Uno degli album leggenda. Uno degli album che è storia. Uno degli album che rimarrà  per sempre nella memoria sonora della mente di ciascun uomo, adolescente di un tempo, che ha vissuto un periodo unico nella storia della musica rock.

40 anni fa, e come sempre sembra ieri, l’uscita di una delle pietre miliari del metal anni 80, di quel filone che viene definito a ragione come NWOBHM, ma non solo. di quello. THE NUMBER OF THE BEAST delinea e decreta la potenza di una band capace, già  da subito, di rompere gli schemi della musica potente e dura degli anni settanta, a cui rimarrà  comunque aggrappata. Schemi che vengono riconvertiti in intrecci piùesaltanti ed esplosivi, intrecci sonori grazie alle chitarre di Dave Murray, storica leggenda alla sei corde, e di Adrian Smith, entrato nella band nel disco precedente, Killers, album che aveva già  scosso la mente musicale di chi aspettava la vampata strabordante del mondo del rock.

La miscela dell’infuocato alternarsi di scale vertiginose e giochi funambolici di meravigliose melodie eterne sarà  la base su cui posare l’ennesimo mattone di un cammino che non vede arrivare mai la fine, per la fraterna gioia del popolo e delle numerose generazioni che si fondono nell’amore e nella passione per gli IRON MAIDEN.

Rifiniture ritmiche che si consolideranno in devastanti cavalcate dai ritmi forsennati grazie alla potenza offuscata di Clive Burr e del leader indomito ed indomabile, furioso come una mandria selvaggia di cavalli, Steve Harris e il suo basso, e una nuova voce, quella di Bruce Dickinson, che alzerà  il livello della qualità  canora della band, senza nulla togliere all’ex, ‘sempre nei nostri cuori’, Paul Di’Anno.

Lo stile heavy metal 100%, inutile a dirsi. Raffinatezza nelle liriche e nelle profonde idee, esaltazione della capacità  creativa, potenza del rock’n’roll spinta al massimo e forse piùe radici stilistiche mai dimenticate che richiamano le melodie musicali medievali, caratteristica mai abbandonata dall’allora quintetto britannico…

I brani li conosciamo a memoria, abbiamo distrutto il vinile prima, e il cd poi. Brani ripetutamente imitati a urlati ai concerti con tanto di headbanging e virile indisciplina. La copertina… chiudendo gli occhi, la potremmo descrivere alla perfezione, in ogni singolo dettaglio, in ogni singolo angolo piùremoto del concetto visivo, in ogni anfratto piùnascosto del gioco descritto in tale opera…

Basta… 

Tracklist:
1 Invaders
2 Children of the Damned
3 The Prisoner
4 22, Acacia Avenue
5 The Number of the Beast
6 Run to the Hills
7 Gangland
8 Hallowed Be Thy Name

Band:
Bruce Dickinson ”“ voce
Dave Murray ”“ chitarra solista
Adrian Smith ”“ chitarra solista
Steve Harris ”“ basso
Clive Burr ”“ batteria

Redazione
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