Seconda vita degli Slowdive

Seconda tappa in Italia, secondo sold-out. Dopo il successo all’Alcatraz di Milano, il tour di promozione del nuovo album degli Slowdive, Everything is alive”, procede e raccoglie per l’Europa pullman di nostalgici dello shoegaze anni ’90. Difatti, sabato sera 2 febbario 2024, l’Estragon di Bologna era gremito di un pubblico molto eterogeneo; tante fra queste persone gli Slowdive li hanno ballati e respirati proprio nel ’94, quando pubblicarono il loro secondo album Souvlaki, uno degli esempi più calzanti di come il dream-pop sapesse ben esprimere il carattere decadente e intimista dei Nineties. L’iter produttivo della band non è stato regolare nel tempo, si osservano due lunghi periodi di inattività dal ’95 al 2017 e poi di nuovo dal 2017 al 2023. Ciò rende ancora più singolare e tipica la loro musica che va come ad intagliare nel tempo uno stile e un genere che rimane sempre fedele e coerente, levigato solo dalla vita che passa.

E così per un’ora e mezza ci immergiamo nel mondo vaporoso e onirico della band di Reading, ci estraniamo in una dimensione fatta di sogni e conforto, riff di chitarra morbidi e avvolgenti quanto i riverberi e gli effetti electro-pop. Tutto concorre a far muovere testa e spalle, scrollando tensioni e preoccupazioni grazie al suono soave che arrivava dal palco. Le tracce di “Everything is alive” occupano la prima parte della setlist, di cui il singolokisses rappresenta una piccola gemma, in cui poter apprezzare la calda voce di Neil Halstead (voce e chitarra) perfettamente intrecciata con gli echi del ritornello intonati da Rachel Goswell (voce e chitarra).

A far da sfondo alle performance dei visuals altrettanto anni ’90, che, con i miei amici, cercavamo di capire se ci avessero effettivamente convinto: dai motivi più astratti e ipnotici a immagini più concrete, come rami astratti che si estendevano verso il pubblico, luci tremolanti che ascendevano verso l’alto, pillole enormi che ruotavano a mezz’aria, sospese. Io le ho trovate perfettamente in linea con quello che stavo ascoltando, forse non propriamente attuali – ricordavano molto gli sfondi dinamici che partivano random su Windows Media Player – ma per un concerto degli Slowdive ritengo non servisse un mood troppo 2023.

Infine, mi ha toccato particolarmente il coinvolgimento del pubblico nel trittico di brani, estratto da Souvlaki, in ordine “Alison”, When the sun hits” e “40 days”, canzoni che hanno segnato la gioventù di uomini e donne ormai adulti che cantavano attorno a me. Chi può sapere se questa nuova stagione Slowdive non segnerà in qualche modo anche le nuove generazioni.

Setlist

1. shanty
2. Star Roving
3. Catch the Breeze
4. skin in the game
5. Crazy for You
6. Souvlaki Space Station
7. chained to a cloud
8. Slomo
9. kisses
10. Alison
11. When the Sun Hits
12. 40 Days
13. Sugar for the Pill
14. Dagger
15. Golden Hair (Syd Barrett cover)

 

Autrice: Lucia Rosso

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