Durante un’intervista con Zane Lowe, per Apple Music, Mark Hoppus ha raccontato i difficili momenti a cui ha dovuto far fronte, dopo la chemioterapia, per tornare a cantare, suonare ed esibirsi.
Ha anche parlato dei problemi con Tom DeLonge, rivelando che, dopo il loro litigio non prendeva in considerazione l’eventualità di tornare a fare musica insieme.
Queste le sue parole:
Non pensavo che i Blink potessero mai tornare insieme, o che sarei tornato sul palco con Tom. L’ho detto al management e a Travis, l’ho detto a tutti: “Non metterò più piede sul palco insieme a lui. Neanche per sogno!”. È la verità, ma ho sempre pensato che Tom fosse uno dei migliori cantautori al mondo e uno dei miei preferiti.
Il bassista, quando gli è stato diagnosticato un linfoma diffuso al quarto stadio, ha avuto il supporto e la vicinanza del chitarrista, che sarebbe anche stato uno dei primi a chiamarlo e lo ha aiutarlo in quel bruttissimo periodo:
Ho incominciato a stare male, ma Tom era sempre lì a dire: “Supereremo questa cosa insieme”.
Dopo sei mesi il linfoma è stato dichiarato in remissione. Una volta ritrovato il rapporto d’amicizia tra Hoppus e DeLonge, i due, hanno pensato a riformare la band nella sua formazione storica.
Hoppus ha confessato di essersi trovato a dover imparare nuovamente a suonare il basso e a prendere lezioni di canto con un vocal coach:
Guarendo, anche grazie la band, una volta in remissione, stavo comunque uno schifo, ero un guscio vuoto. Stavo male, con debolezza cerebrale dovuta dalla chemioterapia, con dolori ovunque. Tornare in studio, per questo nuovo album, è stato come reimparare a suonare il basso di nuovo. La chemioterapia mi ha spezzato le corde vocali. Ho dovuto lavorare con un vocal coach. Dovevo ricostruire tutto, per essere in grado di camminare sul palco del Coachella e facendo uno dei più grandi show della nostra carriera e per fare questo album che, toccando ferro, è uno degli album che abbiamo scritto meglio in assoluto.
Di seguito il video dell’intervista:
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