Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una continua ed assai stucchevole polemica tra i Kiss e il suo chitarrista storico, Ace Frehley. Ormai la band che ha fatto innamorare milioni di fans, durante una carriera lunghissima, ha staccato la spina dall’attività live. Continueranno come avatars dal vivo ed in questo momento preferisco non commentare pubblicamente la loro scelta.

Ace Frehley, lo “Spaceman” della band, non è riuscito per tantissimi motivi a fare qualche apparizione dal vivo con i suoi ex compagni, durante il lunghissimo tour d’addio. Quello che conta è comunque la sua musica ed è per questo che sono qui a parlarvi ed analizzare il suo ultimo validissimo album “10000 Volts”. Uscito a quattro anni di distanza dal precedente “Origins vol. 2” (nda disco di cover con super ospiti tra i quali l’onnipresente Slash) e a sei anni dal disco di inediti, “Spaceman”, il disco è assai gradevole. Ace l’ha definito in maniera solenne “il suo migliore disco solista di sempre“. Non so se sia vero, ma certamente è un disco assai valido. Ace, a breve compirà 73 anni ed è ancora in forma artistica smagliante.

Per questo disco si è circondato di nomi storici dell’Aor, tra i quali Steve Trixter (dei Trixter ovviamente) al basso ed anche produttore del lavoro e Bruno Ravel dei Danger Danger. “10000 volts” è un disco schietto ed onesto, che non viene penalizzato da irritanti sovraincisioni e magheggi di studio.

Il disco si apre con la title track “10000 Volts” e tra ritmiche riconoscibilissime tra mille ed una voce inconfondibile, già cominci a sorridere per quello che Frehley ci sa ancora regalare. Undici canzoni tutte assai riuscite, tra le quali mi sento di citare l’ipnotica e suadente “Walking on the Moon” e la seguente “Cosmic Heart“, un midtempo molto oscuro che ti conquista fin dal riff, che ricorda pericolosamente la sua storica composizione con i Kiss, “She“.

Qua e là nel corso dell’ascolto di “10000 volts”, emergono similitudini con diverse ultime composizioni di Alice Cooper ed Ozzy Osbourne, due personaggi che sanno ancora regalarci dischi di un certo livello (anche se ormai il Madman, scordiamoci o quasi di vederlo dal vivo).

Il terzo singolo del lavoro, “Cherry Medicine“, possiede quel “non so che” di perverso durante tutta la sua durata. Un ritornello che è quasi abbozzato ed un midtempo che mano a mano si illumina nella sua naturale oscurità. Segnalo anche la ballad “Life on a Stranger“, davvero ben riuscita ed una canzone chiamata “Up in the Sky“, davvero indiavolata.

Che dire? Se amate Ace, questo disco potrà sicuramente colpirvi. Se non l’amate, probabilmente avete dei gusti musicali assai discutibili. Scherzo? Chi lo sa!

Mauro Brebbia

Tracklist

01. 10,000 Volts
02. Walking on the Moon
03. Cosmic Heart
04. Cherry Medicine
05. Back Into My Arms Again
06. Fighting for Life
07. Blinded
08. Constantly Cute
09. Life of a Stranger
10. Up in the Sky
11. Stratosphere

Band

Ace Frehley – chitarra, voce
Steve Trixter – chitarra, basso
PJ Farley – basso
Anton Fig – batteria
Joey Cassata – batteria
Jordan Cannata – batteria

Mauro Brebbia
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