2023 – Atlantic Records

Scrollatisi di dosso una volta per tutte l’etichetta di band “emo / post punk”, i Paramore virano nuovamente rispetto al disco precedente (che era orientato decisamente al pop eighties con risultati alterni); in “This Is Why” la loro anima pop (è innegabile l’influenza dei lavori solisti di Hayley Williams, peraltro eleganti e intelligenti) si sposa gradevolmente con le sonorità a cui ci hanno abituato non tanto agli esordi, ma prima della svolta pop degli ultimi album.

Si avverte una maggior cura negli arrangiamenti, ed è un piacere constatare che dopo tutti i cambi di registri, di formazioni (la vita artistica dei Paramore, si sa, è sempre stata turbolenta a dir poco) e di tentativi di rinnovarsi, siamo forse al cospetto di un gruppo che ha trovato il suo equilibrio tanto nel mood quanto nella musica che suonano.

Le idee non mancano, e l’album scorre via liscio e godibile, anche con qualche guizzo che lascia piacevolmente sorpresi. Il carisma e la voce di Hayley Williams sono dappertutto e sono, come da sempre, l’anima dei Paramore assieme al drumming di Zac Farro (tornato in pianta stabile nel gruppo restandone assieme alla Williams l’unico membro fondatore ancora presente).

Anche nei testi si respira un’aria più “adulta”, il songwriting non è niente male e, nei molteplici temi toccati (canzoni più introspettive, bordate contro l’attuale società, esigenza di staccare la spina dal continuo bombardamento dei mass media tra tutti) c’è una coesione di fondo che rimanda sempre alla rabbia verso il mondo in cui viviamo e al disagio interiore che la società e le persone sono in grado di provocare in noi.

Il “nuovo” suono dei Paramore è ben riassunto nella title track “This Is Why”, scarna, spedita e catchy; sono canzoni dirette e a fuoco, e che a parer mio dovrebbero avere ancora più resa nei live (nei quali i Paramore sono da sempre energici ed esplosivi). Difficile non immaginare in scaletta, ad esempio, la nervosa “The News”, o il divertissment di “C’est Comme Ca” (pop che più pop non si può).

 

Ma c’è spazio anche per momenti più melodici e dimessi come in “Big Man, Little Dignity”, e l’eterea “Liar” (nella quale possiamo renderci conto della bellezza della voce di Hayley Williams e di tutte le sfumature che può avere). “Running Out Of Time” è, assieme a “This Is Why”, la più rappresentativa degli ultimi Paramore, perennemente in bilico tra pop e alt-rock.

Il nuovo lavoro si presenta come un album asciutto, senza fronzoli, diretto e maturo.

Felice che siano ancora sulla scena, preferendo decisamente questi Paramore a quelli degli esordi, sono curioso di vedere se la talentuosa (e bellissima) Hayley si concentri in futuro sulla sua carriera solista (ottima) o se dia più spazio al suo gruppo che, a mio parere, può avere ancora qualcosa da dire.

Tracklist

1 This Is Why
2 The News
3 Running Out Of Time
4 C’est Comme Ca
5 Big Man, Little Dignity
6 You First
7 Figure 8
8 Liar
9 Crave
10 Thick Skull

Band

Hayley Williams – voce, cori, percussioni, pianoforte
Taylor York – cori, glockenspiel , chitarra, tastiere, programmazione, vibrafono
Zac Farro – cori, batteria, glockenspiel, tastiere, percussioni, programmazione, vibrafono, 

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