Frontiers Records – Gennaio 2014
Mi emoziona sapere del ritorno così fortemente annunciato di uno dei chitarristi che ha acompagnato la mia adolescenza e crescita nel mondo del rock’n’roll e piùin particolare in quello piùaggressivo e potente della musica metal…
Già chiaro che mi sto reiferenda a Jake E Lee e al suo nuovo progetto: Red Dragon Cartel.
Come sempre mi capita è il primo ascolto quello che conta. Non mi piace ascoltare un album per parlarne o scriverne… mi piace ascoltare perchè amo la musica e amo lasciarmi trasportare. Se sento il veleno scorrere dentro di me vuol dire che la musica esiste e per me questo è importante, l’unica cosa importante…
Red Dragon Cartel è dunque, lo dicevo prima, il nuovo progetto musicale di Jake E Lee (la sua storia è scritta già in giro, non sono un biografo, andatevela a leggere perditempo che non siete altro) e con lui Ronnie Mancuso al basso, Darren James Smith alla voce e Jonas Fairley alla batteria.
Dopo un periodo di fermo artistico, ma non del tutto, un nuovo porgetto, un nuovo attacco emozionale è quello che ci vuole per respirare e far respirare aria nuova in un panorama sempre piùavaro di talento e potente qualità .
“Red Dragon Cartel” è un lavoro davvero sudato e davvero bello per le mie orecchie, un potente sound metal che contraddistingue e lega tutto il lavoro dal primo all’ultimo brano. Questo è heavy metal di classe che alterna perfette sintesi melodiche a dure pulsazioni sonore; mai rumori sfacciati, mai volgari stridori ed inutili concessioni risonanti fuori luogo. Se da una parte la chitarra di Jake E Lee la fa da padrona (è poi anche scontata la mia affermazione) è l’insieme e gioco di unione che rende il disco del Dragone di disarmante e facile ascolto. Gli assoli magici, le linee della voce, i riff portanti, le ritmiche splendide creano un’atmosfera e creano la strana sensazione di rapimento che aleggia in tutto il lavoro. Le partecipazioni di Robin Zender (spero non abbiate dimenticato i Cheap Trick), Paul Di’Anno (mitico Paul), Maria Brink (voce de In This Moment) e Sass Jordan (e che voce) non fanno altro che impreziosire un lavoro già prezioso e assolutamente da annoverare fra le novità piùpiacevoli di unnuovo anno di musica.
Vorrei trascurare la citazione del brano migliore o peggiore, o quello ben costruito dal punto di vista musciale e quello meno riuscito, mi ripeto, vado a sensazione o meglio ad emozionie quindi mi son piaciuti tutti e sono contento così, poichè continuo a mimare i mimei beniamini mentre suonano e quindi sono soddisfatto dell’ascolto… ho un attimo di terrore a casua l’incipit iniziale di “War Machine” che mi sembra sfacciatamente di impostazione Black Sabbath, ed il pensiero non abbandona la mia testa, ma per fortuna il brano è così bello che il riff di ‘Iommiana’ (che brutto neologismo) meomoira si lascia perdonare e poi chi se ne importa… non griderò di certo allo scandalo… e senza puzza sotto il naso me lo riascolto…
Jake E Lee e i Red Dragon Cartel… e vai… mi lecco i baffi.
BRANO TOP: non pervenuto
BRANO FLOP: non pervenuto
Tracklist:
1. Deceived
2. Shout It Out
3. Feeder (feat. Robin Zander)
4. Fall From The Sky
5. Wasted (feat. Paul DiAnno)
6. Slave
7. Big Mouth (feat. Maria Brink)
8. War Machine
9. Redeem Me (feat. Sass Jordan)
10. Exquisite Tenderness
Band:
Darren James Smith – Voce
Jake E. Lee – Chitarra
Ronnie Mancuo – Basso
Jonas Fairley – Batteria
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