Il 5 aprile è una data triste nella storia della musica e in particolare del grunge. In questo giorno infatti il leggendario frontman dei Nirvana Kurt Coabin si suicidava 26 anni fa, il 5 aprile 1994 all’età di 27 anni e per una curiosa coincidenza anche il decesso del cantante degli Alice in Chains, Layne Staley, fu stabilito il 5 aprile del 2002, all’età 34 anni.
L’8 aprile il corpo di Cobain fu scoperto nella sua casa sul Lake Washington Boulevard dall’elettricista Gary Smith, che era arrivato per installare un sistema di sicurezza. A parte una piccola quantità di sangue che fuoriesce dall’orecchio di Cobain, l’elettricista riferì di non aver visto segni visibili di un trauma e inizialmente credette che Cobain dormisse fino a quando non vide il fucile sul mento. Fu trovata una nota, indirizzata all’amico immaginario d’infanzia di Cobain, Boddah, che affermava che Cobain non “provava l’eccitazione di ascoltare e creare musica, oltre a scrivere per davvero… ormai da troppi anni”.
“Vi parlo dal punto di vista di un un sempliciotto un po’ vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvertimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l’etica dell’indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo piùemozioni nell’ascoltare musica e nemmeno nel crearla e nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio, quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddie Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l’ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo (e l’apprezzo, Dio mi sia testimone che l’apprezzo, ma non è abbastanza)”
Un’alta concentrazione di eroina e tracce di diazepamsono furono trovati anche nel suo corpo. Il corpo di Cobain giaceva lì da giorni; secondo il rapporto del medico legale Cobain sarebbe morto il 5 aprile 1994 all’età di 27 anni.
Gli ultimi anni di Layne saranno praticamente d’isolamento, chiuso nella sua casa di Seattle a spendere centinaia di dollari al giorno in droga, dipingere e a giocare con un paio di amici saltuari a videogames. Il corpo di Layne verrà rinvenuto nella sua abitazione di Seattle ben 15 giorni dopo la sua morte, stabilendo il decesso il 5 aprile del 2002, lo stesso giorno di Kurt Cobain. Le cronache diranno in seguito che avrebbe condiviso la terribile sostanza col suo ex compagno degli Alice in Chains Mike Starr, primo bassista della band.
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Oggi, accendiamo due candele e dedichiamo loro un pensiero, a Kurt e Layne che twnte emozioni ci hanno regalato.