Sabato 11 maggio 2024, è una strana richiesta quella della sicurezza all’entrata del concerto d’addio dei leggendari NOFX: “Per favore, togliete le catene alle cinture.” Chissà se anche nel 1983 durante i primi concerti californiani della band sia mai stata fatta una richiesta simile.

E così, in una calda giornata primaverile che sembra quasi preludere alla fine di un’epoca, il Carroponte di Sesto San Giovanni (MI) si prepara ad accogliere la resa dei conti, l’ultimo atto di una carriera lunga e selvaggia. I NOFX hanno annunciato il loro ritiro dalle scene dopo quarant’anni di carriera, e per celebrare degnamente l’evento, la band ha deciso di fare un tour mondiale, toccando 40 città . 

Ad aprire la serata di concerti sono i Versus the World che con una puntualità  inaspettata iniziano a suonare alle 16.40 spaccate. Le note pop punk del gruppo attraggono i più giovani sotto il palco e si inizia a respirare l’atmosfera di una serata carica di storia e nostalgia.

 

Subito dopo i The Last Gang con alla voce Brenna Red, che sarà l’unica presenza femminile sul palco per tutta la serata. 

 

La terza band a salire sul palco sono i Raw Power, storico gruppo punk hardcore italiano degli anni ‘80 della bassa reggiana, come ci tengono a ricordare con il banner posto alle loro spalle con la scritta “Raw Power, Poviglio Hardcore”. Ed ecco che si inizia ad entrare nell’animo del festival, bastano poche note di chitarra, rullata di batteria, voce e parte il primo pogo della giornata accompagnato da birre lanciate in aria che non tardano ad arrivarmi in testa. Odore di felicità!

 

Quando i Raw Power terminano il loro set lasciano il pubblico bello frizzantino, il sole alle loro spalle è quasi accecante e in contro luce arrivano i Comeback Kid. Andrew Neufeld, frontman del gruppo, già al secondo pezzo cerca il contatto con il pubblico buttandosi sulla folla quasi a scavalcare le transenne, partono una serie di crowd surfing mentre il pubblico canta all’unisono “Wake the Dead”. Una performance, quella dei Comeback Kid carica ed emozionante.

 

Prima della band californiana tanto attesa i Circle Jerks, che vedono nella loro formazione personaggi storici della musica punk mondiale come Keith Morris (Black Flag), Greg Hetson (Bad Religion), Joey Castillo (Queen of the Stone Age), Zander Schloss (noto per le sue collaborazioni con Joe Strummer dei Clash).

 

I NOFX iniziano il concerto con il loro tipico sarcasmo e una sana dose di irriverenza sulle note di “Time Warp” dal Rocky Horror Picture Show, e da quel momento in poi è un viaggio selvaggio nel passato e nel presente del punk.

Il pubblico, una mescolanza di giovani, giovani dentro e giovani a metà, è pronto a dare il giusto omaggio alla band che ha segnato le loro vite con le sue canzoni punk e le sue performance memorabili. 

Pensare di ascoltare brani come “Linoleum” dal vivo per l’ultima volta ha lasciato una sensazione di gioia e amarezza negli animi felici dei presenti, ormai inondati di birra. Nonostante la nostalgia che la serata ha evocato e il volume della musica stranamente basso,  è stato impossibile non lasciarsi trascinare in un pogo delirante che ha mescolato diverse generazioni.

Sul palco sembra di vedere dei giovani “cazzoni” ancora adolescenti, Fat Mike con le sue facce strambe e i suoi balletti passa da una parte all’altra del palco, Melvin che continua a saltare come se non ci fosse un domani, El Hefe e Erik Sandin energici più di molte e molti di noi che siamo sotto palco dalle 15.00 del pomeriggio e ci sentiamo sardine felicemente schiacciate tra la folla. 

Passati all’incirca 45 minuti una pausa, però, se la concedono anche loro!

Il concerto si chiude con Melvin alla fisarmonica che suona “Theme from a NOFX album” contaminata da “Lasciatemi cantare” di Totò Cotugno, “Champs Elysees” e “Can’t help falling in Love”. Viene un po’ voglia di piangere, è pur sempre il tour d’addio anche se il clima creato ci ha distolto dal motivo per cui ci troviamo qua. I fan più affezionati potranno salutare la band domani durante la seconda e ultima data Italiana.

Viva i NOFX e la loro energia senza tempo!

 

Pubblico

 

Testo di Samantha Vichi e fotografie di Ilaria Maiorino

 

 

 

 

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