AFM Records – Giugno 2010
Impossibile pensare a sei anni trascorsi senza i Danzig… Finalmente l’originale, l’eclettico, il tormentato, l’unico Glenn Danzig, grande personaggio della musica rock, è ritornato. Infatti sei anni sono passati dall’ultimo lavoro in studio, “Circle of Snakes” (anche se nel 2007 è stato pubblicato “The Lost Tracks of Danzig”), e il 2010 lo riporta a noi fedelissimi ed appassionati, ce lo riconsegna con un altro passionale album: “Deth Red Sabaoth”.
Solite cupe e tenebrose atmosfere, laceranti e malate, contorte e distorte dalla mente visionaria e a volte vaneggiante di questo artista che oramai da piùdi trenta anni ha abituato tutti a tutto; dai Misfits agli Samhain fino all’esperienza Danzig iniziata nel 1988… Con l’ennesima nuova band al suo fianco, a testimoniare l’evolversi delle situazioni e la voglia di essere ‘sciolto’ e libero, Glenn Danzig ritorna ad un approccio piùanalogico per le registrazioni dell’album che viene così considerato, da parte dell’artista, come un ritorno a sonorità piùsanguigne e porbabilmente adatte al suo stile così malinconico e tetro allo stesso tempo. I riff sono ripetitivi al massimo, le ritmiche sono potenti e quasi mai veloci, la voce sempre profonda anche se a volte urlata e, mentre i fischi della chitarra sferzano l’aria, il peso e l’oppressione dei testi e delle sensazioni si abbattono inevitabilemente su chi ascolta.
Non sarà “Deth Red Sabaoth” l’album dei Danzig da ricordare come il migliore in assoluto, ma sicuramente sarà un album che farà appassionare ed emozionare, perchè i Danzig di Glenn sono questi e così bisogna che sia… Amen…
Tracklist:
1. Hammer of the Gods
2. The Revengeful
3. Rebel Spirits
4. Black Candy
5. On a Wicked Night
6. Deth Red Moon
7. Ju Ju Bone
8. Night Star Hel
9. Pyre of Souls: Incanticle
10. Pyre of Souls: Seasons of Pain
11. Left Hand Rise Above
Band:
Glenn Danzig – voce
Tommy Victor – chitarra
Steve Zing – basso
Johnny Kelly – batteria
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