it, and that’s so rare now. And I admire them for it, I’ve read horrible things that some say about them, but they say the same shit about me, that’s just part of the music world.

I agree. Going back to the album, “Wrong About You” and “Lowlife” are typical L.A. Guns style songs, quite arrogant and with killer riffs, I really like them. What struck me about this album is the number of valid riffs, I think there is a riff that gets stuck in your head in every song, don’t you agree?

Yes, and I’ll tell you why there are so many killer riffs, because Tracii does this all day, he plays, plays and plays all day, and sometimes he doesn’t even realize he’s playing…it’s not even practicing, but he’s just there playing, completely comfortable with that thing between his arms, like it’s his blue blanket. And he plays other people’s riffs, his own riffs, and he’s able to take a riff from Led Zeppelin, maintain the style but take it apart and put it back together modified. Take “I’m Gonna Lose”, it’s Ramble On, but deconstructed and reconstructed for our purposes, like a different song but you can hear the same song. Let’s say even Led Zeppelin wasn’t the most original band in the world, we know that. So it’s just a continuation of the early blues and folk influences, and basically we took what they did and made it our own. I’d like to think Jimmy and Robert would take it as a compliment and appreciate our work. I don’t know if they’ll ever listen to it, and I highly doubt it, but I’d like them to hear it and I’d be surprised if they didn’t like it. For me it’s obviously a great tribute…if for someone the best are the Rolling Stones, for me and Tracii it’s Led Zeppelin.

Definitely the greatest, yes. Tracii is also the producer of this album, right? How was it working with him as a producer?

Well, he was definitely the director. Yes, the guy, for the most part, wrote the music. The songs he didn’t write, where Ace and Johnny brought the music, he directed, he directed the recording and things like that. He decided the placement of the songs…I came up with the title and the vocals were recorded by Mitch Davis in New York, who was heavily involved in the writing as well. Then when all the music was finished, I flew to New York and spent an intense week with Mitch, turning these fantastic musical beauties into fantastic songs and it was extremely satisfying. I appreciate him a lot, but it’s tiring for me. So, as far as production goes, yes, Tracy is definitely the director, but for vocals I have to give credit to Mitch Davis, as you said earlier, the amazing sound effect at the beginning of “You Betray”, the industrial or Nine Inch Nails kind, well, that’s not Tracy’s, that’s Mitch’s. Obviously with Tracy’s blessing, if Tracy didn’t appreciate it, obviously it wouldn’t be included. I think he’s a good director, like Mitch is good at doing that specifically. Here, I see it more like making a movie, Tracy when we record albums is like the director of a movie.

OK, and this is the best version of L.A. Guns, with Adam on drums and Johnny Martin on bass, what do you think?

Yes, it’s fantastic. I mean, Adam played drums on the last two albums. Adam is the studio drummer. He was part of the band and still is, but he doesn’t tour. He’s a producer, has a family, and goes to bed at nine o’clock at night. It’s not the kind of life for him. But he’s a fantastic drummer, and his contribution is very important to us. Adam wrote drum parts and sent them to Tracii, saying, “I have a great drum part.” Tracii then added the guitar around that drum part. Our connection with Adam is so strong that he’s been with the band for decades, even if he’s a little behind the scenes.

Okay, and if you had to recommend a song to someone who doesn’t know L.A. Guns, which one would you choose?

Great question… It would be tough because we have many different styles. I would like to choose a hard rock song because we have good ones, or a beautiful song like “Diamonds” or something like “Crying.” But to choose just one song, I would say “Diamonds” because I think it fits all generations the most. Your mother might like “Diamonds,” and your daughter might like it too. They might not like “You Betray,” but they’ll both like “Diamonds.” It’s such a gentle power ballad, but it has a lot of power. Yes, we didn’t hold back.
I’m sorry, but I have to go now because I have another interview. Thank you for the chat, and if we happen to come to Italy, come and see us if we’re close enough. I would be happy to meet you.

Yes, of course, I will definitely come to see you. Thank you for the interview you have given us, and good luck with everything!

Fantastic, thank you. Thank you so much. Give a shout-out to all the Italian fans!

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