Dave Gahan, frontman dei Depeche Mode ha raccontato al The Guardian della sua esperienza di morte apparente dopo che il suo cuore aveva smesso di battere in seguito di un’overdose di eroina e cocaina nel 1996.

Gahan ha avuto un arresto cardiaco all’hotel Sunset Marquis di Los Angeles il 28 maggio 1996, venendo poi rianimato dai paramedici. Il cantante ha detto:

“C’era un’oscurità completa e questa sensazione che non avevo mai provato prima di assoluto terrore… nessun suono nella stanza, nulla, ma l’oscurità sembrava così vicina”.

Ho avuto quella cosa di cui la gente parla, l’esperienza fuori dal corpo, e poi ero seduto sul retro di un’ambulanza che andava. In quel particolare momento l’unico vero pensiero che ho avuto, il che è stato terrificante, è che non riuscivo a prendere una decisione. Pensavo di esserci riuscito. Ero determinato dall’idea di “se esco, esco con il botto”, avendo quello che pensavo fosse un buon momento, circondato da altri fottuti perdenti adulatori. Quel momento arriverà per tutti noi, ma non sai davvero quando”.

“Memento Mori”, in uscita il 24 marzo, è il quindicesimo disco in studio della band e il primo che vede Gahan e Gore da soli, dopo la scomparsa di Andy “Fletch” Fletcher.

Prodotto da James Ford, e con la produzione aggiunta da Marta Salogni, “Memento Mori” è nato durante le prime fasi della pandemia da Covid-19, per cui alcune tematiche trattate al suo interno sono state direttamente ispirate da quel periodo. Il disco verrà pubblicato a sei anni di distanza dal precedente “Spirit” (2017), certificato ORO in Italia.

La pubblicazione dell’album sarà seguita da un tour mondiale, il primo dei Depeche Mode in più di cinque anni e il diciannovesimo in totale, che comincerà a marzo e arriverà in Italia questa estate con tre imperdibili date: il 12 luglio Stadio Olimpico – Roma, il 14 luglio Stadio San Siro – Milano e il 16 luglio Stadio dall’Ara – Bologna.

Avatar
Author

Comments are closed.