2025 – SPV
Dopo aver inciso nella loro carriera qualche cover ed averne suonate dal vivo parecchie, ad esempio Midnight Moses e Fortunate Son, i THE DEAD DAISIES ci regalano il loro primo album di covers.
È un album composto da dieci grandi classici blues, riproposti molto fedeli agli originali ma indubbiamente personalizzati col marchio di fabbrica inconfondibile. Un collettivo di musicisti che sono variati moltissimo nel corso degli anni e che ruotano intorno al leader sempre presente, David Lowy.

Dieci pezzi, che sono nati come jam sessions per le registrazioni di Light ‘Em Up, precedente album di inediti che ha visto la presenza del chitarrista di Alice Cooper, Marti Frederiksen, come produttore.
Mentre le registrazioni dell’album andavano avanti, la band ha pensato che sarebbe stato bello anche registrare i pezzi blues che man mano suonavano ai Fame Studios di Muscle Shoals. Omaggi a Freddy King, Muddy Waters, B.B. King e via dicendo. Brani che, come detto, vengono risuonati secondo il loro inconfondibile stile rock e che ti intrattengono piacevolmente per tutta la durata e l’ascolto del disco.
L’apertura è affidata a I’m Ready di Muddy Waters, resa in una versione davvero esplosiva e grondante di sana carica. La seconda traccia è invece Going Down di Freddie King, molto ritmata e coinvolgente.
Black Betty, grande classico noto soprattutto per l’interpretazione dei Ram Jam, è resa invece in maniera completamente personale dalla band e, inizialmente, dai primi secondi fai un po’ fatica a riconoscerla, ma poco dopo l’apprezzi completamente.
La classica The Thrill Is Gone di B.B. King è suonata davvero con classe immensa da tutta la band ed è dominata da atmosfere di classe, con un’interpretazione davvero convincente di John Corabi e con assoli davvero fantastici di Mr Doug Aldrich.
Ci sono pezzi davvero vincenti quali Born Under a Bad Sign di Albert King, che vengono riproposti con convinzione ed assoluta padronanza. Da citare anche le covers di Crossroads di Robert Johnson, molto azzeccata, e le interpretazioni molto personalizzate di Walking the Dog.
Inoltre, non potrai non cantare a squarciagola l’immortale Sweet Home Chicago, magari pensando ai The Blues Brothers, e soprattutto non potrai rimanere indifferente alla conclusiva Little Red Rooster, pura libidine sonora del capolavoro immortale di Howlin’ Wolf.
Un disco davvero riuscito e che mantiene viva l’attenzione su di loro.
Mauro Brebbia.
Voto: 80/100
Tracklist:
- I’m Ready (Muddy Waters)
- Going Down (Freddie King)
- Boom Boom (John Lee Hooker)
- Black Betty (Lead Belly)
- The Thrill Is Gone (B.B. King)
- Born Under A Bad Sign (Albert King)
- Crossroads (Robert Johnson)
- Sweet Home Chicago (Robert Johnson)
- Walking the Dog (Rufus Thomas)
- Little Red Rooster (Howlin’ Wolf)
Formazione:
- David Lowy – chitarra ritmica
- John Corabi – voce
- Doug Aldrich – chitarra solista
- Michael Devin – basso
- Brian Tichy – batteria
Comments are closed.