Alcuni giorni fa ho notato la locandina dell’evento del 30 novembre dei SaD, European Metallica Tribute, una band che da 15 anni porta avanti lo spirito di James Hetfield e soci, fondata da Mattia Montin, e stentavo a crederci: una replica del concerto sinfonico S&M del 1999 a distanza di 20 anni. Lo spettacolo sarà  tenuto al Teatro Comunale Città  di Vicenza, insieme all’Accademia del Concerto di Montecchio.

Il mese scorso, i METALLICA hanno suonato due show con la San Francisco Symphony per l’inaugurazione del Chase Center, la nuova casa dei Golden State Warriors. I concerti, diretti da Edwin Outwater con un’apparizione speciale di Michael Tilson Thomas, hanno segnato il 20° anniversario della prima esibizione dei METALLICA con la sinfonia al Berkeley Community Theatre del 1999, che ha portato all’album dal vivo “S&M” (Symphony & Metallica).

Un film di questi show, chiamato “S & M²”, è arrivato nei cinema di tutto il mondo il 9 ottobre, mentre in Italia sarà  possibile vederlo solo stasera, venerdi 18 ottobre

Questa proiezione è diventata l’evento cinematografico rock piùimportante di sempre, con 460.000 spettatori e il botteghino che ha incassato guadagni intorno ai 5,5 milioni di dollari, di cui 1,2 ricavati unicamente dalle proiezioni in Nord America. Il film è stato proiettato in 95 paesi diversi in giro per il mondo e in oltre 3.700 cinema. Per il successo ottenuto ci saranno nuove repliche.

Gli spettacoli hanno attirato 16.000 fan e hanno visto i quattro membri di METALLICA suonare su un palco circolare al centro del piano dell’arena, circondato da 75 membri dell’orchestra. I concerti di tre ore sono stati divisi in due parti e includevano una esecuzione di “Anesthesia (Pulling Teeth)” dall’album di debutto dei METALLICA, “Kill ‘Em All”, eseguito come solista dal bassista dei Symphony Scott Pingel in omaggio al defunto bassista dei METALLICA Cliff Burton.

Non sono solito interessarmi a tribute band o cover band. In Italia si è detto di tutto di esse, che rovinano la musica underground, che impediscono alle band con brani originali di emergere, di monopolizzare i pochi locali dove si suona live. Alcune di esse però fanno sì che alcuni musicisti riescano anche ad avere progetti propri, raggranellando qua e là  le risorse per autoprodursi. E molte cover band sono diventate enormi, con tour europei alle spalle e macinando date su date.

Anche la band di San Francisco quest’anno ha replicato, ma con una scaletta modificata, e solo con alcuni pezzi dell’originale concerto condotto dallo scomparso direttore Michael Kamen.

Scopriamo quindi qualche dettaglio in piùdel particolare evento con il cantante e chitarrista Mattia, fondatore dei SaD.

1. Benvenuto Mattia, è un piacere averti sulle pagine di Long Live Rock n’ Roll. Puoi raccontarci la storia della vostra tribute band?

Anzitutto grazie per questa intervista. Come ben sai l’idea di un tributo nei primi anni 2000 non era così popolare. Io uscivo da una band grunge con pezzi originali e qualche cover grunge/punk. Ho iniziato solo verso la fine ad introdurre alcuni brani dei Metallica in quanto li amavo molto (ero diventato un fan davvero accanito) e quando la mia vecchia band si è sciolta ne ho fondata una nuova per suonare solo questi ultimi.

2. Come tutti anche tu suonavi in una band con pezzi originali prima. Cosa ti ha spinto a cambiare? Sogni ancora di registrare pezzi tuoi?

Con la prima band abbiamo inciso una demo nei primi anni 2000 e ci piaceva parecchio. Avevamo scritto e spedito quel CD a tutte le case discografiche italiane che producevano underground. La risposta è stata purtroppo nulla. Facevamo comunque un paio di concerti al mese all’epoca e gli spettatori apprezzavano i nostri brani. Tuttavia quando suonavamo le cover dei Nirvana le persone si scatenavano davvero. Le persone ci incoraggiavano davvero molto specialmente con le cover ed il passo verso i Metallica è stato solo consequenziale ad una maturità  personale e musicale. 15 anni fa non pensavo di fare tutta questa strada e ad oggi desidererei fortemente registrare anche brani nostri ma onestamente è impossibile trovare il tempo per farlo dato che la musica non è il mio lavoro ordinario ma semplicemente una passione che mi fa star bene.

3. Siete una della band piùattive nel panorama italiano e in Europa. Quali sono le differenze fra il nostro paese e suonare all’estero?

Trovo sinceramente meraviglioso sia il panorama italiano che quello estero, tuttavia noto un dato di fatto: nelle scuole estere i ragazzi praticano realmente musica con chitarra elettrica, batteria, pianoforte, basso… (in Italia nelle scuole fanno comprare il flauto dolce di plastica!) e lo studio della lingua inglese è molto avanzato. Differentemente quindi in Italia noto essere molto piùpopolare la musica da discoteca e la musica in lingua italiana (specialmente Pop).
Tuttavia, ciò non toglie che il pubblico italiano che assiste ai concerti dei SaD in particolare sia davvero incredibile ed estremamente caloroso e non posso fare altro che ringraziare tutti di cuore per l’entusiasmo con cui siamo stati appoggiati in questi 15 anni. È forse perché si tratta di un pubblico preparato a quello che ascolta?

SaD live, foto da fb

4. Prima di parlare della vostra esibizione del 30 novembre, cosa ne pensi del conflitto e della polemica di chi disprezza le tribute e cover band?

In tutta onestà  penso che sia una polemica sciocca e soprattutto solo italiana. All’estero, si parla solo di “spettacolo” e le persone amano assistere ad uno “spettacolo” in quanto si divertono, si emozionano e comprendono anche la difficoltà  nel reinterpretare e riproporre qualcosa fatto da altri ed é assolutamente normale entrare in qualunque locale dove c’è musica live pagando un biglietto sia che essa sia propria o cover.
Aggiungo poi che a molti nostri eventi pubblici abbiamo addirittura avvicinato persone che non avevano mai ascoltato i Metallica (per inutili pregiudizi) ma “capitando” ad un nostro concerto LIVE si sono fortemente appassionate e sono poi andate a vedere i veri Metallica (dei quali sono un accanito fan da oltre 20 anni).
Ma non solo: le cover/tributi si trovano in molti aspetti della nostra vita e a teatro noi possiamo assistere (fortunatamente) a reinterpretazioni di Shakespeare, del meraviglioso Grease, del piùrecente School of Rock, dei 2Cellos, etc. Sono a tutti gli effetti “tributi” anche questi e di certo non vuol dire che non permettono la nascita di nuova musica o nuove opere teatrali ma semplicemente che il mondo dello spettacolo è composto da entrambi.

5. Veniamo al vostro evento del 30 novembre al teatro Comunale di Vicenza. Vi esibirete con l’orchestra sinfonica dell’Accademia del Concerto di Montecchio. Un lavoro di preparazione durato alcuni anni. Come vi è venuta in mente questa pazza idea e come l’avete realizzata?

5 anni per la precisione e ti posso garantire che sono stati davvero anni difficili. Nei primi 10 anni di attività  come tributo avevamo già  calcato palchi incredibili e suonato di fronte a decine di migliaia di persone. Abbiamo potuto vedere in una sola sera 10.000 teste di fronte a noi e ti assicuro che l’emozione è incredibile e straordinaria. Ma quando credi talmente tanto in questo progetto ti vuoi spingere laddove nessuno si è spinto prima e 5 anni fa ho ardentemente sognato con la band di produrre uno spettacolo enorme: non volevamo un semplice quartetto d’archi, né volevamo utilizzare basi digitali o video. Volevamo fondere 2 mondi e avere sul palco una vera sinfonica completa di professionisti. Fu una grande difficoltà  (sebbene io avessi dedicato 9 anni della mia vita allo studio del flauto traverso in conservatorio) fondere il mondo rock con quello della musica classica. Non è soltanto una questione stilistica o economica, mi sono proprio trovato di fronte a delle porte chiuse dove vari conservatori non hanno voluto accettare!
Dal punto di vista economico poi il problema è stato sequenziale e non potendo contare sull’appoggio di agenzie (perfino per loro il progetto era troppo ambizioso), un concerto dopo l’altro abbiamo iniziato a risparmiare assieme per autoprodurci lo show e sono stati 5 lunghi anni di svariate vicissitudini e difficoltà  che non riesco a descrivere in poche righe.

6. Suonare in un teatro e con 40 orchestrali è piuttosto complicato. Quest’anno a San Francisco ho percepito l’emozione di James Hetfield nell’esibirsi davanti ad un pubblico così vasto e nel coordinarsi con così tanti musicisti. Come vi sentite a due mesi dall’evento?

È un’emozione indescrivibile! Negli ultimi giorni abbiamo iniziato tutti a sognare ad occhi aperti lo show. Io personalmente immagino i primi momenti dello spettacolo quando un’intera orchestra suonerà  “L’estasi dell’oro” di Ennio Morricone (che ho potuto vedere dal vivo al Teatro Olimpico a Roma) questa volta però alle mie spalle e non davanti ai miei occhi. Cerco inoltre di immaginare come troveremo il feeling con l’orchestra ma penso che dovremo semplicemente lasciarci guidare dalla musica che sarà  il nostro indissolubile legame per l’intero show.
Sappiamo che il pubblico non sarà  composto esclusivamente dai nostri consueti spettatori e l’emozione di questa sfida è ancora piùalta, ma se faremo un buon lavoro potremo davvero lasciare un segno.

7. La scaletta sarà  simile all’evento originale o la modificherete come hanno fatto i Metallica quest’anno aggiungendo canzoni dagli ultimi album?

Considera questo: non esistono partiture pubbliche complete già  arrangiate per 40 persone dello show dei Metallica con la SFSO del ‘99. 5 anni fa nemmeno immaginavamo che quest’anno avrebbero rieseguito lo spettacolo (che andremo tutti a vedere al cinema il 18 ottobre). Le partiture originali non sono recuperabili nemmeno pagando delle royalties (e credimi… ci abbiamo provato!). Quindi a trascrivere le parti doveva necessariamente essere un professionista. Inizialmente avevamo commissionato il lavoro di trascrizione a una persona che dopo un anno e mezzo ha rinunciato! A seguire abbiamo provato a contattare altri trascrittori ma la fortuna ci ha indirizzato verso Fabrizio Castania, un compositore e direttore d’orchestra che è riuscito a compiere il lavoro partendo dall’unico mezzo disponibile: il CD audio del live S&M del ‘99 e che sarà  dunque quello che riproporremo allo show del 30 novembre.
Sognamo tuttavia in un futuro prossimo di spingere questo progetto ancora oltre, ma sono certo avremo l’occasione di parlarne nuovamente.

SaD live, foto di Sophia Bressan

8. Qual è il brano che pensi sia stato adattato meglio all’orchestra sinfonica e quale invece ti piace di meno? Pensi che i brani di Load e Reload si sposino meglio con le orchestrazioni?

Senza dubbio il mio preferito è No Leaf Clover ma onestamente trovo che l’orchestra sia particolarmente importante nei brani tratti da Load e Reload. Questo è dovuto al differente stile compositivo di questi due album rispetto ai precedenti, in particolar modo a Ride the lightning e Master of Puppets dove l’impronta di Cliff Burton (R.I.P.) è molto evidente e dove il classicismo melodico si è pregiatamene inserito nello stile metal dei four horsemen. Con il cambio di line-up, dovuto al tragico incidente, la differenza è molto marcata e a prescindere dal successo planetario del Black Album e di And justice for all, l’orchestrazione sinfonica ha dato a tutti i brani un tono nuovo e immortale scolpendoli nella storia della musica.

9. Tra gli orchestrali c’è qualche appassionato di Metal? Come hanno appreso la notizia di questo concerto?

Non conosciamo ancora personalmente tutti gli orchestrali che potremo incontrare solo con l’avvicinarsi dello spettacolo. Dai rumour del direttore e dei responsabili dell’orchestra, comunque, abbiamo saputo che il gruppo è davvero molto carico ed emozionato per l’evento. Sappiamo inoltre che ci sono stati diversi musicisti esterni che alla notizia del 30 hanno chiesto di partecipare all’organico e la cosa non può farci che piacere. Ci crediamo davvero tutti, moltissimo.

10. Avete mai conosciuto di persona i Four Horsemen? Gli parlerete di questo progetto?

Ascolto i Metallica da oltre 20 anni e ho assistito a 12 concerti iscrivendomi per anni al Metclub e cercando di vincere per molti anni il Meet & Greet per avere quell’unica chance di poter stringere anche per un solo istante la mano di James, mio “eroe” ispiratore. Purtroppo questo non è mai accaduto e posso solo portarlo nel cuore ogni volta che canto i suoi testi, dove usa parole talmente forti che ancora dopo 15 anni mi fanno correre brividi lungo la schiena.
Non immagini quanto io desideri condividere questo progetto con loro e se anche per un istante potessi sognare di avere la loro attenzione per questo spettacolo, sarebbe il coronamento del sogno di un’intera vita dedicata a loro.

Metallica live con la San Francisco Symphony – San Francisco, 2019, foto di Angeli Daniele

11. La notizia è recente, e James deve affrontare ancora i suoi demoni. Cosa ne pensi?

Penso che certe cose non si possano dimenticare. James è un essere umano e come tale vive emozioni e sofferenze tanto quanto noi. Posso solo immaginare la pressione del tour mondiale da cui arriva e dulcis in fundo si è trovato anche dentro l’S&M2. Dentro di me sento che lui non abbia voluto deludere i suoi fan prima di quell’evento e si è preso i suoi spazi subito dopo. Gli voglio bene e gliene vorrò per sempre perché anche se non ci conosciamo di persona, ho trovato l’empatia con lui suonando e cantando le sue musiche.
In bocca al lupo PapaHet!

12. Ringraziandoti, vuoi dirci dove suonerete prossimamente, prima del concerto di Vicenza?

Nuovamente grazie a te. Nel periodo imminente abbiamo volutamente ridotto i concerti per ovvie ragioni, tuttavia senza menzionare le date estere possiamo suggerire i seguenti appuntamenti in Italia:
– 25 ottobre @Phenomenon, Fontaneto d’Agogna (NO)
– 31 ottobre @La Base, San Martino di Lupari (TV)
– 15 novembre @ The Cage, Livorno (LI)

13. Sarete al cinema stasera?

Certamente! Tutti! Sarà  magico!

Per tutti i dettagli del concerto vi invitiamo ad iscrivervi al gruppo SAD ”“ Symphony and Metallica (S&M).

I biglietti sono disponibili in prevendita . L’evento è quasi sold-out. Prezzi da € 29.75 a 35.50.

30 Novembre 2019 h. 20.45
Sala Maggiore

Teatro comunale Vicenza

SaD ”“ Symphony & Metallica

5 annidi lavoro. Oltre 40 orchestrali. Il piùgrande spettacolo mai realizzato in Italia per ricreare l’evento realizzato dai Metallica con l’orchestra sinfonica di San Francisco a 20 anni da quella data che ha segnato la storia dei 4 horsemen. Uno show emozionante per i fan, per i piùrecenti ascoltatori dei Tallica ma soprattutto per tutti coloro che amano la grande musica.

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