Nemmeno una pioggia battente ha impedito alla band di San Francisco di mettere in piedi uno spettacolo solido, eccitante e coinvolgente. Ecco il Live Report del concerto della band di San Francisco!!!

L’ippodromo di San Siro si è popolato lentamente sotto il cielo plumbeo di questa strana primavera italiana in attesa del concerto dei Metallica. La pioggia ha accompagnato i fan che, dopo le file ai controlli, hanno cominciato ad ammassarsi verso il palco. Quando è cominciato lo show dei Bokassa, il tempo sembrava aver deciso di risparmiare i generosi fedeli del rock piùrobusto. Il gruppo norvegese, che si autodefinisce “stoner-punk” ha avuto modo di mostrare la sua genuina essenzialità . Nella mezzora della loro esibizione tutto il pubblico ha potuto apprezzarne i brani essenziali e intensi, privi di fronzoli, ma conditi dalla simpatica empatia del cantante-chitarrista Jørn Kaarstad che interagiva col pubblico, brindando a piùriprese con l’immancabile bottiglia di birra. Uno spettacolo scanzonato e divertente, che ha contribuito a riscaldare gli animi degli spettatori.

Setlist:

Impending Doom – Last Night (Was a Real Massacre) – Hellbilly Handfishin’ – Mouthbreakers Inc. – No Control – Walker Texas Danger

Ghost

Verso le 19 sono saliti sul palco i Ghost, l’attesissima band svedese, seguita da un numero crescente di fan anche nel nostro paese. Il loro show è stato senza dubbio interessante, solidissimo dal punto di vista musicale, con una sorprendente capacità  di unire sonorità  un poco retrò con brani di grande freschezza chitarristica. Notevoli anche le capacità  del front man Tobias Forge, sempre a suo agio nel dialogo semi-serio col pubblico. Assai discutibile è parsa invece la scelta di avvalersi di un terzo chitarrista, fisso di fianco alla batteria, e di un secondo tastierista. Ad uno sguardo attento il loro apporto è stato musicalmente nullo, o quasi. Questo non ha ovviamente impedito a proseliti assiepati sotto al palco di apprezzare i circa 45 minuti della loro esibizione, condita nel finale dalla comparsa del sassofonista abbigliato con paramenti e tiara.

Setlist:

Ashes – Rats – Absolution – Ritual – From the Pinnacle to the Pit – Faith – Cirice – Miasma – Year Zero – Mummy Dust – Dance Macabre – Square Hammer

Metallica

Mentre il cielo tornava assai minaccioso, gli addetti hanno faticato non poco per asciugare l’enorme palco destinato all’esibizione degli attesi protagonisti della serata, i Metallica. Purtroppo, molti spettatori delle zone piùlontane dal palco hanno lamentato problemi di acustica, dovuto probabilmente al vento ed alla pioggia.

Finalmente, circa alle nove meno un quarto, sugli enormi schermi hanno cominciato a scorrere le immagini de “Il buono, il brutto e il cattivo”, accompagnate dall’immortale musica di Ennio Morricone: era il segnale, stavano arrivando. Lo show è iniziato con un brano nuovo Hardwired ed è proseguito con un sapiente mix tra vecchi successi e pezzi piùrecenti. Particolarmente interessanti e coinvolgenti le versioni di The Unforgiven e Sad But True, con il pubblico scatenato su quest’ultima ed una vera bolgia tumultuante sotto il palco. Dopo circa un’ora hanno cominciato a cadere le prime gocce di pioggia che in breve tempo si è tramutata in un vero diluvio. I quattro cavalieri del metal non hanno fatto una piega, limitandosi semplicemente a cambiare chitarre e basso dopo ogni brano.

Circa a metà , il bassista Rob Trujillo, si è lanciato in una spericolata e “generosa” cover di El Diablo dei Litfiba, suscitando nel pubblico un misto di ilarità , divertimento ed incredulità .  La seconda parte del concerto si è aperta con tre brani splendidi come St. Anger,One e Master of Puppets. Ad un certo punto la band si è “trasferita” in toto sulla pedana collocata in mezzo alla folla. È stato un momento magico: sotto il diluvio tutti, band e fan, cantavano, saltavano e si bagnavano. Giusto il tempo per la band di asciugarsi un minuto ed è giunto il momento del gran finale: una versione da brividi di Nothing Else Matters con la pioggia a far da cornice in un’atmosfera magica e, infine, l’indiavolata di Enter Sandman a chiudere prima dei fuochi d’artificio.

Setlist:

The Ecstasy of Gold (Ennio Morricone ”“ Intro) – Hardwired (Intro) – Hardwired – The Memory Remains – Ride the Lightning – The God that Failed – The Unforgiven – Here Comes Revenge – Moth Into Flame – Sad But True – Halo on Fire – El Diablo (cover Litfiba) – St. Anger – One – Master of Puppets – For Whom The Bell Tolls – Creeping Death Seek & Destroy – Lords Of Summer – Nothing Else Matters – Enter Sandman

foto: Lino Ferri

I Metallica sono un mito e non senza ragione. Pur se appesantito, Lars picchia ancora come un martello sulla sua batteria. James sembra talvolta cantare leggermente al risparmio ma non ha fatto una piega nonostante la pioggia che gli picchiava sul viso. Inoltre, il suo stile chitarristico, staccato, preciso e potente, è semplicemente incantevole. Kirk suona gli assoli con una flessibilità  sonora incredibile, maneggiando lo strumento ben oltre i limiti delle sonorità  metal classiche. La sua poliedricità  è testimoniata, oltre che dalla giacca violetta indossata ieri, dalle chitarre diversissime che utilizza durante il live per arricchire sapientemente il suono della band. Infine, Rob sembra come sempre ben inserito nelle dinamiche del gruppo, non cerca di imitare lo stile del resto degli altri ma ne integra la potenza sonora con un uso piuttosto versatile del basso.

I 47mila che hanno affollato l’Ippodromo di San Siro hanno avuto la possibilità  di assistere ad un grande spettacolo, una dimostrazione di grande generosità  e professionismo. Se è vero che gli anni passano per tutti, i Metallica hanno ancora a disposizione un’energia immensa, una passione travolgente e quello spirito metal che suscita l’affetto e la riconoscenza delle migliaia di fan italiani, già  in attesa di un loro prossimo ritorno nella penisola.

I Metallica stabiliscono un nuovo record al botteghino in Italia. Si tratta del concerto di maggiore affluenza di sempre all’Ippodromo SNAI. Inoltre lo shw sold out segna il record dei Metallica in Italia per il maggior numero di spettatori ad un loro concerto: 47.427 presenze (ndr).

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