2024 – Magnetic Eye Records

Zakk Wylde è uno dei personaggi più iconici della scena metal e certamente anche molto attivo. In pausa forzata, causa salute precaria di Ozzy, dall’impiego che lo ha fatto assurgere al livello di Superstar interplanetaria, l’artista nativo di Bayonne, New Jersey, continua con tanti progetti. Oltre ad essere il leader dei suoi Black Label Society, negli ultimi anni suona nei riformati Pantera (o meglio un tributo alle leggende Abbott) e nei Zakk Sabbath. Come dice il nome, questo progetto è un tributo assai fedele alla leggenda Black Sabbath, vale a dire la band del suo amato Madman. Gli Zakk Sabbath hanno rilasciato nel mese scorso il secondo capitolo della loro discografia, “Doomed Forever, Forever Doomed“. Se il primo lavoro “Vertigo“, uscito nel 2023, è una riproposizione del primo omonimo disco dei Sabbath, “Doomed forever, forever Doomed” è un doppio disco o CD, dedicato al secondo e terzo album della band. Rispettivamente “Paranoid” e “Masters of Reality”, che vengono divisi entrambi per lato.

Il disco è stato registrato negli studi Black Vatican e Clear Lake Audio e come produttori sono stati scelti Jay Ruston ed Adam Fuller, oltre allo stesso Zakk Wylde. La formazione degli Zakk Sabbath è assai rodata e comprende oltre a Wylde, il fido compagno Blasko al basso (anche lui componente della band di Ozzy) e Joey Castillo alla batteria, che ha all’attivo militanze nei Danzig e nei Queens of the Stone Age.

Che dire di questo disco? Molti lo eviteranno, perché non sentono l’esigenza di dare un ascolto – perlomeno – ad una band di superstar, che si cimenta in un tributo ad un gruppo storico. Un vero peccato, perché il risultato del lavoro è assai soddisfacente. La band tributa in maniera maniacale la band di Birmingham e non stravolge il suo caratteristico e riconoscibilissimo sound. Il sound dei Black Sabbath ha dato inizio alla fine anche a tante diramazioni dell’heavy metal e nel lavoro dei Zakk Sabbath, viene davvero reso bene. La band suona sicuramente con accordature più basse rispetto alla band capitanata da Tony Iommi e il sound che ne deriva è ancora più cupo ed oscuro rispetto a quello della band di Birmingham.

I soliti funambolismi e scale davvero complicate da parte di Zakk, sono assai messe da parte, ma fuoriescono ogni tanto. Alcune partiture di Iommi, vengono impreziosite con qualche accordo in più. La voce di Wylde è assai fedele a quella di Ozzy e in “War Pigs“, per tre quarti del brano, fai fatica davvero a capire che canti lui e non Ozzy. Più che altro è molto simile a quella di Ozzy nel primo lato dedicato a “Paranoid“, mentre nel secondo capitolo, “Masters of Reality“, il risultato finale del Madman originale, non riesce ad essere emulato, visto che in quel disco è davvero “tantissima roba”.

Ci sono anche momenti eterei quali “Solitude” (solo piano e voce) e “Planet Caravan” (eseguita ormai da una vita dai Pantera e presente anche sul loro “Far Beyond Driven”) e tali momenti ti allontanano per un attimo dall’avvolgente oscurità.

Un gran bel dischetto, che è inutile analizzare più di tanto. Se si amano i Black Sabbath e non si hanno pregiudizi sull’utilità di questo progetto, sicuramente il risultato finale è perlomeno buono. Spero vivamente che la band possa esibirsi in Italia, prima o poi.

Mauro Brebbia

Tracklist

Doomed Forever
01. War Pigs
02. Paranoid
03. Planet Caravan
04. Iron Man
05. Electric Funeral
06. Hand Of Doom
07. Rat Salad
08. Fairies Wear Boots

Forever Doomed
01. Sweet Leaf
02. After Forever
03. Embryo
04. Children Of The Grave
05. Orchid
06. Lord Of This World
07. Solitude
08. Into The Void

Band
Zakk Wylde (voce e chitarra, piano)
Blasko (Basso)
Joey Castillo (batteria)

 

Mauro Brebbia
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