Vent’anni di durezza e pura cattiveria rock!!! Incontriamo con sommo piacere i Necrodeath, una delle band italiane piùincredibili del panorama metal italiano. Una storia infinita, per fortuna. 4 ragazzi simpatici che continuano con energia ad esprimere l’essenza di un metal estremo e senza compromessi; sul palco riescono a tradurre, la loro produzione in studio, in modo ancora piùefficace; il loro istinto di potenza ci lascia senza parole e senza fiato. Siamo in presenza di Peso, John, Flegiased Andy… Signori, i Necrodeath!!!

Per iniziare, vorrei mostrarvi una vostra foto (interno di “20 years of Noise”, ndr)… mi fate un commento?

Flegias: Qui si parla della metà ”… degli anni ’80… C’è un Claudio giovanissimo, un Ingo, un Paolo ed un Peso irriconoscibile con la maglietta disegnata da lui dei Distruction… Non è cambiato assolutamente nulla, alla fine. 20 anni di rumore. 20 di metal, di quello che piace a noi…

All’interno del cd, vedo una maglietta degli Exciter che suoneranno anche in questi giorni?

Flegias: Con mio grande dispiacere non potrò esserci, ma ci sono delle band validissime; questo Tradate Iron Fest mi ha stupito positivamente…

Ci sono tanti festival in Italia. Che ne pensate, era ora… siamo in ritardo… è il momento giusto?

Flegias: …Non so se siamo in ritardo. Di sicuro era ora. Ritornando alla foto di prima, se i tempi fossero stati maturi, sicuramente non avremmo avuto la qualità  necessaria. Forse durante quel periodo non c’erano nemmeno delle band valide, nonostante io fossi un fan dei Death SS e altri, e magari la mancanza di qualità  avrebbe ulteriormente danneggiato la scena italiana. Oggi come oggi, gusti a parte, mi sembra che la qualità  ci sia.

Noto anche che c’è una differenza di età  nel pubblico che partecipa a questa manifestazione. Ci sono gli adolescenti e anche, quelli che una volta erano 15enni e che ora sono piùmaturi e attempati…

Flegias: Vero. Noto le panzettine, le stempiature. Il bello di questi festival è vedere un mix di età … bello.

E’ stato difficile selezionare i brani da inserire in “20 Yeras of Noise”?

John: La scelta è stata un massacro. Come fai a scegliere i brani da mettere in una compilation… C’erano altri pezzi che volevamo inserire, ma allo stesso tempo volevamo mettere i quattro pezzi del demo piùl’inedito, la cover dei Black Sabbath, ma il budget che avevamo a disposizione non era sufficiente per fare un doppio cd, un qualcosa di piùcompleto. Eravamo partiti con tre pezzi per ogni album piùi video da allegare come traccia rom. Poi, purtroppo, abbiamo dovuto mettere solo due pezzi per ogni album… una questione di budget, purtroppo. Ma non è detto che per il quarantennale facciamo una cosa piùcompleta…

Vent’anni! State festeggiando la vostra carriera un po’ in tutta Italia… Sono rimasto favorevolmente impressionato dalla vostra performance a Catania…

Flegias: Una rivelazione… Non avevo mai visto la Sicilia. I Necrodeath erano già  stati in Sicilia nel lontano ’85 o ’86, io ancora non facevo parte della formazione ecco perchènon posso essere preciso. All’epoca fu un massacro perchè al terzo pezzo volarono tutte le sedie del locale ed intervenne la polizia e fece smettere lo show… quindi è rimasto qualcosa di sospeso, qualcosa che ancora i Necrodeath dovevano dire in Sicilia e ben volentieri ci torniamo. Oggi, purtroppo, viviamo un momento in cui i singoli show non vanno molto bene mentre i festival funzionano molto. I nostri singoli show non vanno tanto, vuoi per una crisi economica, vuoi perchè non sappiamo piùdire niente…

John: …vuoi che siamo passati di moda…

Flegias: …non lo so, però suoniamo in Sicilia e abbiamo il triplo del pubblico, garantito… e non il quadruplo, perchè lì vicino stavano facendo un altro concerto. La partecipazione c’è, e non appena ci sono le garanzie, e tu sai di cosa parlo quando dico garanzie, siamo i primi ad andare giù. Non ci spaventa la distanza.

Andy… suonare nei Necrodeath, essere un Necrodeath?

Andy: Per me è un grande onore. E’ una band storica. Il nome Necrodeath mi risuona da un sacco di tempo. Suonare con gli altri mi fa un sacco di piacere, c’è un bel feeling con loro, nel senso che oltre ad essere dei bravi musicisti sono delle brave persone a livello umano. Mi trovo benissimo.

Del vostro percorso con i Necrodeath c’è un album o brano che ricordate con piùpiacere?

Flegias: E’ chiaro, è chiaro. Sicuramente “Mater of all Evil”, perchè rappresenta la mia nascita come artista al microfono. Di conseguenza sono legato a questo cd perchè mi ha fatto scoprire un mondo nuovo, andare a registrare in Svezia, subito i primi festival – il Gods of Metal, il No Mercy – tutto è legato a questo album; per il resto ho vissuto un po’ di rendita. Quest’album rappresenta la mia nascita.

John: Piùo meno sono le stesse sensazioni. Lui già  aveva avuto altre esperienze musicali. Io non esistevo prima… ho cominciato ad essere considerato musicista da “Mater of all Evil”, è quello che mi ha fatto entrare nella scena. Poi dirti un brano è difficile come scegliere quelli da mettere nella compilation.

Flegias: Se parliamo di soddisfazioni “Black as Pitch” è quello che mi ha dato maggiori soddisfazioni, dall’inizio alla fine non dà  tregua, è quello che preferisco in assoluto della mia carriera nei Necrodeath.

Vi divertite sempre a suonare?

Flegias: E’ chiaro!

John: Se lo facciamo è perchè ci divertiamo.

Andy cosa ti piace suonare di più, del repertorio Necrodeath? (entra anche Peso…)

Andy: I pezzi dei Necrodeath mi piacciono tutti, sul palco hanno un bel tiro e mi fanno divertire, sono ben equilibrati. Però mi diverto di piùsuonando “Red as Blood” o “The Flag”…

Flegias: Sono quelli che ammazzano di piùme, quando devo cantarli dal vivo.

So che c’è in progetto un novo album?

Peso: Stiamo lavorando e stiamo componendo, anche se in questo periodo stiamo distribuito le nostre energie un po’ in tutt’Italia per i concerti e nel frattempo stanno nascendo dei nuovi pezzi. Stasera suoneremo all’Iron Fest, poi abbiamo un festival in Germania ed uno al Sud (Agglutination Metal Fest Chiaromonte, PZ – ndr), ma nel frattempo dalla prossima settimana inizieremo a lavorare seriamente sulle nuove idee che sono nate negli ultimi 7 – 8 mesi, in modo da concretizzare. Vorremmo arrivare alla fine dell’estate per fare una piccola pre-produzione per renderci conto del lavoro che abbiamo fatto quest’anno e per la fine dell’anno stringere e vedere cosa succederà .

Farete qualcosa di nuovo stasera?

Peso: No. Sono tutte cose in fase embrionale, sono scheletri, non ci sono arrangiamenti, mancano le parti vocali… Faremo le cose con calma.

Voi siete di Genova, vero?

Peso: Sì.
Flegias: Torino.

Ok. Genova, Torino… come mai tanta cattiveria musicale in quelle zone?

Flegias: La nebbia…

Peso: Guarda, siamo rientrati da poco dalla Sicilia e abbiamo suonato con due gruppi siciliani molto piùincazzati di noi… Credo che rispetto a quando ho iniziato io a suonare, i gruppi che facevano un tipo di matal estremo come il nostro – Incenerator, Bulldozer, Schizzo – erano pochi e li potevi contare sulle dita di una mano; attualmente in ogni piccola città  c’è un gruppo che fa musica estrema, c’è un gruppo che fa power e via dicendo. I ragazzi che ascoltano questo tipo di musica imbracciano comunque una chitarra e suonano. La musica estrema viene suonata anche nei paesi piùpiccoli…

Parlavo prima con Flejias dell’età  del pubblico presente in questo festival, dai giovani ai più’anziani’…

Peso: Questo è positivo. Vuol dire che c’è una vecchia guardia che continua a seguire una certa onda e del resto un rocker che ha la passione per un certo tipo di musica, anche con la barba bianca andrà  sempre a seguire i concerti e le nuove leve ben vengano. Noi siamo qui per farci conoscere anche da chi 20 fa non era ancora nato.

Siamo arrivati alla fine. Come siamo soliti fare noi vorremmo una conclusione da parte vostra.

Flegias: Siamo sempre in pista, nonostante l’età . Invitiamo tutti a seguirci sempre perchè la benzina che ci permette di andare avanti è la gente che segue i nostri show e compra i nostri dischi. Senza la gente viene anche a mancare la passione, nonostante sia forte. Abbiamo bisogno di tutti quanti per andare avanti con maggior stimolo per aver una marcia in più.

Durante tutta la durata del festival abbiamo incontrato puntualmente Peso sempre soddisfatto e sempre, come noi, con una birra ben stretta nella mano. Gli abbiamo chiesto: ‘Ma siete veramente cattivi?’. E lui ci ha risposto: ‘Noi?… Cattivi?…’

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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