Oggi è il 20 febbraio e siamo nuovamente a Milano, stavolta nel piccolo Legend Club per assistere ad una serata che vede protagonisti due gruppi finlandesi in tour con un’unica data in Italia: i Bloodred Hourglass e i Turmion Kätilöt con il loro “Omen X World Tour”, titolo dell’ultimo album di questi ultimi, uscito a gennaio e in presentazione proprio in questa tournée.

Conoscendo i Turmion Kätilöt ci scappa un’alzata di sopracciglio per la strana accoppiata con l’altro gruppo, con cui l’unico punto in comune sembra di fatto la nazionalità… sarà quindi interessante vedere se ci sarà qualche altro punto di incontro; in ogni caso sappiamo già tutti che la serata non sarà per nulla noiosa, anzi, siamo qui per assistere a qualcosa di unico nel suo genere!

Aprono quindi a questa strana serata i Bloodred Hourglass, finlandesi di Mikkeli formatisi nel 2005 e con cinque album all’attivo sullo stile del death metal melodico, con uno scostamento verso quasi il metalcore nel loro ultimo lavoro “Your Highness” (2021). Salta subito all’orecchio la voce, ben formata, graffiante, quasi ringhiata che nei pezzi dell’ultimo album viene proposta anche in pulito con effetti molto gradevoli. Risulta molto efficace e in perfetto accordo con le chitarre, le quali sono sicuramente lo strumento principale della band, a guida della maggior parte dei pezzi, dove vengono trasposti in musica temi cupi e malinconici, i quali arrivano senza troppa fatica dritti allo spettatore. Le loro esecuzioni si basano su ritornelli ossessionati e adrenalinici, grandi passaggi melodici e riff di chitarra intricati, tecnici e molto apprezzabili: per quanto riguarda lo stile e il genere è innegabile l’ispirazione agli In Flames, con qualche influenza alla Amorphis.

Non li conoscevo così bene e ammetto che ascoltarli live è stata una riscoperta piacevole, nel complesso sono molto apprezzabili, seri, bravi, una buona musica e ben eseguita, ma ancora non si capisce cosa ci azzeccano con quello che arriverà dopo la loro molto ben riuscita performance…

Nulla. È questa la risposta. Non ci azzeccano proprio nulla, e il sopracciglio della maggior parte dei presenti è ancora più alzato ora che i Bloodred Hourglass hanno finito di suonare e si sono fatti ben notare.

 

Dopo una breve pausa, alle 21:30 abbastanza puntuali salgono sul piccolo palco i Turmion Kätilöt, e la serata improvvisamente prende una piega a metà tra lo spettacolare e l’assurdo! Esplosivi, esuberanti e instancabili, fin dal primo passo sul palco! Se li si ascolta registrati la prima cosa che passa per la testa è che siano dei folli che amano mischiare senza troppa preoccupazione per la cacofonia più generi differenti, per poi urlarci sopra ritornelli in finlandese, confondere l’ascoltatore e lasciarlo basito a chiedersi: “cosa ho appena sentito?”. Vederli live è invece un’esperienza vera e propria, che accosta alla prima domanda anche una seconda: “cosa ho appena visto??”.

 

Scherzi a parte, la presenza di questa eccentrica band sul palco è ottimale, i membri sono tutti molto dinamici, ballano e incitano gli astanti a partecipare; i due cantanti ridono e scherzano, si prendono in giro e con battute e domande coinvolgono il pubblico tra un pezzo e l’altro. È un concerto diverso dal solito, la gente è divertita e asseconda la band, risponde, balla, si muove a tempo e si gode una musica davvero “irrazionale”. Non saprei come altro definirla: il genere di riferimento dei Turmion Kätilöt è di fatto l’industrial metal, ma, come detto in precedenza, a loro piace prendere un po’ di tutto il resto e buttarlo dentro alle loro composizioni, creando pezzi molto particolari e spesso… assurdi!

Si passa dalle note dark e psy-trance di “Totuus”, alle venature techno di “Sormenjälki”, alla cadenza death metal con sonorità pop di “Kuolettavia Vammoja”, per arrivare al melodic death con influenze disco anni ’90 con “Gabriel”. È evidente subito come l’ultima opera sia perfettamente in linea con la produzione finora portata avanti dalla band finlandese, che in vent’anni di attività assolutamente irrazionale, illogica e positivamente assurda ha partorito ben dieci album e non accenna a fermarsi! Il loro è un industrial metal da ballare, su cui scatenarsi; è un industrial metal con synth per nulla raffinati, ma che sparati al massimo con ritmi ossessivi e martellanti e fusi alle voci in growl e agli strumenti ben suonati si guadagnano la loro dignitosissima efficacia!

Purtroppo queste serate cosi particolari e fuori dal coro durano sempre troppo poco, infatti poco prima delle 23:00 i finlandesi lasciano il palco tra gli applausi, per poi a sorpresa uscire sotto palco in mezzo al pubblico per qualche foto con i fan e qualche autografo sui cd. A guardarci tutti in faccia, tra la stanchezza per aver ballato un’ora e mezza e la svogliatezza di rientrare a casa dopo una bella serata spicca tra tutte un’emozione unanime: la soddisfazione! Un lunedì diverso in quel di Milano, un concerto davvero strano, una band davvero molto particolare. Sono dell’idea che almeno una volta nella vita i Turmion Kätilöt vadano visti, non saranno tecnici ed esperti al pari di grosse band metal, ma lo spettacolo di stasera è valso i 400km a/r fatti per vederli live!

SETLIST Turmion Kätilöt:

Sormenjälki (2023)

Pirun Nyrkki (2006)

Verta Ja Lihaa (2004)

Totuus (2023)

Isä Meidän (2023)

Vie Se Pois (2023)

Usch! (2008)

Hades (2012)

Teurastaja (2004)

Grand Ball (2011)

Dance Panique (2017)

Viha Ja Rakkaus (2020)

Gabriel (2023)

Kuolettavia Vammoja (2023)

———————————-

Naitu (2020)

Käy Tanssiin (2023)

Pyhä Maa (2013)

Sikiö (2018)

 

Gallery a cura della bravissima Giulia Di Nunno!

 

Avatar
Author

Comments are closed.