Il cantante dei Judas Priest, Rob Halford. In un’intervista al podcast Queer The Music, Halford ha dichiarato:
«L’America è ancora incredibilmente omofobica, ci ho vissuto a lungo e ho visto di tutto dagli anni ‘80 in poi, questo mi fa veramente uscire di testa.»
Halford racconta che, nonostante il successo, certe espressioni omofobe siano ancora utilizzate tra il pubblico americano. Un esempio:
«Alcuni specificano ‘amo i Judas Priest ma non sono gay.’»
Questa frase, racconta Halford, “mi riecheggia ancora anche se in misura minore rispetto al passato.
Per il frontman dei Judas Priest, le etichette di genere o di orientamento sessuale sono assurde. Ha detto:
«Quando sono sul palco la gente dovrebbe essere lì per la band… per la tua performance… il resto non conta.»
La persona e la sua arte prima di tutto, dunque, indipendentemente da chi tu sia o da come ti identifichi.
Halford ha anche ricordato il giorno del coming out, nel 1998, durante un’apparizione su MTV News. Ha detto che quella decisione non fu pianificata, ma spontanea:
«Fu totalmente naturale e non premeditato… quasi inconsapevole nel corso del discorso.»
Nonostante paure, dubbi e le possibili ripercussioni sulla carriera, Rob Halford ha vissuto il momento come una liberazione interiore ma anche come un gesto importante per chi magari non aveva mai trovato il coraggio di dichiararsi.

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