A&M Records – Aprile 1991
Temple of the Dog è un progetto nato nel 1990 come tributo ad Andrew Wood, leader e cantante dei Mother Love Bone, morto nello stesso anno a causa di un’overdose di eroina e la sua fine determinerà anche lo scioglimento della band. Per ricordare la figura carismatica, eccentrica e presenza simbolica dell’allora nascente movimento grunge, un gruppo di musicisti-amici si incontra per ricordare, appunto, Andrew Wood.
I suoi ex compagni dei Mother Love Bone, Jeff Ament al basso e Stone Gossard alla chitarra, Chris Cornell e Matt Cameron, rispettivamente voce e batteria dei Soundgarden e gli allora sconosciuti Mike McCready, alla chitarra ed Eddie Vedder alla voce (questi ultimi di lì a poco, assieme a Gossard, Ament e Dave Krusen alla batteria, avrebbero dato vita ai Pearl Jam).
Parlare ora del prestigio di questi personaggi è cosa superflua, ma incorniciare questo “Temple of the Dog” è doveroso specialmente per la qualità e la quantità della dolcezza e del calore proposto. Per l’infinita atmosfera che riempie e arricchisce di emozioni. Per la magica alchimia che questi musicisti creano insieme per condividere un momento particolare, prendendo spunto dalla sempre tragica morte di un amico e riuscendo a creare un qualcosa di unico, difficilmente ripetibile e devastante nella sua straordinaria bellezza. Nonostante i brani non siano tutti dedicati a Wood, la purezza, lo smariimento, la disperazione e la malinconia rimangono intatti. In questo “Temple of the Dog” si erge incredibile la figura di Chris Cornell. Scrive tutti i brani, in solo 3 si fa aiutare da Ament e Gossard. E poi la sua voce è perfetta, strepitosa nella sua bellezza, aggressività e dolcezza… “Call me a Dog”, “Wooden Jesus”, “Times of Trouble”, “Say Hello 2 Heaven” da ascoltare con gli occhi chiusi e la mente rivolta alla ricerca di un’emozione e “Hunger Strike” in cui Cornell duetta con un cantante sconosciuto, tale Eddie Vedder. 10 brani capolavori, 10 pietre miliari, 10 ballate, 10 riflessioni, 10 incisioni di raro e sconvolgente impatto emozionale.
“Temple of the Dog” è tutto questo, un lavoro che entra direttamente nel cuore. Un album da ricordare, da rivalorizzare, da ascoltare, da stringere e da non dimenticare. Un album stilisticamente difficile da definre; non grunge, non hard rock, non progressive… ma spesso cercare a tutti i costi una categorizzazione distrugge la bellezza di qualsiasi cosa e non rende giustizia alla bellezza in quanto tale.
Tracklist:
1. Say Hello 2 Heaven
2. Reach Down
3. Hunger Strike *
4. Pushin Forward Back
5. Call Me A Dog
6. Times of Trouble
7. Wooden Jesus
8. Your Saviour
9. Four Walled World
10. All Night Thing
Band:
Matt Cameron – batteria
Chriss Cornell – voce
Jeff Ament – basso
Mike McReady – chitarra
Stone Gossard – chitarra
* Eddie Vedder – voce
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