Frontiers Records ”“ Gennaio 2016

In questo periodo si parla molto di due band, i Resurrection Kings e Last In Line, legate indissolubilmente a Ronnie James Dio.
In un’epoca in cui i nuovi gruppi ci sono ma non è che entusiasmino piùche tanto (salvo qualcuno), non ci resta che parlare dei progetti che vedono l’unione di grandi personalità  del mondo hard rock/heavy metal.
Vinny Appice (Dio, Black Sabbath, Last In Line, WWIII), Craig Goldy (Giuffria, Dio, Rough Cutt), Sean McNabb (Great White, Quiet Riot, XYZ, House Of Lords) e Chas West (Lynch Mob, Bonham). Questi sono i nomi coinvolti nei Resurrection Kings, progetto messo in piedi dalla nostrana Frontiers Records.
Un tuffo nel passato con viaggio di ritorno nel presente, l’ossatura di ‘Resurrection Kings’ si poggia principalmente sui riff di chitarra e una sezione ritmica rocciosa, tanto hard rock di quello senza troppe finzioni e inutili orpelli.

L’opener ‘Distant Prayer’ è una chicca per gli amanti di queste sonorità  (mi ci metto anche io), poche cose ma suonate bene e con gusto. Bel riff di chitarra ad opera di un grintoso Goldy, tappeto di tastiere e melodia a fiumi.
Segue ‘Livin’ Out Loud’ brano in cui l’hard rock classico di Whitesnake e Led Zeppelin viene reso (non imitato) attuale dai Resurrection Kings.
Con ‘Wash Away’ e ‘Who Did You Run’ si entra nel vivo di questo disco, classico esempio di come il nostro amato genere sia ancora oggi il piùbello.

Aver lavorato con Ronnie James dio ha sicuramente lasciato il segno in questi musicisti, infatti questi due brani risentono dell’influenza del folletto americano, e non avrebbero sfigurato in uno dei suoi album.
Craig Goldy è l’assoluto protagonista, con i suoi riff taglienti e gli assoli sempre tecnici e ricchi di feeling. Il drumming di Vinny Appice è inconfondibile, preciso e devastante, insomma un batterista perfetto.

Fallin’ For You’ brano dalle tinte oscure ci riporta indietro nel tempo, quando questo genere era all’apice del successo commerciale. Molti lo troveranno anacronistico, per me è semplicemente grande.
C’è ancora chi è in grado di comporre delle ballate degne di questo nome. ‘Never Say Goodbye’ (pazienza se il titolo non è niente di originale) continua una tradizione piùche trentennale, ossia quella che i migliori lenti provengono dalla musica hard rock.
Path Of Love’ si avvicina al plagio nei confronti dei Whitesnake. Riff di chitarra sensuale, stacchi di basso e batteria e una melodia che sembra arrivare direttamente da un disco del serpente bianco. Comunque una grande song.

Molto grintosa ‘Had Enough’ piccolo tributo a Ronnie Dio, le similitudini con i suoi brani sono molteplici e ancora una volta facciamo un tuffo nel passato riassaporando quelle sonorità  tra hard and heavy.
Don’t Have To Fight No More’,‘Silent Wonder’ e ‘What You Take’ compongono il trittico finale di questo lavoro mantenendo alta l’adrenalina e la tensione fino all’ultimo. Niente sorprese ma ancora una volta ascoltiamo una band alle prese con brani molto ben strutturati e sanguigni.

I Resurrection Kings confezionano un disco ben fatto, decisamente derivativo, ma ovviamente c’era da aspettarselo. Perfetta la produzione ad opera di Alessandro Del Vecchio, molto ben bilanciata e graffiante.

Se cercate delle novità  beh orientate i vostri ascolti altrove, se invece volete una conferma che l’hard rock classico gode ancora di buona salute, fate vostro questo album.

www.facebook.com/resurrectionkingsmusic

Tracklist:
1.Distant Prayer
2.Livin’ Out Loud
3.Wash Away
4.Who Did You Run To
5.Fallin’ For You
6.Never Say Goodbye
7.Path Of Love
8.Had Enough
9.Don’t Have To Fight No More
10.Silent Wonder
11.What You Take

Band:
Craig Goldie ”“ chitarra
Chas West ”“ voce
Sean McNabb ”“ basso
Vinny Appice – batteria

Resurrection-Kings-band

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