A Giugno è uscito il quarto album dei lombardi Hyades dal titolo ‘The Wolves Are Getting Hungry‘ (per l’etichetta italiana Punishment 18 Records), che arriva a sei anni dal precedente ‘The Roots of Trash‘, quasi a festeggiare una sorta di compleanno visto i venti anni di attività  della band di Varese. Mi risponde il cantante  degli Hyades: Marco Colombo

Long Live Rock’n’Roll.it:
Mi fa sorridere la vostra nota all’album”… faccio una parafrasi”…20 anni di metal sul groppone e nemmeno una ballad”… davvero divertente”… mai una ballad perché? Siete dei duri? Non siete dei teneroni? Non vi piacciono”…

Marco Colombo:
Ma va, altro che duri…Semplicemente non ne abbiamo mai sentito il bisogno. È  inutile fare una ballad tanto per farla. La fai se hai qualcosa da dire che vada d’accordo con quel genere di pezzo…se no corri il serio rischio di pestare una merda. A dire la verità  avevamo qualcosa in cantiere che ricordava un po’ una ballad, ma lo abbiamo cassato hahaha!

Long Live Rock’n’Roll.it:
20 anni son tanti”… davvero quali le cose da dover ricordare e quali le cose assolutamente da cancellare.

Marco Colombo:
Sono troppe le cose da ricordare… Siamo assieme da 20 anni, se dovessi stare qui a raccontarti tutto finiremmo domani! Se proprio ne dovessi scegliere una a caso però direi l’inclusione nelle “30 thrash metal band piùrappresentative al mondo” da parte di Metal Hammer UK. Quando Lorenzo mi ha chiamato per dirmelo… beh, ero senza parole.
Per quello che invece riguarda i momenti da dimenticare: nulla di nulla. Tutte le pedate nel culo, tutte le cazzate e tutte le inculate che abbiam  preso hanno contribuito a formarci come musicisti e prima ancora come uomini.

Long Live Rock’n’Roll.it:
Quando c’è una cifra tonda ‘in questa occasione che sa di compleanno’ si tirano un po’ le somme di tanta dedizione e passione”… dalle cantine ai palchi”… quali le vostre sensazioni?

Marco Colombo:
Mah, ti dirò che onestamente non lo so. Certo fa impressione pensare a 20 anni. Di acqua sotto ai ponti ne è passata parecchia, e se da un lato mi pare ieri, dall’altro mi pare una vita fa. Eravamo ragazzini quando abbiamo iniziato nella proverbiale cantina di Omar, il nostro batterista di allora, e sotto alcuni aspetti non siamo cambiati piùdi tanto; certo, il tempo è poco, gli impegni lavorativi e familiari sempre piùpressanti, ma quando ci troviamo la voglia di far casino è la stessa di allora. Ti dirò che rimpiango un po’ quei momenti di assoluta spensieratezza…di studiare non se ne parlava nemmeno, l’unica cosa importante era la band…bei tempi!

Long Live Rock’n’Roll.it:
…e di certo qualche cambiamento”… anche perché in venti anni si cresce, si matura, aumentano le esperienza (tranne per me hahahah). Chi sono gli ‘Hyades’ del 2015, come definirli”…

Marco Colombo:
Hahaha bella domanda. Un gruppo di minchioni che peggio assortiti non si può. 5 persone che hanno talmente poco tempo disponibile che trovare un buco per suonare ha la stessa probabilità  di successo che chiedere un’udienza privata al Papa.
Scherzi a parte, siamo 5 persone completamente diverse, ognuno con la sua bella dose di impegni e di cazzi da cagare. Ma abbiamo la fortuna che se anche non ci si vede per un po’, basta incontrarsi una volta ed è come se ci fossimo bevuti una birra assieme la sera prima.

Long Live Rock’n’Roll.it:
Il vostro primo album è stato pubblicato nel 2005, dopo 10 anni arriva ‘The Wolves Are Getting Hungry‘”… bello duro, schietto, diretto, una mazzata insomma”…
Che mi dite di questa nuova faticata.

Marco Colombo:
Lo abbiamo voluto fortemente questo disco. Dopo “roots” (‘The Roots of Trash‘, ndr.) siamo entrati in un periodo di merda: poca voglia di scrivere roba nuova e mille impegni. In piùdi una occasione ho pensato di mollare tutto. Dovevamo darci una mossa perché l’alternativa era scivolare nell’oblio… fortunatamente nessuno ne aveva voglia, quindi ci siamo dati una mossa ed ecco “Wolves”

Long Live Rock’n’Roll.it:
Quali i punti di forza e magari se c’è qualcosa che avreste potuto rendere meglio”…

Marco Colombo:
Penso che la prima cosa che salti all’occhio sia la produzione: ne sono entusiasta, e come me gli altri ragazzi. Lorenzo ha fatto un lavoro pazzesco in studio… ci siamo rotti le palle per ore per tirar fuori quelle chitarre ma ne è davvero valsa la pena. Idem per il mastering di Andy Classen: forse un po’ estremo ma devastante.
Sono molto contento anche del fatto che sia un disco un pò piùvario degli altri: ci puoi sentire dentro molte influenze, e non solo di gruppi thrash. Ovviamente poi continueranno a dire che copiaincolliamo gli Exodus, ma sticazzi Emoticon smile

Per quel che riguarda le cose da cambiare: stesso discorso a ogni disco: stai ore a fare le cose in modo perfetto, sei stra convinto, poi appena chiudi il master…” Ecco cazzo sono un coglione, lì potevo tenere la nota piùlunga, ecco qui potevo pronunciare meglio”… è un grande classico che si ripete ogni santa volta

Long Live Rock’n’Roll.it:
Solita denuncia e solito urlo”… ma i lupi”… chi sono? Voi assetati di vendetta o chi circonda cercando di sbranare  tutto e tutti?

Marco Colombo:
Guarda la copertina: abbiamo voluto un rifacimento de “il quarto stato”: il racconto visivo di una nuova classe sociale che prende consapevolezza dei propri diritti e se li va a prendere, utilizzando mezzi anche duri e violenti come uno sciopero.
Ecco il quarto stato di adesso: sessantottini col SUV parcheggiato in doppia fila, hipster sparaselfie e gente pronta a credere a tutto e a tutti pur di conquistare un posto in prima fila con cui scacciare le proprie mostruose insicurezze. Eccoli i lupi, e son sempre di più. È sempre piùaffamati.

Long Live Rock’n’Roll.it:
Ma ci avete messo 6 anni per pubblicare ‘The Wolves Are Getting Hungry‘”… lunga tempo. Lunga riflessione? Oppure?

Marco Colombo:
Come detto prima, dopo roots ci sian presi una pausa. Qualcuno si è fatto una famiglia, qualcuno si è dedicato al lavoro, qualcuno ad altri progetti musicali… Il problema è che non volevamo fare niente che non ci convincesse al 100% e allo stesso tempo non volevano fare un clone dei dischi precedenti. Insomma, diciamo che è stata una lunga gestazione. Ma sono convinto ne sia valsa la pena: dopotutto abbiamo dimostrato a noi stessi di essere ancora vivi…

Long Live Rock’n’Roll.it:
Dalla Mausoleum alla Punishment 18 Records”… ritornati in Italia”…

Marco Colombo:
Già : avevamo bisogno di una etichetta che ci credesse davvero, è la Punishment è stata la scelta piùovvia. Ci troviamo bene, c’è stima e rispetto reciproco. Non potrei chiedere di meglio.

Long Live Rock’n’Roll.it:
…sempre a proposito dell’Italia. Come va la situazione concerti in questo periodo?

Marco Colombo:
Per noi è grigia come sempre. Scherzi a parte, sono già  un bel po’ di anni che suoniamo pochissimo in Italia. Non è spocchia o voglia di fare i fighi dicendo “noi suoniamo all’estero”. Semplicemente quello che facciamo noi funziona meglio da altre parti, ed essendo sparsi per l’Italia, trovarci a suonare è impegnativo sia dal punto di vista logistico che economico, quindi per forza di cose siamo costretti a scegliere…

Long Live Rock’n’Roll.it:
Avete suonato con un po’ di band mooolto interessanti, che ricordo avete di quell’esperienza?

Marco Colombo:
Stupendi: trovarsi a dividere il palco con degli idoli della tua adolescenza…è una botta.
Quando poi scopri che sono anche simpatici, umili e disponibili, non puoi chiedere altro.
Certo poi ci sono anche gli stronzi come Dave Mustaine, ma è un altro discorso…
E poi dai oh, è Dave Mustaine, secondo me ce l’ha da contratto che deve fare un po’ lo splendido… io gli voglio bene comunque. Emoticon grin…

Long Live Rock’n’Roll.it:
Ultima”… ma vale sempre la pena suonare metal?

Marco Colombo:
Vale la pena se lo fai per passione.
Non ci guadagni comunque mai un cazzo che non sia soddisfazione personale, ma se lo fai per passione questo fa di te l’uomo piùricco del mondo.
Se invece lo fai per soldi, per fare il figo, per fare il duro con gli amici, questo fa di te un povero coglione.
Semplice,no?

Long Live Rock’n’Roll.it:
Grazie ragazzi per il tempo che ci avete concesso”… concludete voi questa chiacchierata e in bocca la lupo per tutto”…

Marco Colombo:
Grazie a voi ragazzi per lo spazio che ci avete concesso. A presto, thrash on!

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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