Metallari e metallare ben ritrovati allo Slaughter Club di Paderno Dugnano, stasera domenica 4 giugno 2023 la StirredZone di Marco Fatini ha portato sul palco le esponenti del thrash metal femminile, le micidiali NERVOSA capitanate dall’inossidabile Prika Amaral, con all’attivo il quarto disco Perpetual Chaos pubblicato nel 2021.

Dopo la loro ultima esibizione al ROAD TO LUPPOLO del 2021, la line-up ha subìto vari cambiamenti ma finalmente le vedremo all’opera, sicuramente saranno sempre pronte a spaccare tutto, inoltre ad arricchire la serata abbiamo tre band nostrane a cominciare dai GRAVESTONE, seguiti dai potenti MECHANICAL GOD CREATION e infine dai martellanti METHEDRAS, una tripletta di fuoco che metterà a dura prova i nostri timpani.

GRAVESTONE

A inizio serata è presente solo una manciata di persone, complice anche il fatto che l’estate si riempie di eventi live, ma concentriamoci sul nostro che vede come opener i romani GRAVESTONE, band che dalla nascita nel 1992 ha subìto molteplici rimaneggiamenti, attualmente della formazione originale l’unico rimasto è il chitarrista Marco Borrani, colui che ha scritto interamente gli EP Symphony Of Pain e Proud To Be Dead.

Quando entrano in scena il calore non manca e danno il calcio d’inizio con Corpse Embodiement, il loro sound miscela il death metal con il progressive e ascoltando ogni canzone, si alternano parti pesanti che presentano rallentamenti e accelerazioni, determinate dall’incastro di ritmiche con cambi di tempo a cura dei chitarristi Marco Borrani e Alessio Bucci.

Volubili giri di basso tracciati da Boris Santini, e, dalle tempistiche variabili a opera di David che pesta con precisione calibrando la potenza, avendolo visto in azione con Kaledon, Stormlord, Sailing To Nowhere e Fleshgod Apocalypse, non avevo dubbi che la sua presenza avrebbe conferito una solida nervatura ad ogni pezzo.

Infine alla voce abbiamo la giovane Beatrice Serra, che diffonde il suo growl purtroppo penalizzato perché settato più basso rispetto agli strumenti, inoltre vista la giovane età ha bisogno di fare esperienza per acquisire maggior sicurezza sul palco.

Nonostante abbiano all’attivo il debut album Ars Arcana Adel 2021, decidono di eseguire interamente il secondo EP Proud To Be Dead pubblicato nel 2017, che riscuote buon successo infatti gli applausi non sono mai mancati. Infine con Matres terminano uno show breve ma intenso suonato con grinta e passione, i nostri ringraziano per il prezioso supporto dei “pochi ma buoni” lasciando il palco alla band successiva.

Setlist:
Corpse Embodiement
Flagellation
Eyes Without Sight
Proud To Be Dead
Matres

 

MECHANICAL GOD CREATION

Ora passiamo la parola ai temibili MECHANICAL GOD CREATION capitanati dall’inossidabile Luciana Catanati, per loro l’accoglienza è calorosa in quanto già noti sulla scena milanese, una volta finiti gli ultimi ritocchi al sound senza indugi partono diretti con Illusions, facendo un frontale diretto con i nostri timpani.

Questo era l’unico pezzo tratto dal penultimo disco Artifact Of Annihilation del 2013, dopodiché danno spazio all’ultimo terzo lavoro The New Chapter del 2019, i cui pezzi entusiasmano i presenti grazie alla potenza del loro technical death metal.

Deimos e Caesar remain sono un‘eterna fonte di riff e assoli cruenti che s’intrecciano a melodie cariche di tensione, ben amalgamate dalle profonde linee di basso emesse da Jesus, mentre le fondamenta sono costituite dalle martellanti parti di batteria scagliate dal metronomo Carlo Molinara, alla voce la temibile frontwoman Luciana pilastro vocale e unica originale dal 2006, detta legge imponendo un growl brutale che non lascia scampo.

Coesi e dinamici procedono diretti e senza compromessi, ottenendo sempre rumorosi consensi dall’ancora scarso pubblico sino alla conclusiva Overlord (Pt.2), più volte ho avuto occasione di vederli e anche stavolta hanno tenuto una prestazione di alto livello, che li permette di lasciare il palco a testa alta per la penultima band della serata.

Setlist:
Illusions
Walking dead (Pt.1)
Till The Sun Is No Longer Black
Black Faith
I Am The Godless Man
Overlord (Pt.2)

 

METHEDRAS

Le precedenti esibizioni hanno sicuramente scaldato il pubblico, ma ora arriverà un’ulteriore mazzata da parte dell’ultimo special guest, sulla breccia dal 1996 prendono posizione i portatori del thrash milanese-bergamasco, ecco i famigerati METHEDRAS che fanno piombare sulle nostre teste Another Fall.

La loro esibizione sarà una sorpresa al primo ascolto, dato che proporranno quasi tutti inediti che andranno a comporre il futuro disco, avendone già cinque alle spalle i nostri mostrano subito di che la loro vena creativa è sempre pulsante, sparando una cannonata dietro l’altra composta da furiosi riff e taglienti assoli sferrati da Daniele Colombo, accompagnate dalle massicce linee di basso da parte di Andrea Bochi, e, scariche di dinamite detonate dal batterista Edo Sala che addirittura rompe un rullante.

Alla voce abbiamo Giuseppe Caruso già militante negli Ira ed ex Node, frontman di grande calibro che completa il sound con un growl perforante, abbinato a una notevole tenuta di palco che crea una sinergia sia con i compagni sia con il pubblico.

Gli unici pezzi dal passato sono Dead Silence e Blind tratte dal quinto disco The Ventriloquist del 2018, ma voglio sottolineare che tutti gli inediti si rivelano di fortissimo impatto, ripagati con entusiasmo sino al pezzo di chiusura Psychotic, che segna la fine di una performance granitica grazie alla quale hanno spianato la strada ai tanto attesi headliner.

Setlist:
Another Fall
Injected Toughts
Envy Society
Dead Silence
Blind
The Abyss
Know It All
Chernobyl
Psychotic

 

NERVOSA

Dopo aver assistito all’esibizioni delle nostre promettenti band, il pubblico che mi spiace sottolinearlo non ha raggiunto un buon numero, raccoglie tutte le energie per acclamare le female trasher, precedute dall’intro che aumenta la tensione ecco le NERVOSA impossessarsi del palco, cariche al massimo investono i presenti con la title track del nuovo disco Perpetual Chaos.

Dalla nascita nel 2010 hanno cambiato molte componenti specialmente negli due anni, stasera finalmente sperimenteremo l’attuale formazione che comprende la seconda chitarrista Helena Kotina, le cui corde affilate come lame generano riff e assoli fiammanti, al basso per le date italiane non c’è Hel Pyre dei W.E.B ma abbiamo ancora Mia Wallace (militante nella band di Abbath), che conferisce profondità e durezza al sound.

Dietro alle pelli Michaela Naydenova si rivela esplosiva, infine l’ormai colonna portante Prika Amaral per la prima volta la vediamo nel ruolo di frontwoman-cantante-chitarrista, da subito dimostra tenacia e sicurezza suonando e cantando con grinta e passione, il suo growl corrosivo si combina con i riff e assoli di filo spinato, peccato che pure nel suo caso la voce è più bassa rispetto al suono.

Prika mantiene compatta la formazione affiancandosi alle compagne, le quali potrebbero muoversi più liberamente senza mantenere sempre la postazione, ma senza dubbio l’esibizione procede molto bene, grazie anche agli incitamenti di Prika incurante della scarsa affluenza, anzi è entusiasta come se suonasse in uno stadio! Eseguono molte canzoni del nuovo disco come

Genocidal Command, People of the Abyss, Venomous e il nuovo singolo Endless Ambition, vere e proprie incudini in faccia intercalate con i classici Death, Masked Betrayer e Kill the Silence, oltre ad uno scintillante assolo da parte di Helena.

Per l’intera esibizione il calore del pubblico è costante tra applausi e cori d’incitamento, fomentato dalla violenza che dilaga dal palco tanto che sulla canzone finale Under Ruins, Prika rompe una corda e quindi prosegue cantando con disinvoltura, portando a termine uno show distruttivo annunciando che a breve avrebbero incontrato i fans, questo fa raddoppiare l’emozione dei fans che le ricoprono di urla e applausi.

Un altro grande evento ha segnato lo Slaughter Club, innanzitutto vorrei dire a tutto coloro che non sono venuti… Pentitevi!!! Vi siete persi i GRAVESTONE, MECHANICAL GOD CREATION e METHEDRAS, che hanno fatto sventolare con orgoglio la bandiera del metallo underground italiano, infine le NERVOSA che hanno fatto terra bruciata anche con la nuova formazione. Un particolare ringraziamento alla StirredZone di Marco Fatini e tutto lo staff del locale per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!

Setlist:
Intro
Perpetual Chaos
Kings of Domination
Genocidal Command
Death
Masked Betrayer
People of the Abyss
Kill the Silence
Helena’s Guitar Solo
Rebel Soul
Venomous
Guided By Evil
Endless Ambition
Under Ruins

 

Fotografie di Daniel Wells
Testo di Giacomo Cerutti

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