Un numero che racchiude in sè molteplici significati per i Gotthard. “13” ovviamente l’album numero tredici per la band svizzera, il quarto con Nic Maeder alla voce, ormai ben inserito nella banda e non più il “sostituto” di Steve Lee (la ferita per quanto riguarda la sua scomparsa rimarrà  sempre aperta, Steve era uno dei migliori cantanti rock, non lo dimenticheremo mai!).

Un nuovo album dei Gotthard è sempre motivo per sorridere piacevolmente e addentrarsi nel mondo hard rock, questa volta ancora più prepotentemente hard rock, di quello sanguigno e roccioso.
E’ davvero convincente questo disco, pieno di tante belle canzoni, da quelle più hard ai momenti più melodici, il tutto suonato alla Gotthard, nè più nè meno.
Prima di raccontare le canzoni due parole per il batterista Hena Habegger, membro storico della band svizzera che per ora ha deciso di dedicarsi alla famiglia lasciando il compito di registrare le “sue” parti ad Alex Motta. Mi auguro che in futuro Hena torni nella band, essendone un elemento fondamentale e insostituibile.

Ovviamente la tracklist è composta da tredici canzoni, dodici pezzi inediti più una cover, “S.O.S.” degli Abba che a dire il vero si poteva evitare, decisamente meglio la versione originale, rispetto a questa, un po’ insipida e sfuggevole.
Di tutt’altra pasta le prime songs, “Bad News“, “Every Time I Die” e “Missteria” molto guitar-oriented, frizzanti con melodie piacevoli che riportano la memoria agli anni indimenticabili che tutti ben conosciamo.
Si procede senza tregua con “10.000 Faces” dal piglio più moderno, la già  citata cover e “Another Last Time” che invece risente di più di una certa influenza che arriva direttamente dagli anni settanta.
Per quanto riguarda i momenti più melodici, nei quali i Gotthard non sono secondi a nessuno, segnaliamo “Marry You” (scritta assieme a Eric Bazilian dei The Hooters) e la mente inevitabilmente ci porta a Steve e ai capolavori scritti assieme a Leo Leoni e “I Can Say I’m Sorry” un gran bel lentone rock che si affianca ad altri scritti da Leoni & co. nel corso di trent’anni di carriera.
Ancora tanto rock con “Save The Date“, “Better Than Love” una delle migliori del lotto, e la sensuale “Man On A Mission“, insomma gli episodi più che buoni non mancano di certo.

13” è l’ennesimo buon disco dei Gotthard, infarcito di belle canzoni come da tradizione della band elvetica, una garanzia e una certezza assoluta nel panorama musicale hard rock, in fondo è per gruppi come questo che continuiamo (almeno io) a seguire un genere musicale che non stanca mai e che è ancora in grado di regalare emozioni.

www.gotthard.com

Tracklist

1. Bad News
2. Every Time I Die
3. Missteria
4. 10.000 Faces
5. S.O.S.
6. Another Last Time
7. Better Than Love
8. Save The Date
9. Marry You
10. Man On A Mission
11. No Time To Cry
12. I Can Say I’m Sorry
13. Rescue Me

Band

Leo Leoni – chitarra
Freddy Scherer – chitarra
Nic Maeder – voce
Marc Lynn – basso
Alex Motta – batteria

1 Comment

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    ….a me sto album ,da megafan dei gotthard, non convince!!!!….ha canzoni piu’ cariche ma prive di ritornelli vincenti…non sono belle ste songs!!!..il songwriting di steve lee era di ben altra caratura…ma anche su firebirth erano state fatte ottime songs…qui latita soprattutto la produzione sulla voce troppo secca e spoglia…non mi piace il risultato finale… sorry!!!!