Un venerdì sera di fuoco quello che si è svolto questa sera, 16 Febbraio 2024, al Legend Club di Milano, in occasione dell’unica tappa italiana del tour europeo dei Novelists. Ad aprire il concerto troviamo gli Ashen, gli Elwood Stray e i The Word Alive.

Ashen

Mentre il locale inizia lentamente a riempirsi, gli Ashen salgono sul palco alle 20 in punto per aprire le danze. La band metalcore parigina ha immediatamente conquistato tutti i presenti in sala, seppur pochi, dimostrando tutto il loro valore a livello sia musicale che di presenza scenica. Il cantante ha una voce spettacolare, ma anche il resto della band lo accompagna perfettamente, mentre lui si diverte a ballare (devo ammettere, anche molto bene!) durante le parti più melodiche dei brani. Fantastica anche l’esecuzione della cover di Smells Like Teen Spirit, che ha spinto a cantare anche chi non li conosceva prima di stasera.

 

Elwood Stray

Facciamo al volo un salto in Germania per la prossima band, gli Elwood Stray, che danno inizio alla loro esibizione dopo una pausa di circa un quarto d’ora, mentre l’atmosfera si fa sempre più calda. A pochi mesi dalla pubblicazione del loro primo album “Gone With The Flow”, su cui si basa quasi totalmente la scaletta di stasera, la band tedesca ci mostra tutta la loro potenza e abilità di dominare il palco. Elementi nu-metalcore, ritmi martellanti tipici dell’hardcore e intermezzi melodici sono la ricetta per il loro caratteristico sound, di grande impatto e che non lascia alcun dubbio sulla qualità strumentale di questi ragazzi. Il coinvolgimento del pubblico è evidente, specialmente quando arriva il momento di No Cure e Negative, durante le quali il cantante chiede a gran voce di aprire il mosh pit e scatenarsi come se non ci fosse un domani. Davvero una bella sorpresa la loro performance live, che li rende perfettamente all’altezza del resto della serata.

 

The Word Alive

Poco dopo, arriva il momento dei The Word Alive, uno degli elementi più attesi di questa sera. La band americana, capitanata da Tyler “Telle” Smith, fa subito impazzire tutta la sala (ormai piena) salendo sul palco sotto le note di Strange Love, uno degli ultimi singoli rilasciati prima della pubblicazione del nuovo album “Slow Burn”, uscito lo scorso giugno. Nonostante la sfida di suonare in un locale piccolo dopo aver calcato palchi ben più grandi, la band ha suonato come se si fosse trovata davanti a 10.000 persone in uno stadio e ha saputo conquistare il pubblico di Milano con un’esibizione perfetta e ricca di energia. Il cantante ha dato il massimo, saltando sui monitor e coinvolgendo tantissimo il pubblico, rivolgendogli spesso il microfono. Non da meno sono gli altri membri del gruppo, che si destreggiano fra sonorità catchy e assoli chitarristici perfettamente eseguiti. Ma i momenti clou della serata sono stati gli omaggi al loro vecchio repertorio, con brani classici come Life Cycles e 2012, e il pubblico è poi esploso quando la band ha concluso il set con One Of Us. Una performance impeccabile che ha confermato la grande professionalità dei The Word Alive e la loro energia travolgente ha reso il concerto un’esperienza indimenticabile per tutti i presenti.

 

Novelists

Torniamo di nuovo in Francia per gli attesissimi headliner. I Novelists, al loro primo tour con la nuova cantante Camille Contreras, si lanciano sul palco aprendo con Prisoner, uno degli ultimi singoli registrati proprio con quest’ultima. Con il loro mix di groove elettronici e follie metalcore, la band ci mostra fin da subito sia il suo lato più morbido che quello più duro. Ma non sono solo questo: il loro sound è caratterizzato da sfuriate djent e frammenti tendenti al prog, che inseriti nell’insieme creano un’esplosione di energia. In più, la band bilancia magistralmente questa aggressività con un’anima melodica profonda, che aggiunge un tocco di emozione ad ogni brano. E Camille sembra essere la personificazione di questa duplice inclinazione: la sua voce si destreggia con disinvoltura tra clean e scream, con un timbro particolarmente espressivo che si adatta perfettamente anche alle canzoni registrate con i cantanti precedenti, specialmente durante Heretic, C’est La Vie e A Bitter End. Molto apprezzata anche la sua interazione con il pubblico, con cui prova a scambiarsi qualche parola in italiano e a cui mostra dei sorrisi smaglianti durante tutto il set. Il concerto prosegue fra i fantastici assoli alle chitarre di Florestan Durand e Pierre Danel, che danno il loro meglio in Lost Cause e Smoke Signals, mentre in sottofondo la batteria di Amael Durand ci regala una base ritmica super dinamica ed energica, con cui non possiamo fare a meno di scatenarci. Con Mourning the Dawn, il loro ultimo singolo, i Novelists lasciano il palco salutando un pubblico più che soddisfatto e felice di aver potuto assistere a questa nuova pagina della loro carriera. Non è facile sopravvivere a più di un cambiamento di vocalist, ma loro ci hanno dimostrato di essere molto più forti di quanto la maggior parte della gente pensasse.

 

Setlist Novelists

Prisoner
Terrorist
Do You Really Wanna Know?
Heretic
C’est la vie
5:12 AM
A Bitter End
Turn It Up (Keyboard Warriors Social Club)
Lost Cause
Colas
Smoke Signals
Mourning the Dawn

 

 

– Live report di Valentina Ricci
– Gallery di Emanuela Giurano

 

 

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