La tecnologia fa miracoli e nei prossimi anni, grazie all’intelligenza artificiale, anche nel mondo della musica, potremmo veramente vederne, o forse meglio dire sentire, delle belle.

Questa tecnologia è già stata utilizzata per andare ad elaborare un vecchio nastro contenente la voce di John Lennon. Isolando ed estraendo la traccia vocale, si è poi proceduto alla creazione di un brano inedito dei Beatles, che verrà pubblicato a breve.

Ora, Krist Novoselic, il bassista dei Nirvana, si dichiara disponibile, a sfruttare l’IA, per andare a completare vecchi lavori del gruppo, benché la sua volontà, è che venga rispettato lo spirito delle canzoni originali. Resta invece più timoroso sull’eventuale composizione di musica completamente nuova.

Durante una recente intervista, il co-fondatore dei Nirvana, ha raccontato come, per la ristampa del 30° anniversario di “In Utero”, i Nirvana abbiano già usato gli strumenti di AI, per separare e remixare strumenti e voci dei concerti storici inseriti nella raccolta. A parere di Novoselic, se si rendesse utile utilizzare questo sistema, per recuperare vecchio materiale, facendo in modo che non vada disperso, sarebbe una soluzione da percorrere ed è per questo motivo che presto ne parlerà con Dave Grohl e Pat Smear.

Il bassista ritiene però fondamentale, che le eventuali nuove tracce,  rispecchino fedelmente lo stile e l’essenza dei vecchi Nirvana, con Kurt Cobain frontman.

Krist riferisce di avere grande curiosità per il brano inedito dei Beatles prodotto con l’AI e che cercherà di capire come i brani perduti dei Nirvana si possano recuperate, così da arricchire la loro eredità artistica.

Ma voi cosa ne pensate? Siete favorevoli ad utilizzare questi strumenti per ottenere nuova musica o lo considerate un abominio? È una tecnologia da sfruttare o si va verso la disumanizzazione della musica?

C’è un limite oltre il quale non vogliamo andare?

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