Universal – Settembre 2009

Ottavo album in studio per la band svedese, che ha ripreso a sfornare dischi dopo la reunion di qualche anno. Ormai tutti sappiamo che gli Europe patinati degli anni 80 sono un lontano ricordo, ma un album come “Start from the Dark” mi aveva comunque entusiasmato, cosa che purtroppo non si poteva dire del successivo “Secret Society”.

“Last Look at Eden” arriva dopo un live acustico davvero bello, e si presenta con una copertina insolita ma molto accattivante. L’opener “Catch that Plane” riporta l’ascoltatore a “Secret Society”, con delle chitarre massicce e a differenza del precedente lavoro, una presenza piùcorposa delle tastiere. Come brano d’apertura però non mi sembra che la scelta sia stata azzeccata nel senso che a parte il discreto riff di chitarra, la canzone scivola via senza infamia e senza lode. “Gonna Get Ready”  è un incrocio tra Whitesnake e Rainbow  e mostra gli Europe a proprio agio con delle sonorità  più’70, ma anche in questo caso il brano non convince appieno. Spazio al lato piùromantico della band con in “My Time”, una ballad dalle tinte blues (sembra quasi sentire un brano di Gary Moore), con Joey Tempest molto espressivo e un assolo passionale. La title track ha un incedere ossessivo e risente di un’atmosfera un po’ decadente, sicuramente uno dei brani piùanticommerciali della loro carriera. Finalmente con “New Love in Town” (tralascio la brutta “Mojito Girl”), tornano gli Europe che tanto abbiamo amato in passato, ottima melodia e finalmente un ritornello davvero ben costruito. Si tratta di una stupenda ballata, di quelle da ascoltare in continuazione ad occhi chiusi, sognando. “No Stone Unturned” è un brano difficile ad un primo ascolto, ma che poi conquista per la sua originalità  e per delle aperture melodiche di gran classe. Anche in questo caso sembra che la band voglia allontanarsi a tutti i costi dall’ingombrante passato pur mantenendo qualche cosa di riconducibile agli anni 80. Un riffone alla Red Hot Chili Peppers introduce “Only Young Twice”, ma fortunatamente è solo un attimo, visto che poi il marchio di fabbrica Europe emerge prepotentemente. In chiusura, dopo la insulsa “Run with the Angels”, ecco finalmente uno dei brani migliori dell’intero lavoro, “The Beast”, coinvolgente e senza quei fastidiosi mid tempo, fin troppo frequenti nell’intero lavoro, come confermato da “U Devil U”, fastidiosa e inutile nella sua mediocrità .

Purtroppo come per “Secret Society” mi ritrovo a bocciare questo nuovo lavoro, a mio avviso povero di idee, se non in qualche sporadico episodio. Troppo poco per una band che si chiama Europe.

www.europetheband.com

Tracklist:
1. Prelude
2. Last Look At Eden
3. Gonna Get Ready
4. Catch The Plane
5. New Love In Town
6. The Beast
7. Mojito Girl
8. No Stone Unturned
9. Only Young Twice
10. U Devil U
11. Run With The Angels
12. In My Time

Band:
Joey Tempest – voce
John Norum – chitarra
John Levén – basso
Mic Michaeli – tastiere
Ian Haugland – batteria

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