Dark Essence Records – Febbraio 2015
Per condurvi all’ascolto di questo secondo lavoro completo dei Momentum, dal titolo ‘The Freak Is Alive‘, devo per forza di cose indicare un paio di necesarie informazioni generali a proposito della band e della sua provenienza, in modo tale da inquadrare meglio una il tutto…
Prima di tutto i Momentum provengono dalla, per noi, lontana Islanda, terra fredda e vulcanica… non a caso fredda e vulcanica (a breve mi spiegherò meglio)… lo stile che la band di Reykjavàk propone è un Progressive Metal carico di atomsfere death metal che riportano agli inizi musicali del gruppo, che risalgono al 2003, ma che sono anche ‘arricchite’ da lontani elementi doom e di ricerca e sperimentazione… Avete un’idea piùchiara di cosa sto parlando? Poichè credo di no, allora mi affido a quanto ho trovato scritto sul loro sito: ‘sebbene siamo una metal band questo non descrive la nostra musica poichè l’esplorazione è piùampia. c’è solo un modo per comprendere, ascoltateci e arrivate alle vostre conclusioni…’, meglio?…
Tutto ciò mi lascia riflettere e pensare. La riflessione e il pensiero è positivo nei confronti di questa band che non vuole farsi imbrigliare in legami musicali e così deve essere. Ricerca continua e ampliamento delle proprie conoscenze… partendo dall’esperienza metal rock per spingersi oltre, sempre di più.
Proprio adesso, nel momento in cui sto scrivendo, sto ascoltando l’album. Copertina davvero interessante, freak, strana e particolare…
Suoni ricchi di atmosfera, onirici, nonostante la presenza di una matrice urlata. Ma la costante è la ‘monotonica’, ipnotica e calda linea della voce. Sono colpito, davvero; non si può definire o etichettare il filo che tiene unito e amalgamato il tutto. Bisogna spostarsi in un piùampio raggio d’azione. Ritmi lenti e riff ripetuti all’estremo, quasi da film dell’orrore… Pensare ai testi non è cosa difficile, basta leggere i titoli dei brani, ma cosa c’è sotto spero di chiederlo quanto prima alla band… Un percorso molto complesso e non un esercizio di stile, piuttosto un modo per lasciarsi trasportare dal flusso di idee e suoni in maniera assolutamente libera e aperta.
I momenti piùinteressanti? La title track di sicuro, ‘Undercover Imagination‘, ‘Familiar Unknown‘, ‘Between Two Worlds‘, ‘ Gauntlet‘… e poi tutti gli altri….
Quindi ora devo spiegare perchè ho sottolineato fredda e vulcanica… freddo perchè in certi casi l’insieme sembra distaccato, mentre vulcanico perchè il legame è esplosivo e i suoni provengono dalle viscere della musica…
Momentum….
Tracklist:
1. Bury the Eyes Once Gold
2. Between Two Worlds
3. Familiar Unknown
4. Gauntlet
5. The Freak Is Alive
6. A Beast Is Near
7. Creator of Malignant Metaphors
8. Undercover Imagination
9. Depth of the Whole
Band:
Hörà°ur à“lafsson – basso, voce
Kristjà¡n Gudmundsson – batteria
Ingvar – chitarra
