SPV / Steamhammer – Gennaio 2009
Il ritorno dei Sepultura in studio per la pubblicazione del loro nuovo album (l’undicesimo) è avvenuto durante il 2008”… La dipartita dell’ultimo Cavalera presente nella rosa della band è invece datata 2006: questi due elementi fanno dunque di “A-Lex” il primo lavoro dei ‘nuovi’ Sepultura e la distanza dai ‘vecchi’ Sepultura si fa sempre piùnetta nonché evidente, tanto da spingermi a domandarmi se non sia a questo punto necessario (o forse addirittura vitale) che questa band cambi il proprio nome!!!
Non vuole essere questa una critica per partito preso ma è veramente molto difficile riscontrare nella musica proposta in questo disco i tratti della band che con “Roots” ha pubblicato una delle pietre miliari del metallo degli ultimi 15 anni. Certo non è difficile riconoscere a questi ragazzi il merito della scelta di dare seguito al sufficiente “Dante XXI” con un altro concept-album questa volta ispirato all’opera di Burgess Arancia Meccanica, già ispiratore in passato del celebre ed eccezionale film che credo tutti abbiamo visto. Premesso che ho potuto ascoltare l’album poche volte fino ad ora e parimente premesso che, mantenendo la massima imparzialità , attribuirei a questo album un voto tra il sei ed il sette, non posso esimermi dal condividere con voi il retrogusto di insoddisfazione che mi rimane addosso al termine dell’ascolto.
Per spiegarmi meglio e per usare parole piùdirette devo spingermi oltre e dichiarare pubblicamente che, a mio avviso, i Sepultura erano un’altra cosa. Che fine hanno fatto la violenza dirompente e la furia che contraddistinguevano questi brasiliani che in un epoca non troppo lontana hanno fatto scuola e dettato legge? Impossibile per me negare che in alcuni passaggi la proposta musicale della band abbia attirato la mia attenzione e non posso allo stesso modo fare a meno di sottolineare come i solo di chitarra siano apprezzabilmente i migliori da qualche anno a questa parte (velocità e soluzioni mai banali fanno indubbiamente della chitarra solista l’elemento di spicco ed il fulcro espressivo di “A-Lex“)”… E’ inoltre discreta la quantità di riff e di sorprese ad essi legate, nonostante l’apporto a mio avviso non sufficiente della sessione ritmica”….e proprio questo elemento congela definitivamente il mio giudizio su quest’opera, poiché (è evidente) l’elemento nuovo dovrebbe essere appunto rappresentato dal batterista subentrato da poco, ovvero Jean Dolabella. Dal mio punto di vista infatti Dolabella fallisce totalmente quell’opera di rinfrescamento e novità che aveva il compito e forse l’obbligo di fornire alla band, soprattutto in vista del futuro viste l’importanza, il peso e se vogliamo la responsabilità che il nome di questo gruppo comporta. Certo lo stile è differente e tra virgolette “nuovo” rispetto al passato”… ma spiace sottolineare che “A-Lex” non mi ha travolto come mi aspettavo e come mi sentivo in diritto di aspettarmi.
Addossare queste responsabilità al cambio di line-up sarebbe però ingiusto e riduttivo: l’impressione è di avere di fronte un disco poco piùche discreto dal punto di vista dell’esecuzione ma non del tutto sufficiente a livello compositivo, che da origine ad un risultato compresso e ‘bloccato’ come un ingranaggio non oliato e che quindi stenta a funzionare a dovere non trovando mai una dimensione propria. Non mi sento di poter dunque giustificare una band che porta il nome Sepultura e pubblica un disco che lascia il tempo che trova”…
Il consiglio al lettore è come sempre di ascoltare per giudicare (in fondo come al solito si tratta della mia opinione e non dell’insindacabile verità ), ma le mie viscere mi suggeriscono che ci vorrà poco tempo per far passare nel dimenticatoio “A-Lex“, catalogandolo come un album come tanti altri.
Tracklist:
1. A-Lex I
2. Moloko Mesto
3. Filthy Rot
4. We’ve Lost You
5. What I Do!
6. A-Lex II
7. The Treatment
8. Metamorphosis
9. Sadistic Values
10. Forceful Behavior
11. Conform
12. A-Lex III
13. The Experiment
14. Strike
15. Enough Said
16. Ludwig Van
Band:
Derrick Green – voce
Andreas Kisser – chitarra
Paulo Jr. – basso
Jean Dolabella – batteria
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