Heartagram Records / UMG/Spinefarm – 2023

A distanza di sei anni dallo scioglimento della sua storica band d’appartenenza – vale a dire gli HIM – torna sul mercato discografico Ville Valo. Una band amata ed odiata allo stesso tempo, che non ha mai comunque smesso di fare parlare nel corso della sua esistenza.

Finlandia, terra di metal e di rock indubbiamente, con band tipo gli Hanoi Rocks, Children of Bodom, Nightwish, Lordi e molte altre compresi gli HIM, che hanno conquistato i cuori di molti affezionati.

Ville Valo è ora un uomo più sicuro di sé, ha quarantasette anni e non si vergogna a portarli. Si è soprattutto liberato dai demoni dell’alcool. “Neon Noir” è stato annunciato nell’aprile 2022 e nel gennaio 2023 è finalmente uscito.

Il lavoro è uscito con le sue iniziali VV (ebbene sì Ville Valo non è un nome d’arte, ma suo nome vero), per la sua etichetta Heartagram Records, distribuita da UMG/Spinefarm. Ville definisce “Neon Nights” come “una guida sonora passo dopo passo come sopravvivere e forse anche divertirsi nel regno di VV”. Dodici pezzi, alcuni davvero ben riusciti, altri assai meno, che potranno essere ascoltati anche dai fan italiani nel suo imminente concerto all’Alcatraz di Milano il prossimo 2 Marzo (qui tutte le info e gli orari).

Questo lavoro continua il percorso del carismatico cantante finlandese nel segno degli HIM. Non aspettatevi stravolgimenti sonori da questo lavoro, non aspettatevi concessioni a nuove sonorità od arrangiamenti diversi dal solito. La voce di Valo rimane molto evocativa e tenebrosa allo stesso tempo, anche se nel complesso questo lavoro – forse – scivola via fin troppo tranquillamente.
In alcuni frangenti è persino fin troppo introspettivo e sicuramente mancano certi begli assoli di chitarra degli HIM. Ma alla fine, stiamo parlando di un nuovo percorso di Ville e non del seppur glorioso passato da più di dieci milioni di copie vendute.

Sicuramente qua e là, ci sono influenze palesi come The Cure e Depeche Mode e in “Saturnine Saturnalia” ho percepito una certa atmosfera tipica dei Black Sabbath nella parte iniziale del brano.
La struttura portante di questo primo lavoro solista di VV sono certamente le ballads, forse più intimistiche di quelle degli HIM.

C’è anche spazio per un ben riuscito brano strumentale, “Zener Solitaire“, che tra l’altro è il pezzo che dura di meno del lavoro.

Come pezzi segnalo “Love Letting“, “In trenodia” e “Salute the Sainguine“.

La titletrack , “Neon Noir” è un po’ ruffiana e certamente le liriche della canzone ci riportano nei suoi territori tipici ,che strizzano l’occhio alla spasmodica ricerca d’amore.

Non mi è piaciuto per niente , “Baby Lacrimarium“, fin troppo melensa e che onestamente è il pezzo che mi ha colpito di meno, mentre la mia favorita è di gran lunga, “The Foreverlost“, con i suoi vari cambi di tempo.

Ville ha definito questo lavoro come un incrocio tra Robert Smith ed Ozzy Osbourne.
Io aggiungerei che non li ha assolutamente plagiati,ma ne ha preso spunto per fare qualcosa di personale, senza comunque osare grossi cambiamenti.

Il lavoro potrà essere apprezzato o meno, ma sicuramente si aveva ancora molta voglia di risentire le canzoni di Ville Valo, anche se ora da solista.

Brebbia Mauro.

 

Tracklist:

01. Echolocate Your Love (03:24)
02. Run Away From the Sun (04:12)
03. Neon Noir (04:56)
04. Loveletting (04:49)
05. The Foreverlost (03:30)
06. Baby Lacrimarium (03:50)
07. Salute the Sanguine (05:06)
08. In Trenodia (05:04)
09. Heartful of Ghosts (04:52)
10. Saturnine Saturnalia (06:37)
11. Zener Solitaire (02:31)
12. Vertigo Eyes (07:42)

Mauro Brebbia
Author

Comments are closed.