Una band al massimo della forma e dell’ispirazione, per uno dei migliori dischi di hard rock sanguigno e bluesy degli anni ’80 e non. Dopo il buon successo di “Once Bitten“, i Great White con “Twice Shy” compiono un ulteriore passo in avanti, e si confermano come una delle hard rock band migliori di quel periodo, anche se negli anni a venire la loro carriera sarà  decisamente altalenante, con buoni lavori e altri decisamente non all’altezza del loro nome.

Il rombo di una Harley introduce ‘Move It‘, pezzo dagli evidenti richiami zeppeliniani, molto valido e coinvolgente. ‘Heart the Hunter‘ e ‘Hiway Nights‘ sono sulle stesse coordinate, con una band che spinge in maniera convincente e con assoluta padronanza dello strumento. Anche i rocker hanno un lato romantico, e ‘The Angel Songs’ lo dimostra, stupenda ballata pianistica con una prestazione vocale di Jack Russell molto sentita, e un crescendo di emozioni. Si ritorna all’hard rock con ‘Mista Bone‘ e ‘Baby’s on Fire‘, altri due buoni brani ma leggermente inferiori rispetto al resto dei pezzi. ‘House of Broken Love‘ è un’altra deliziosa ballad, forse un po’ prolissa ma di indiscusso valore, ma eccoci al brano secondo me capolavoro dell’album: ‘She Only‘. Una chitarra acustica, un semplice arpeggio e la sola voce di Russell, per 4 minuti da pelle d’oca. A volte basta davvero poco per creare autentiche opere d’arte. Dopo questo dolce momento in chiusura ci scateniamo con la riuscitissima cover di Ian Hunter, ‘Once Bitten Twice Shy‘, puro rock’n’roll da smuovere le chiappe.

Musica d’altri tempi…

www.greatwhiterocks.com

Tracklist:
1. Move It
2. Heart the Hunter
3. Hiway Nights
4. The Angel Songs
5. Mista Bone
6. Baby’s on Fire
7. House of Broken Love
8. She Only
9. Once Bitten Twice Shy

Band:
Jack Russell – voce
Mark Kendall – chitarra
Audie Desbrow – batteria
Michael Lardie – chitarra, tastiere
Sean McNabb – basso

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