Ad inizio mese, le Pirate Queen, hanno pubblicato il loro atteso album di debutto “Ghosts”. Narrando di isole sperdute, navi, pirati, fantasmi e tesori nascosti, la band, attraverso un buon metal, ci fa viaggiare con la mente tra scenari fantastici e mondi incantati, dove finzione e realtà si miscelano e ci regalano intriganti racconti ricchi di pathos.

Ho avuto il piacere di intervistare la loro chitarrista Victoria Pearl Fata-Morgana.

Vi lascio dunque alla nostra lunga chiacchierata.

  1. Ciao! Benvenuta su Long Live Rock’N’Roll! Potresti presentarti ai nostri lettori?

Ciao Marinai. Mi chiamo Victoria Pearl Fata-Morgana e suono la chitarra ritmica nelle Pirate Queen. Il mio hobby principale era rubare un sacco di tesori nel mio passato, finché non mi hanno impiccata nel 1789, quindi sono stata una ragazzina per tutta la vita e anche dopo la morte. La maggior parte della mia vita da essere non morto l’ho trascorsa navigando sulla Santa Lucia con Sua Maestà Maria Aurea e il resto degli impavidi membri della Pirate Queen.

  1. Chi sono le Pirate Queen e come sono nate?

Pirate Queen è il risultato dell’unione di cinque donne spietate, che discendono da tutti i tipi di figure piratesche come corsari e così via, per mantenere viva l’eredità dei pirati e trovare il proprio modo di sopravvivere, attraverso la musica e la libertà.

Le vecchie cronache nautiche menzionano un momento in cui un gruppo di cinque ragazze si riunirà. Come ho detto, sono legate ed unite dal dono della pirateria. I segnali suggerivano l’anno empio del 2023. Ed è successo davvero: l’Isola galleggiante da cui veniamo, Lyxion, non è così grande. Ci conosciamo tutti. Era una profezia.

  1. Come definiresti la vostra musica?

Potresti chiamarlo Royal Rock. Alcune persone lo chiamano sinfonico, fantasy o power metal, che penso sia probabilmente il nome più conosciuto. La nostra musica può essere etichettata in questo modo, ma preferiamo anche non etichettarla poiché siamo ispirate dal nostro stile di vita e non otterremo canzoni simili. La descriveremmo sicuramente come un mix di stili metal e persino di musica classica che amiamo.

  1. Com’è essere una band tutta al femminile nel mondo del metal?

Essere una band tutta al femminile non dovrebbe essere una questione importante. In Lyxion per esempio ci siamo molto abituate, dato che la maggior parte delle posizioni sono occupate da donne, e non è qualcosa di raro. Può succedere nel mondo metal di Lyxion, anche se la scena sulla nostra isola galleggiante è minuscola. Ma nemmeno in terraferma dovrebbe essere qualcosa di raro. La scena metal dovrebbe essere un luogo sano, senza divisioni di genere, dove ci riuniamo tutti insieme per goderci la musica metal e muovere la testa.

 

  1. Ci sono delle band a cui vi ispirate e che hanno influenzato il vostro modo di fare musica?

In Pirate Queen amiamo tutte ogni tipo di metal, anche se ognuna di noi ha le sue preferenze. Anche la musica classica è per noi una grande ispirazione. Personalmente devo dire che sono incline ad ascoltare l’heavy metal classico, come gli Accept o gli Iron Maiden, e anche il thrash metal. Il mio cervello è piuttosto rumoroso, anche se non sembrerebbe, dato che di solito sono abbastanza calma. Devo aggiungere che anche Debussy e Chopin sono di grande ispirazione per me.

  1. Che musica ascoltano solitamente le Pirate Queen?

Come ho detto, in Pirate Queen, anche se siamo unite, siamo anche abbastanza diverse. Ad esempio, a Sua Maestà, piace ascoltare band come i Within Temptation, ma adora anche i Kreator. Destiny si muove nella zona del power metal… e così via. Tutte noi siamo molto aperte quando si tratta di ascoltare cose nuove. Ma ovviamente abbiamo molti artisti in comune, da Lyxion e dalla terraferma, come Black Sabbath, Wagner…

  1. Cosa ne pensate della scena metal internazionale?

Pensiamo che sia ben organizzata, ed è importante sapere che è molto più grande che sulla nostra isola. Stiamo conoscendo molte etichette attive e non vediamo l’ora di unirci alla scena dopo l’uscita del nostro primo album!

  1. A proposito, il vostro nuovo album sta per uscire. Puoi dirci qualcosa in più?

Il nostro album di debutto “Ghosts” contiene sei canzoni più due bonus. Parla del nostro stile di vita da pirati sull’isola galleggiante di Lyxion e delle nostre esperienze quotidiane.

Se approfondiamo le canzoni, “Pirates from the sea” è una sigla sui pirati. Una canzone power metal pirata molto positiva ed allegra, mentre “Ghosts” è più oscura e spettrale. Con “In the search of Eldorado” cantiamo del nostro antenato Lope De Aguirre, un soldato diventato pirata e poi esploratore. La descriverei avventurosa e con una sorta di atmosfera medievale, forse. “Santa Lucia” è una delle canzoni più belle dell’album, nella quale cantiamo della nostra preziosa nave, in una sinfonia metal melodica. Anche “Open fire” è una canzone di battaglia, che viene presentata mid tempo ed è pur sempre una canzone power metal. È la miscela perfetta tra delicato e pesante. “Siren’s tears” non può essere descritta meglio che come un valzer stregato, ed è cantata da Luna Lyss. Ultimo cosa ma non meno importante, abbiamo incluso anche il montaggio radiofonico e le versioni strumentali della canzone Ghosts.

Spero davvero che alla gente piaccia ascoltare questo album.

 

  1. Avete in programma un tour per presentare l’album?

Queste sono ancora informazioni riservate, ma posso dire che abbiamo confermato i nostri primi spettacoli. Il primo sarà a Maiorca, organizzato da Full Metal Holiday, nell’ottobre 2024. Ci esibiremo anche al festival “No sleep after x-mas” in Germania, cosa della quale siamo davvero molto entusiaste. L’ultimo confermato per ora è il festival Epic Fest in Danimarca. Speriamo davvero di vedervi lì!

  1. Avete intenzione di esibirvi anche in Italia nel prossimo futuro?

Effettivamente gli italiani sono stati tra i primi a scriverci. Poiché gran parte dell’Italia è circondata dal mare, non sarà difficile per noi arrivarci in qualsiasi momento. Nessun paese a contatto con il mare è al sicuro dal nostro imbarco. Non vediamo l’ora di derubare le coste italiane!

  1. Come si sviluppa in generale il vostro processo creativo e compositivo? Siete molto metodiche o lasciate più spazio all’improvvisazione? Di solito nascono prima le parole o la musica?

Riteniamo che esistano due diversi tipi di compositori. Abbiamo quelli “calcolatori” che analizzano ciò che gli passa per la testa e quelli ispirati da una forza superiore che improvvisano. Abbiamo un buon equilibrio tra entrambe le cose, ma dipende davvero dalla canzone. Ad esempio, ci sono venuti in mente i pirati, quindi prima avevamo i testi. In Ghosts però avevamo prima la melodia…

Ma abbiamo comunque una comunicazione telepatica con Barbatos, il nostro amico che porta idee interessanti. A causa dei viaggi, lavoriamo molto a lunga distanza. Nei tempi della tecnologia moderna, possiamo scambiarci tracce, anche se ci troviamo in continenti diversi. Captain Grief arriva con grandi riff e idee. Luna ha un senso speciale per l’estetica, Oceanus ha dei buoni ritmi e Queen è molto brava nella composizione e nella produzione. Ci uniamo ed escono le idee per i testi…

  1. Le storie che raccontate sono in stile fantasy. Da cosa prendono ispirazione queste storie?

Sì, quindi come ho detto prima, le nostre canzoni sono ispirate ai viaggi, che di solito significano molti mesi, e anche alle avventure di Lyxion, ma cantiamo anche di esperienze da pirati, battaglie storiche ed epiche e persino affascinanti creature marine.

  1. C’è del vero nelle vostre canzoni? Quanta realtà si può comunicare attraverso la fantasia?

Tutto è la verità. Ciò di cui cantiamo è il punto di vista dei pirati che provengono da un luogo sconosciuto a tutti coloro che vivono sulla terraferma. Devi crederci, così puoi vivere e comprendere ciò che raccontiamo. Nelle nostre canzoni ci sono sempre messaggi nascosti o significati più alti, forse indizi su un tesoro nascosto.

  1. Negli ultimi anni le piattaforme di streaming si sono affermate con forza e l’accessibilità/fruibilità della musica è completamente cambiata. Cosa ne pensi e come vi relazionate con questi metodi?

È ovvio che in 500 anni molte cose sono cambiate nel settore musicale: ora possiamo anche dotare le nostre navi di studi di registrazione, così possiamo registrare anche in mare aperto e anche provare e preparare gli spettacoli. In più di un modo, la tecnologia moderna, ha reso possibile la trasmissione delle nostre canzoni e la loro riproduzione.

  1. L’immaginazione non ha limiti. Se potessi scegliere, con chi ti piacerebbe collaborare per una canzone di uno dei vostri album?

Probabilmente sceglierei Willem Van Der Decken, il capitano dell’Olandese Volante, suona l’organo in modo straordinario. È di grande ispirazione per noi.

  1. Quali sono i vostri piani futuri?

Principalmente: suona, registra, incanta e saccheggi!

Anche promuovere il nostro album di debutto “Ghosts”, che è uscito dal 3 maggio di quest’anno, con diverse interviste. Abbiamo fatto più di 50 interviste finora. È stato pubblicato come vinile dorato in edizione limitata, CD con bundle speciali, ed è ora disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Stiamo anche pianificando i nostri spettacoli futuri, dei quali siamo davvero felici.

  1. Puoi raccontarci un aneddoto? Qualcosa di divertente o particolarmente strano/bizzarro che desideri condividere?

Quando sono andata a casa mia sulla terraferma per registrare i videoclip di “Pirates from the sea” e “Ghosts”, sono andata sul balcone per poter annaffiare le mie piante e ho chiuso la porta dietro. Non ricordavo che la porta fosse un po’ incrostata perché era da un po’ che non tornavo sulla terraferma, quindi sono rimasta bloccata sul balcone. Sono stata presa dal panico e ho pensato che non sarei potuta rientrare, finché non mi sono ricordata che potevo smaterializzarmi e passare attraverso la porta della terrazza. È stata un’esperienza davvero strana e in un certo senso divertente, perché è passato molto tempo da quando mi sono stati dati i miei poteri e ancora a volte non ricordo di averli.

  1. Ti ringrazio per averci dedicato il tuo tempo e per aver dato l’opportunità ai nostri lettori di conoscervi meglio. Ti lascio lo spazio per le considerazioni finali.

Grazie per l’opportunità dataci di condividere con voi la nostra passione, che è la musica. Siamo davvero contente della calorosa accoglienza che ci state riservando, speriamo di sbarcare presto sulle coste italiane!

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