Correva il 5 Novembre 2015 e il vostro redattore si era appena goduto una magnifica serata con King Diamond (link qui) quando sua maestà Kim Bendix Petersen, classe 1956, promise all’intera audience e a me in particolare di tornare a breve con i Mercyful Fate (sì a me in particolare, tra i 10.000 presenti ho chiaramente visto che guardava ME negli occhi…).

Alla notizia una pericolosa extrasistole s’impossessò del mio corpo, l’idea di poter vedere i miei supereroi riuniti ha messo a dura prova il cuore, una promessa troppo gravida di speranze per non aver bisogno di sali di carbonato di ammonio per rinvenire. Evitato (di un soffio) l’intervento dei sanitari ho aspettato per anni l’Evento fino a che il giorno è arrivato e, badate bene, non in un giorno qualsiasi, ma nella notte in cui negli States si festeggia Halloween

La location e’ il YouTube Theater di Inglewood ricavato nel poderoso stadio SoFi da 2 miliardi di dollari, struttura che, oltre a ospitare partite di football e i Motley Crue, include palchi più ristretti per accomodare eventi di ogni tipo, un inchino agli architetti e agli illuminati che hanno dato risalto e fatto fruttare l’investimento per eventi artistici e musicali.

La ciliegina sulla torta è la presenza dei KREATOR tra gli apripista, formidabile thrash metal di Essen in cui Milan Petrozza (di origini calabresi) alla voce e chitarra e Jürgen Reil alla batteria ivi militano dal 1982. Alla chitarra solista abbiamo Sami Yli Sirniö dalla Finlandia e il bassista Frédéric Leclercq dalla Francia. Curiosità per chi non fosse del mestiere: nella band militò anche Marco Minneman, teutonico batterista nella top mondiale dei musicisti rock degli ultimi 30 anni.

Primi apripista gli americani MIDNIGHT che non ho ascoltato per un disguido tecnico che stava per privarmi di questa notte magica.

Dunque prendiamo posto in un magnifico palazzetto da 6000 posti, forse un po’ minuto per stasera visto il sold out a poche ore dalla vendita dei biglietti online e vediamo cosa offrono I Kreator, fabbri tedeschi che hanno sfornato quest’anno l’ultima fatica su vinile: Hate Über Alles.

Si parte con Violent Revolution del 2002 e già si capisce di cosa stiamo parlando: lamate sonore che non danno quartiere e non chiedono quartiere col nostro quasi-calabrese cantante in forma splendida, voce po-de-ro-sa e un treno sonoro da brividi. Piccola digressione sul gruppo, il batterista Jürgen fu silurato negli anni 80 per poi essere riassunto successivamente, cosa sia successo non è dato sapere, ma personalmente sono contento ci sia stasera.

Si continua con brani dell’ultimo disco e la perla Satan is Real. Vi prego di immaginare 6000 persone quasi tutte vestite a tema horror, scenografia con fantasmi impiccati, sangue (finto) ovunque, luci rosse e un sound a 120 decibel (impeccabilmente perfetto), il quadretto che viene fuori è una celebrazione di Halloween come se sono viste poche, invidiatemi pure perché ne avete motivo.
I macellai continuano fino a Enemy of God e si fanno voler bene da tutti, il chitarrista Sami ne combina di ogni con assoli gustosissimi e melodici nonostante l’indole demoniaca dell’insieme.
Si corre senza cedimento alcuno e i veterani Tedeschi ci lasciano con Pleasure to Kill e la promessa di tornare da headliners a breve.
Noi ci saremo, PUNTO.

setlist
Violent Revolution
Hate Über Alles
Satan Is Real
Awakening of the Gods
Enemy of God
Mars Mantra
Phantom Antichrist
Strongest of the Strong
Flag of Hate
Pleasure to Kill
Apocalypticon

Cambio palco e pubblico che dir “caldo” è un eufemismo quando l’intro di The Oath a volume contundente dichiara alla sala che è finito il momento di scherzare: il re delle tenebre sta per fare il suo ingresso. Con integrità professionale non avrei timore a criticare qualsiasi dei miei beniamini fosse necessario, ma devo scrivere qua e senza la minima esitazione che l’esecuzione è perfetta, il batterista Bjarne Holm pare uscito dalla migliore band progressive tant’è preciso e violento, complice un suono tra i migliori che abbia mai sentito in un palco al chiuso.

Alla prima chitarra Rene Krolmark (AKA Hank Shermann) un po’ imbolsito che però onora lo strumento con un’esecuzione da manuale di heavy metal e il suo coadiuvante Mike Wead (nella band negli ultimi anni) che non ci sta a passare per secondo: un duello strappalacrime.

Al basso piangiamo Timi Hansen scomparso nel 2019 per un male incurabile e ci aspettiamo Joey Vera in tour con la band dal 2020, ma essendo egli già in tour con i locali Armored Saint il posto viene occupato dalla bellissima Becky Baldwin, inglese molto giovane che, oltre ad avere sembianze da modella, suona come un demonio (è la serata giusto per dirlo) e si merita il rispetto di tutti gli altri musicisti sul palco.

Si dice che durante il conclave lo spirito santo aleggi sul Vaticano, stasera sicuramente il grande corruttore aleggia sopra la città degli angeli e presenta direttamente A Corpse Without Soul.
Il danese sfoggia una voce granitica, in falsetto, con voce naturale e senza trucchetti di sorta, ve lo dico da fonico navigato.

Non si cede di un passo fino alla clamorosa Melissa eseguita in modo migliore che al momento della registrazione nel lontano 1982 nonostante l’ugola anagraficamente (e solo quello) più giovane.
L’ultimo brano è Come to the Sabbath in un tripudio satanico che di satanico ha solo la parte ludica e di intrattenimento, come l’intelligente Kim ha più volte ribadito a orde di ignoranti che lo accusano di satanismo vero e proprio.

Buio e Satan’s Fall a corollario di una serata che avrei voluto durasse sei ore, 11 minuti di classe infinita, godibili anche da musicisti esigenti e non amanti del genere.

Se ne esce sordi e sorridenti tra la folla vestita da prima notte di Valpurga, coscienti di aver partecipato un ad evento raro, ad uno show di musicisti preparatissimi e ad una riunione storica di un gruppo leggendario.

Comunque King Diamond è il diavolo.
PUNTO.

setlist
A Corpse Without Soul
The Jackal of Salzburg
Curse of the Pharaohs
A Dangerous Meeting
Doomed by the Living Dead
Melissa
Black Funeral
Evil
Come to the Sabbath

encore
Satan’s Fall

Grazie a Earsplit PR 

 

 

 

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