Dopo 12 anni di silenzio creativo, ecco l’annuncio che tutti i fan del progressive rock attendevano… reunion dei Porcupine Tree e uscita del loro nuovo album “Closure/ Continuation“.

La band britannica si ripresenta sulla scena musicale con solo tre membri originali Steven Wilson voce tastiera e pianoforte elettronico, Gavin Harrison alla batteria, Richard Barbieri ai synth ed effetti, e due turnisti Randy McStine alla chitarra e Nate Navarro al basso.

24 Ottobre 2022, Forum di Assago (Milano), siamo all’unica data italiana della band, con un’arena gremita di gente che però non raggiunge il sold out. Sullo sfondo nero, il maxischermo riporta la frase:

“Buonasera a tutti e benvenuti al concerto. Su specifica richiesta degli artisti, si prega di non fare uso del telefono cellulare durante lo spettacolo. Vi preghiamo di non effettuare fotografie né videoriprese”.

Personalmente ho apprezzato molto questa loro volontà, visto che al giorno d’oggi si è più impegnati a condividere sui social piuttosto che godere a pieno delle emozioni che la musica live ci può dare.

Alle h 20:30 ecco i membri della band fare ingresso sul palco e prendere ognuno la sua postazione, partendo da destra troviamo Navarro, alle sue spalle in un palchetto Harrison, Wilson in posizione centrale, altro palchetto con Barbieri e di fronte a lui McStine.

Apertura delle danze con “Blackest Eyes“, dall’album “In Absentia” del 2002: un riff distorto ma al tempo stesso delicato, chitarra e batteria si fondono assieme in una melodia quasi celestiale per accompagnare la voce pulita di Wilson. Il tutto immerso in uno psichedelico gioco di luci…che accompagnerà, con qualche cambio colore, l’intero concerto.

Breve tuffo nel passato dei Porcupine Tree, per poi immergersi nel presente con le prime tre tracce del loro ultimo album: “Harridan” introdotta da un grintoso riff di basso su cui si inseriscono i tempi dispari di Harrison e le potenti chitarre, “Of The New Day” con una partenza melodica malinconica che evolve in soluzioni ritmiche inaspettate e “Rats Return” dal suono cupo e decisamente prog, con una batteria dai tempi complicatissimi.

Da questo punto in poi, passato e presente si alterneranno sulla scena. “Even Less“, la chitarra di Wilson scorre imperitura e senza sbavature, fa volare sulle sue corde. Una bellissima atmosfera quella creata dalla band, pubblico sempre più entusiasta e in fervore.

Chitarra acustica nelle mani di Wilson per “Drown With Me” e “Dignity“. Quest’ultimo brano caratterizzato da note malinconiche, è accompagnato sullo sfondo da immagini in bianco e nero di persone senzatetto, povertà e tossicodipendenza, nell’indifferenza della maggior parte delle altre persone.

Wilson introduce il successivo brano “The Sound Of Muzak” spiegando che ha scritto questa canzone per descrivere quanto la musica fosse diventata un prodotto, senza un vero contenuto, creato solo per essere venduto.

“Sono passati 21 anni da quando ho scritto queste pezzo, ma le cose non sono cambiate”.

Grande assolo di Wilson che coinvolge il pubblico in un coro sul ritornello.

Si arriva a “Last Chance To Evacuate Planet Before It Is Recycled”, introdotto da Wilson che rivolgendosi al pubblico afferma che molto probabilmente stasera ci sono persone che seguono la band da più di vent’anni, e che l’Italia è stato uno dei primi Paesi ad abbracciare la band. Durante l’esecuzione del pezzo sul maxischermo compare un signore anziano, che sappiamo essere Do, il leader di un culto religioso chiamato “Heaven’s Gate”. Do ripete più volte il titolo delle canzone, e sappiamo dalla storia che subito dopo questo discorso si suicidò insieme ai propri seguaci. Nella seconda parte della canzone, strumentale, le immagini sullo schermo sono decisamente psichedeliche proprio ad accompagnare la mancanza della parte vocale.

Ed ecco l’ultimo pezzo della prima parte “Chimera’s Wreck”, con un’intro d’atmosfera magistralmente eseguita da Richard Barbieri con basi e synth suonati in diretta, più la chitarra acustica di McStine. Si alternano immagini di catene di DNA sullo sfondo. Le note prog in questo brano sono molto evidenti. Davvero potente il finale, con un Gavin Harrison persistente ed impeccabile come sempre.

Pausa di 20 minuti e si riparte con la title track dei del 2007, “Fear Of A Blank Planet”, che scatena il pubblico che accompagna il gruppo cantando e battendo le mani sulle cosce seguendo il martello di Harrison. Segue “Buying New Soul” title track dell’album di b-side del 2007. Sempre dall”album “Fear Of A Blank Planet” sono tratte la tranquilla “Sentimental”, l’eterea e sognante “Sleep Together” ed il capolavoro “Anesthetize”, suonata per i suoi totali 17 minuti. Il brano viene preannunciato dalla presentazione al pubblico dei due turnisti McStine e Navarro; Wilson racconta che, in Germania, quando ha presentato i componenti della band provenienti dagli USA, si sono presi dei “buuuu”.

Passa poi ad annunciare il chitarrista ed il bassista e rassicura i presenti sulla loro provenienza dal Pianeta Terra. Dopo anticipa anche che il brano sarà lunghissimo. Wilson si posiziona sul palchetto al centro della scena a suonare un pianoforte elettronico, sembra essere un Wurlitzer, comunque con aggiunta di effetti. Davvero potente e d’effetto il proseguo del brano. Il pubblico dimostra di aver apprezzato le canzoni dell’ultimo lavoro, e infatti ha accolto con piacere “Walk The Plank” e “Herd Culling”. Dopo “Anesthetize” segue “Sleep Together”, già citata prima parlando dell’album di provenienza, che ha una cadenza forsennata condita da immagini molto “Tool” sullo sfondo, con un mid-tempo davvero potente scandito dai synth quasi techno, e chiude la seconda parte dello spettacolo.

Ultima pausa della serata, in cui il pubblico, stasera veramente preso, incita pesantemente il ritorno della band sul palco per la terza parte dello show. Ed allora arriva “Collapse The Light Into Earth”, in cui Wilson inizia al piano sempre al centro del palco. L’Intro di questa canzone si chiude con una costellazione di flash di cellulari accesi, di sicuro impatto emotivo. Barbieri e Wilson alle tastiere creano un’interpretazione intima di “Halo“.

“Qual è la miglior canzone per terminare lo show?”

chiede Wilson al pubblico, iniziando poi a giocare nominando titoli di canzoni che hanno fatto la storia del rock (Paranoid, Comfortably Numb, Swueet Child O’ Mine, ecc…) e continua dicendo che loro non hanno mai avuto una hit, una canzone che facesse successo in radio e che è felice di non averla avuta.

“Però c’è una canzone dei PT che è più famosa delle altre… Trains”.

La band al completo suona la hit e porta con sé il pubblico nella loro dimensione. Bisogna dire che la scaletta ha dato un importante risalto, oltre all’ultimo disco, anche a dischi più amati quali “In Absentia” e “Fear Of The Blank Planet”. Questa cosa non può che far pensare che i Porcupine Tree sono ritornati sulle scene per riprendersi quel posto che sicuramente ancora meritano di occupare nell’attuale scena rock progressive. Da citare sicuramente un Wilson più scherzoso del solito, seppur mantenendo il suo classico aplomb inglese, e decisamente energico e loquace sul palco. Fa di certo piacere vedere il leader dei PT connettersi col pubblico, cosa che geni della musica come lui nella storia hanno spesso disdegnato.

Ultima cose da notare è l’ottimo lavoro dei due turnisti, un McStine che coadiuva Wilson anche nella voce, ed una sezione ritmica di assoluto spessore rappresentata da uno dei migliori batteristi al mondo, Gavin Harrison, a cui si aggiunge un signor bassista quale Nate Navarro. Non poteva una mente come quella di Wilson sbagliare nella scelta delle nuove collaborazioni, e stranamente ci ha preso in pieno.

Insomma, lo spettacolo ma soprattutto l’atmosfera e connessione col publico creata da Wilson e la sua band stasera sono veramente riuscite, ed il folto pubblico uscito dal Forum si è dimostrato decisamente soddisfatto.

La scaletta della serata:

Parte 1
-Stupid Dream (Intro)
1-Blackest Eyes
2-Harridan
3-Of the New Day
4-Rats Return
5-Even Less
6-Drown With Me
7-Dignity
8-The Sound of Muzak
9-Last Chance to Evacuate Planet Earth Before It Is Recycled
10-Chimera’s Wreck

Parte 2
11-Fear of a Blank Planet
12-Buying New Soul
13-Walk the Plank
14-Sentimental
15-Herd Culling
16-Anesthetize
17-Sleep Together

Bis
18-Collapse the Light Into Earth
19-Halo
20-Trains

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