Il nuovo tour dei Subsonica si avvia verso la conclusione in questa penultima data fiorentina dell’11 aprile 2024 al Nelson Mandela Forum. L’ultima tappa li vedrà esibirsi nella loro Torino, sabato 13 aprile all’Inalpi Arena.

Considerando ciò che abbiamo visto e sentito finora, inutile dire che anche la data finale sarà un’esplosione di energia, musica ed entusiasmo che la band torinese saprà mostrare al suo pubblico.
Il tour presenta il nuovo album di inediti “Realtà Aumentata”, registrato dopo 5 anni dal precedente e sofferto “8”, che vide la band affrontare la loro prima grande crisi interna.


In questo nuovo progetto ritroviamo i Subsonica degli esordi, in cui le capacità di ciascun elemento, confluiscono nell’album per il bene comune della band. Nella loro “Realtà Aumentata”, i cinque affrontano tematiche odierne, disegnando uno scenario non privo di difetti e contraddizioni, senza cadere mai in una comoda retorica. Lo spettacolo è caratterizzato da un impatto visivo non indifferente, un palco piuttosto ampio, un fondale con gli immancabili led e pedane mobili che trasformano lo spazio spostando il centro dell’attenzione non solo sul frontman, ma verso prospettive visive diverse ed inconsuete, ribadendo quindi il concetto di realtà aumentata, ridefinendo la visione tradizionale di uno show.

Puntuali come in tutte le date, i Subsonica affidano l’opening act al cupo basso Dubstep del brano “Cani Umani” che è anche il pezzo iniziale del nuovo album, e già si può notare il massiccio lavoro visivo quando l’immenso fondale ci proietta immagini stroboscopiche che rimbalzano sul Mandela Forum insieme all’incalzante basso.

Si prosegue con il singolo “Mattino Di Luce” in cui l’atmosfera lascia le sonorità dark di “Cani Umani” per distendersi verso una ballabile synth wave, per passare ad il reggae rock di “Pugno di Sabbia”. Dopo “Africa Su Marte” pezzo dell’ultimo album, che racconta una storia realmente accaduta nello Zambia del 1964, quando un professore di scienze e alcuni ministri avevano deciso di battere gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica nella corsa allo spazio, si torna al passato con “Cose Che Non Ho” dall’ album “Subsonica” del 1997 e Samuel ne approfitta per ringraziare il pubblico che ha comprato il loro primo album facendolo conoscere ai propri amici, diffondendo così la loro musica.

Si continua con “Veleno”, la fantastica “Aurora Sogna” da “Microchip Emozionale” e una ventata di energia si sprigiona con “Liberi tutti” e “La Glaciazione”, con “Discolabirinto” ci fanno ballare in 7/4, tutti pezzi tiratissimi dove Samuel salta da una pedana all’altra incitando piú volte il pubblico a tirare su le mani e trasformare il Mandela Forum in una vera discoteca.

I synth del sempre superbo “Boosta” intonano adesso “Nuvole Rapide”, ed in un attimo dalla “ariosa” intro, il Forum torna tutto insieme a saltare e ballare appena subentra anche il ritmo dance in levare di “Enrico Matta” aka “Ninja”.


Il Centro della Fiamma” lascia spazio a “Missili e Droni”, brano del nuovo album, annunciato da Boosta che si prende per un attimo la scena, approfittando così di una breve pausa, raccontando quanto grande é la loro riconoscenza nei confronti dei fan, che gli hanno permesso in tutti questi anni di poter vivere di musica, specificando quanto non fosse affatto scontato, e detto questo ci invita a goderci questo brano, come se fosse un lento…come effettivamente suona, rispetto a quanto suonato finora.

La voce di Samuel entra direttamente nel vocoder in “Dentro i Miei Vuoti”, davanti a lui e a tutta la band, viene nuovamente calato il gigantesco pannello a led che proietta vacue pulsazioni di luci a tempo di beat, fino a quando non subentra anche la batteria in un accattivante loop Trip-hop.
Dopo “Giungla Nord” arriviamo a “Universo”, l’ultimo singolo estratto da “Realtá Aumentata”, e anche brano pilastro di tutto il disco. Qui é Max Casacci che interrompe il live per una breve digressione sulla realizzazione dell’album:

“…dalla scrittura collettiva, è nato un brano che nelle parole e nei suoni, vuole descrivere le microscopiche architetture della vita che abbiamo intorno a noi…”

Come successo in tutte le date precedenti, anche qui viene invitato a condividere il palco con i Subsonica, il rapper Ensi, che esegue prima un suo pezzo, “Numero uno”, poi “Aspettando il Sole” di Neffa.

Fra sali e scendi temporali, c’é spazio anche per un intermezzo comico, quando sale sul palco Fabio Celenza, che ripropone i suoi esilaranti sketch satirici che lo hanno reso famoso
.
A questo punto, ci dirigiamo verso la fine di un concerto “tirato” fino alla fine, in cui i Subsonica ci hanno risparmiato la classica pausa per un bis, andando spediti brano dopo brano, intrecciando un percorso musicale e visivo notevole, ed emozionante, come ad esempio le proiezioni sui led, di alcune parti del testo di “Nessuna Colpa”, dedicato ai migranti, per sottolineare il suo forte messaggio politico.

Concluderanno questo entusiasmante live, altri due immancabili classici, “Tutti i miei sbagli” e “Strade”, una canzone molto rappresentativa per la band e amata dai fan di vecchia data, pur non essendo mai uscita come singolo e a cui é stato dedicato un video solo molti anni dopo.

 

Report a cura di Lucilla Sicignano
Foto di Marco Lambardi

 

 

Scaletta:
Cani Umani
Mattino Di Luce
Pugno Di Sabbia
Africa Su Marte
Cose Che Non Ho
Veleno
Aurora Sogna
Liberi Tutti
La Glaciazione
Discolabirinto
Nuvole Rapide
Il Centro Della Fiamma
Missili E Droni
Dentro I Miei Vuoti
Giungla Nord
Universo
Il Cielo Su Torino
Scoppia La Bolla
Numero Uno (Ensi Cover)
Aspettando Il Sole (Neffa Cover)
Nessuna Colpa
Il Diluvio
Lazzaro
Benzina Ogoshi
L’ Odore
Tutti I Miei Sbagli
Strade

 

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