2022 – AFM Records

Quinto album per i finlandesi Reckless Love, che in diversi anni di carriera hanno saputo conquistarsi un pubblico di fedelissimi. Certamente aiutati dalla breve militanza del cantante Olli Herman nei Crash Diet, sono ricordati per assolute hits quali “Hot”, “Back to the Paradise”, “So happy i could die” e tanti altri.

“Turborider” è stato già  preceduto dal singolo omonimo e certamente la band in questi anni ha subito un’involuzione sonora, abbandonando un poco le caratteristiche sonorità  glam macchiate pesantemente da inserimenti poppeggianti. Il disco era già  pronto ed uscirà  il 25 Marzo 2022.

“Febbraio è stato un mese impegnativo per i Reckless Love e sembra che il nostro ritorno sia decollato come un razzo. Le uniche cose che ci impediscono di volare ancora in alto, sono gli sfortunati effetti che la pandemia ha avuto sulle varie attività . In primo luogo, siamo stati costretti a posticipare a settembre il nostro tour in Regno Unito ed Europa – nda il concerto allo “Slaughter Club” di Paderno Dugnano (Milano) è previsto attualmente per Sabato 17 Settembre 2022 – e abbiamo dovuto posticipare anche l’uscita dell’album di un mese, a causa delle difficoltà  che i distributori di dischi hanno con le spedizioni in tutto il mondo. Non volevamo che le persone che hanno già  ordinato il disco dovessero aspettare un altro mese, mentre l’album sarebbe già  uscito online e in varie parti del mondo”.

Il lavoro si apre proprio con la titletrack, introdotta da una breve intro con voce di un robot e che diventa subito una bella carica di adrenalina, con varie incursioni in tipici territori NWOBHM ,sporcati da qualche spruzzo AOR. “Turborider” è la title-track del nostro quinto album in studio, non solo perché definisce il cambiamento che la band ha subito dal punto di vista sonoro, ma anche perché dal punto di vista dei testi dipinge una storia di rinascita”, rivela il cantante Olli.

“Questo è esattamente ciò che i Reckless Love hanno dovuto affrontare per farcela. I due anni lontani dai Tour e i sei anni dalla pubblicazione di un album non sono stati per niente facili per noi”. “La sfida che abbiamo affrontato si riflette sull’implacabile ritmo uptempo che porta avanti la canzone, e le chitarre heavy creano una sensazione mostruosa che ha ispirato il testo che presenta un personaggio immaginario, chiamato appunto Turborider”

Eyes of a Maniac” è un pezzo molto radiofonico e con un ritornello assolutamente ruffiano e coinvolgente allo stesso tempo. Sicuramente meno ruffiano della loro classica “Hot”, ma ci siamo capiti, il livello di tamarraggine è lo stesso. Per tutto il lavoro, è un continuo “ti sblocco un ricordo” o “ma che ne sanno i 2000”, con parecchie incursioni anche in sonorità  tipicamente poppeggianti anni 80. I chitarroni sono comunque belli presenti e potrete magari ascoltarlo mentre recuperate il vostro fedele e vecchio Supernintendo.

A proposito di quell’epoca, c’è anche la ritmatissima “Out Run“, che è pure il titolo di un videogioco, con un bel assolo di Pepe Salohalme. Sono ormai passati eoni, da quando la band si chiamava “Reckless Life” e suonava cover dei Guns N’Roses.

E sempre continuando in un lungo videogioco, non si può non citare anche “Kids of the Arcade“, che si amerà  od odierà , a seconda del gusto, ma che non ti lascia scampo, per un ritornello davvero molto da film. Ci sono molti sintetizzatori in questo album e c’è anche un bel omaggio al Madman Ozzy Osbourne con una riuscita cover del suo classico “Bark at the Moon”
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C’è spazio anche una breve intro,in cui sembra venire tributato (con le opportune differenze) mr. Yngwie Malmsteen. Tale intro ha il titolo di “Prelude”(Flight of the Cobra)” e introduce “Like a Cobra“, pezzo che sembra essere uscito dalla testa di Harold Faltermeyer mentre componeva “Axel F” e da alcune sonorità  del Billy Idol era “Shock to the system”. Come potrete notare, di glam in questo lavoro c’è sicuramente molto meno che in passato. Alla fine sono passati diversi anni dal loro ultimo lavoro.

“89 Sparkle” ti fa ballare e dimenticare per un nanosecondo, tutti gli orrori che ci sono nel mondo ora.Un pezzo che non oserei dire, potrebbe essere molto adatto anche ad un featuring di Bruno Mars.
Un po’ funkeggiante, un po’ disco 80′ e con coretti davvero ruffiani, come un film vecchio dei Vanzina Brothers.

Lavoro che si chiude, senza cambiare nulla all’economia del disco con “Prodigal Sons“, pezzo caratterizzato da un ritornello ben scandito dalla caratteristica voce di Olli.

Che dire? Potrà  piacere, potrà  essere mal digerito, ma di certo non potrà  lasciare indifferente.
I Reckless Love sono tornati e vi faranno ancora scatenare!

Band
Oli Herman: voce
Pepe: chitarre
Jalle Verne: basso
Hessu Max: batteria

Tracklist
01. Turborider
02. Eyes Of A Maniacs
03. Outrun
04. Kids Of The Arcade
05. Bark At The Moon
06. Prelude (Flight Of The Cobra)
07. Like A Cobra
08. For The Love Of Good Times
09. ’89 Sparkle
10. Future Lover Boy
11. Prodigal Sons

Mauro Brebbia

 

Mauro Brebbia
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