Epiphany / Thirty Tigers / RCA, 2020

Correva il lontano 1995, su Mtv e parecchie radio, dominava una ragazza canadese grintosissima e dai capelli lunghissimi, Alanis Morissette. Un disco che ha venduto letteralmente milioni di copie ,trascinato da singoli vincenti quali “You oughta know” ed “Ironic”.

Si arriva a questo 2020, che tutti ricorderemo per tristissime vicende ed Alanis torna con un album a dir poco  ben riuscito, a distanza di ben otto anni dal precedente e non troppo riuscito , “Havoc and bright lights”.

Chi non ricorda lo smarrimento di Alanis , nel momento in cui doveva dare alle stampe il successore   di “Jagged Little Pills”, che ricordiamo a tutti si  intitolava “Supposed former infatuation”? Era come scendere per uno slalom gigante dopo i numeri straordinari di Alberto Tomba all’epoca! Alanis era chiaramente in confusione e fragile psicologicamente. Nonostante siano stati anche per lei(come per tutti), mesi difficili, tale paura sembra essere finalmente tutta svanita.

Da poco è uscita l’edizione deluxe celebrativa di “Jagged little pill” e a fine Luglio è stato pubblicato questo album, già  trascinato da due hit singles di successo, “Smiling” e la ritmatissima “Reason I drink”. Questo lavoro è un lavoro molto personale ed introspettivo ed in un certo senso come se Alanis spogliasse la sua anima e raccontasse le sue cadute e rinascite davanti a tutti noi.

Quarantesei anni e con genitori insegnanti in scuole militari, Alanis è fin da bambina ,una “cittadina del mondo”. Chi non ricorda anche il fortunatissimo singolo “Thank you”, in cui ringraziava la filosofia dell’India ,che aveva influenzato cosi’ tanto un periodo della sua vita? Alanis ha lavorato qualche anno su questo lavoro in compagnia di Michael Farrell,ingaggiato dalla cantante per la produzione e direzione del musical di Broadway, realizzato per celebrare “Jagged little pill”.

Questo “Such pretty folks in the road” è un lavoro molto introspettivo e curato maniacalmente negli arrangiamenti. Un esempio pratico è la splendida ballad “Missing the miracle”, che risulta comunque non esageratamente melensa ma che è pregna  di indubbio pathos. Ci sono canzoni che parlano della sua depressione post parto come “Diagnosis”, altre  parlano delle storie d’amore che si esauriscono e finiscono come la finale “Pedestal”. Presenti”Losing the plot” e “Reckoning” , episodi  dominati da sonorità  oscure e in certi frangenti tetre che possono essere maggiormente apprezzati nelle ore notturne. Disco che comunque conserva anche qualche episodio spensierato e non troppo introspettivo come ad esempio in “Sandbox love”. 

Un lavoro che è chiaramente ispirato da diverse sonorità  presenti in “Jagged little pills” e che rimettono in primo piano anche il talento compositivo di Alanis e che sicuramente potrà  piacere ai suoi fans.

Certamente non è un disco facile, scontato ed immediato. E’un lavoro che sicuramente è stato pensato per essere apprezzato con calma e sono certo che in ogni occasione che mi capiterà  di riascoltarlo,provero’ sensazioni diverse ogni volta all’ascolto di un brano piuttosto dell’altro.

La Regina è tornata, Onore alla Regina.

TRACKLIST
Smiling
Ablaze
Reasons I Drink
Diagnosis
Missing The Miracle
Losing The Plot
Reckoning
Sandbox Love
Her
Nemesis
Pedestal

Sito Ufficiale:  alanis.com
Pagina Facebook Ufficiale: https://www.facebook.com/alanismorissette/

Mauro Brebbia
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