Il nuovo brano dei Tool, “Fear Inoculum“, dura quasi 11 minuti. Non ha motivetti orecchiabili confezionati per le radio e i testi sono totalmente astratti.

Stando a quanto detto dalla band stessa, il resto dell’album non sarà  per niente facile da comprendere, sarà  composto da 7 tracce ognuna delle quali lunga piùdi dieci minuti e un paio di momenti strumentali . In poche parole, siate pronti a dover scavare a fondo per arrivare a qualche conclusione su ciò che è e ciò che non è questo album.

È lo stesso Maynard James Keenan a preparare il pubblico dicendo di fare attenzione perchè Fear Inoculum non è un album accessibile a tutti e potrebbe stranire i fan di lunga data.

Al tal proposito afferma:

Ci sono molte persone che potrebbero non capire quest’album  perchè richiede molto impegno. Se non si ha la pazienza giusta allora probabilmente non verrà  capito.

Potrei darvi una chiave di lettura ma non voglio rovinarvi l’esperienza. Credo sia un diritto di ognuno poter elaborare le informazioni secondo il proprio punto di vista.

Ma posso darvi dei suggerimenti. Di nuovo, si torna alla parola esperienza: l’esperienza che si acquista con l’età  attraverso la saggezza. Ottimisticamente si pensa che invecchiando si raggiunga la saggezza grazie ai momenti vissuti. Imparando dagli errori, imparando dai successi.

 

Fear Inoculum uscirà  il 30 Agosto e si può preordinare a questo link. Uscirà  inoltre un’edizione limitata composta da schermo HD da 4 pollici, con video esclusivi, cavo per metterlo in carica, due casse, booklet da 36 pagine e codice per il download. Verrà  annunciata piùavanti l’edizione in vinile.

 

Il nuovo album dei TOOL dovrebbe essere stato prodotto da Joe Barresi e masterizzato da Bob Ludwig, che in precedenza hanno lavorato a “10.000 Days”. La registrazione è iniziata a marzo del 2018, con il batterista Danny Carey che ha iniziato a registrare le sue tracce e poi a seguire il bassista Justin Chancellor.

Il frontman dei ToolMaynard James Keenan ha parlato nel podcast The Joe Rogan Experience, dando qualche dettaglio sul ritardo del nuovo album “Fear Inoculum”, in pubblicazione il prossimo 30 agosto:

“Cazzo, che peso mi sono tolto dallo stomaco”…Ci è voluto molto lavoro”, ha detto Maynard nell’intervista. “Siamo in quattro e ci mettiamo un sacco per arrivare a qualsiasi traguardo. Oh mio Dio, tutto è una fottuta riunione del comitato e ogni volta non si cavava un ragno dal buco”.

Alla domanda su cosa abbia causato il ritardo nel completamento del disco, ha risposto:

Successo. Quando hai successo, pensi di avere ragione su tutto. Sei abbastanza sicuro come individuo. Io ho ragione e tu sbagli. Ho successo e abbiamo successo grazie ai miei meriti, non ai vostri meriti. “Keenan ha continuato:” Non è poi così male tra di noi ”… Le cose non andavano così male tra noi, comunque”… Solo che entravamo sempre nella dinamica del “voglio questo, l’ho sempre fatto a modo mio, e questo è il motivo del nostro successo: per non aver accettato compromessi”.

Il 2 agosto è stato una giornata storica per i fan dei Tool, poiché l’intera discografia della band è diventata, per la prima volta, disponibile su servizi di streaming e digitali. Dimostrando quanto sia stata importante la mossa, tutti i quattro album della band “Undertown“, “à†nima”“Lateralus” e “10,000 Days” compreso l’ep del 1992 “Opiate“, sono sono entrati nella Top 10 di iTunes, mentre varie canzoni hanno scalato la classifica delle Top 10 Songs di iTunes.

 Maynard James Keenan aveva poi approvato la scelta di entrare su Spotify e negli altri servizi di streaming digitale dichiarando:

L’era del BetaMax e dei CD è finita. È tempo per noi di andare avanti. Ma non abbiate paura, c’è una cosa in cui sappiamo siete già  coinvolti. Si chiama digital download e streaming. È il futuro, ragazzi!

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