Frontiers Records – Marzo 2011

Ritorna la leggenda del serpente bianco, che dopo la reunion di qualche anno fa sembra vivere una seconda giovinezza, grazie anche all’innesto di grandi musicisti. “Forevermore” arriva a quasi tre anni di distanza da “Good to Be Bad”, e a mio avviso risulta essere piùfresco e meno saturo a livello di produzione dal precedente album.

“Steal Your Heart Away” apre le danze, hard rock senza compromessi, un riff semplice ma coinvolgente, ottima sezione ritmica e Coverdale graffiante come sempre. Ottimo lavoro di chitarre in “All Out of Luck”, brano caratterizzato da un groove devastante, che poi si allegerisce nel leggero e piacevole refrain. A differenza di “Good to Be Bad”, questo nuovo lavoro mi sembra costruito meglio, soprattutto a livello di riff e di melodie, ascoltate ad esempio “Love Will Set You Free”, dove le chitarre si intrecciano in pregevoli fraseggi, e un grande riff. I Whitesnake sono sempre stati abili nel saper comporre oltre a brani tirati, song melodiche e raffinate. “Easier Said Than Done”, piace molto per la melodia insolita ma coì’ calda ed avvolgente. David Coverdale mette in mostra tutta la sua espressività  giocando con le tonalità  medio basse nella strofa, per poi salire nel ritornello, sempre con la stessa intensità  e classe che da sempre possiede. “Tell Me How” prosegue il discorso iniziato con i brani precedenti. Hard rock sanguigno, forse un pochino meno coinvolgente delle prime tre canzoni, ma sempre gradevole. Nel periodo d’oro di questa musica, i “Need You (Shine a Light”) avrebbe sicuramente trovato posto nelle posizioni piùalte delle classifiche, essendo molto orecchiabile e “costruita” in modo ineccepibile. Dopo piùdi trenta anni di carriera, fa piacere e commuove constatare come la vena creativa non sia sparita, ma sia rimasta dentro Coverdale. Sedetevi nella vostra auto, prendete una strada senza semafori e ascoltatevi “One of These Days”, spensierata, velata da un soffio di malinconia, ma colonna sonora ideale di un breve intimo viaggio. Un leggero calo con love and “Treat Me Right”, ma subito l’adrenalina ritorna con “Dogs in the Street”, che poteva tranquillamente trovarsi in dischi come “1987” o “Slip of the Tongue”, due gemme degli anni 80. Ancora un momento acustico ed intimista, “Fare Thee Well”, introdotta da una chitarra e la voce calda ed accogliente di Mr. Coverdale.  In chiusura tre brani che confermano l’ottima qualità  di “Forevermore”. Una punta di blues e tanto hard rock in “Whipping Boy Blues”, un’ultima sfuriata con “My Evil Ways” e la title track che chiude l’album. Un’ultima song che richiama le atmosfere di “Sailing Ships”, perla di “Slip on the Tongue”.

“Forevermore” dei Whitesnake si candida come uno degli album migliori del 2011, ma soprattutto riporta in alto, dove merita di restare in eterno, l’hard rock, quello suonato col cuore e la classe che solo pochi, hanno.

Grazie Mr. Coverdale.

www.whitesnake.com

Tracklist:
1. Steal Your Heart Away
2. All Out Of Luck
3. Love Will Set You Free
4. Easier Said Than Done
5. Tell Me How
6. I Need You (Shine A Light)
7. One Of These Days
8. Love And Treat Me Right
9. Dogs In The Street
10. Fare Thee Well
11. Whipping Boy Blues
12. My Evil Ways
13. Forevermore

Band:
David Coverdale – voce
Doug Aldrich – chitarra
Reb Beach – chitarra
Michael Devin – basso
Brian Tichy – batteria

 

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