2024 – Soundflat Records

Non siamo nella Londra del 1967 (un po’ mi ero illuso) ma nell’Olanda del 2024 ed i Mooon (con tre “o”, per la gioia di Google) sono degli insospettabili ventenni alle prese con un’infatuazione a livello terminale per la psichedelia, in particolar modo quella di origine inglese.

Col privilegio di chi può permettersi di ragionare “col senno di poi”, il giovanissimo power trio si gingilla incrociando blasonati patrimoni genetici provenienti da uno degli scorci creativamente più flo(yd)ridi dei ’60s. Una stagione breve, ma dal valore inestimabile della quale il Prog, prima di crollare sotto il peso dei propri eccessi, seppe capitalizzare il patrimonio di kaleidoscopica fantasia.

 

Timo, Tom e Gijs i compiti devono proprio averli fatti come si deve, al punto da terminare l’intero programma di storia con svariati anni di anticipo, rispetto all’esame finale. Ora non solo dimostrano di poter rivoltare la materia come un guanto, ma ad uno spiazzante talento nella scrittura riescono ad affiancare, con lisergica disinvoltura, una filologica conoscenza della grammatica dei rispettivi strumenti. Il loro contagioso entusiasmo post adolescenziale (spiritualmente imparentato con l’esuberanza del punk) eleva un progetto che non si accontenta del cosplay storiografico ma, rigettando le immorali tentazioni di una postuma appropriazione culturale, dipinge tutte le sfumature di un talento in technicolor e, a buon diritto, osa ricominciare un trip interrotto con la fine della prima estate dell’amore.

La loro è un’ipnotica utopia retrofuturista, capace di scaraventarti in un ascensore diretto al tredicesimo piano, dove ti sentirai libero e resterai a guardare Emily mentre gioca con un tricheco.

8.5/10

 

Tracklist

SIDE A
1. I WILL GET TO YOU
2. RAINBOW FLOWERS
3. BUY ME A SMILE
4. TOY GUN
5. HOW YOU REALLY ARE
6. YOU CANNOT KNOW

SIDE B
1. G.A.S.
2. IF ONLY I KNEW
3. RICHARD HAS A RACECAR
4. LIVIN’ IN THE NIGHT
5. MR. ABELICITY
6. HURTIN’ MY HEART

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