2023 – Frontiers Records
Trent’anni di onorata e gloriosa carriera, tanti album di successo e vari che non hanno avuto il riscontro che si meritavano, gli L. A. Guns versione Lewis e Guns, sono tornati!
Due anni dopo la pubblicazione del loro ottimo “Checkered Pasts” e con ancora l’entusiasmo e la rabbia di una band all’esordio ma che ha una storia prestigiosa alle spalle, rieccoli con “Black Diamonds“, pubblicato ancora dall’italianissima e ormai garanzia assoluta di dischi di qualità, Frontiers Records. Dopo la loro riappacificazione nel 2014 dove erano presenti sullo stesso bill, Lewis e Guns hanno regalato ai fans degli L.A. Guns, ben quattro album. Non male per due rocker che si erano perseguitati per anni nelle varie aule di tribunali per il possesso del marchio della band ed avevano continuato ad andare in tour per tutto il mondo, con innumerevoli cambi di formazione, per tanti anni. Il primo lavoro della coppia Lewis e Guns, come L.A. Guns riuniti, è del 2018.
La cosa bizzarra è che lo storico batterista della band, Steve Riley si è diviso dalla coppia e continua con una sua versione della band con altri ex (tra le altre cose), ma legalmente si è dovuto chiamare “Steve Riley’ s L.A.Guns“. Peggio di una telenovela messicana o di una serie tv con continui stravolgimenti.
Tornando a “Black Diamonds“, uscito nell’aprile 2023, il lavoro è composto da undici pezzi e ormai Johnny Martin (ex Adler’s Appetite) e Shawn Duncan (ex batterista dei Bullet Boys) sono garanzie totali accanto a Lewis, Guns e all’altro chitarrista Ace Von Johnson. Da non dimenticare, che anche l’ex bassista della band Adam Hamilton suona la batteria in vari pezzi del lavoro.
La band è davvero in forma creativa splendida, a differenza dei “cugini più famosi” Guns N’ Roses, ormai fermi in una pericolosa paralisi creativa a livello di composizioni di nuova musica. Purtroppo, a quanto pare non potremo vedere la band a breve termine in Italia (vedi nostra intervista a cura di Pietro Minardi) ed è davvero un peccato. Speriamo di poterli comunque sentire ancora dal vivo in Italia, in tempi non lunghissimi.
In questo lavoro, troviamo davvero un piccolo vademecum di come si dovrebbe suonare Rock n’roll.
Non ci sono modernismi, né contaminazioni con sonorità commercialissime. Non pagano pegno e continuano ad essere credibili, suonando solo onesto Rock n’roll. Ci sono chiari riferimenti a bands storiche come i Led Zeppelin (ma non leccandogli il culo come i più giovani e ruffiani Greta Van Fleet) come nel singolo “You Betray“, come ci sono riferimenti al glam rock inglese di Mott The Hoople, Sweet e Gary Glitter, presenti in “Babylon” (pezzo che nel titolo richiama alla mente anche gli amici/nemici Faster Pussycat).
E’ il loro quattordicesimo albums e fin dalla copertina, capisci bene cosa è contenuto nell’album. La copertina raffigura il classico logo della band, rivisitato e corretto. Menzione d’onore anche per la ballad “Diamonds“, impreziosita anche da un classico e riuscito assolo di Mr Tracii Guns.
Da segnalare anche la selvaggia “Shame“, con un Phil Lewis, davvero in palla e grintosissimo.
“Crying” paga certamente omaggio ai “The Beatles” ed altre bands di Liverpool dell’epoca ed è un pezzo che sa regalarti emozioni.
Chiude il disco, “Like a Drug“, mid-tempo che viene impreziosito da uno dei più riusciti assoli di Guns di tutto il lavoro.
“Black Diamonds” non sarà – magari – un disco epocale e un capolavoro, ma certamente è autentico e passionale. Non succede spessissimo in giorni in cui il panorama musicale, sembra essere dominato da artisti che possono durare sì e no una stagione. Bentornati L.A. Guns!
Mauro Brebbia
Tracklist:
01 – You Betray
02 – Wrong About You
03 – Diamonds
04 – Babylon
05 – Shame
06 – Shattered Glass
07 – Gonna Lose
08 – Got It Wrong
09 – Lowlife
10 – Crying
11 – Like A Drug
Band:
Phil Lewis – Voce
Tracii Guns – Chitarra elettrica ed acustica
Ace Von Johnson – chitarra elettrica
Johnny Martin – Basso, chitarra elettrica
Shawn Duncan – Batteria (dal vivo)
Adam Hamilton – Batteria (studio)
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