Machine Gun Kelly ha pubblicato il video della nuova canzone “Papercuts“.
La traccia apparirà nel suo prossimo album, Born With Horns, prodotto dal solito Travis Barker dei Blink-182, che appare anche nel video.
Il testo della canzone approfondisce la lotta per trovare un equilibrio quando la fama nel mondo della musica prende il sopravvento.
Dopo l’uscita del suo ultimo singolo “Papercuts“, il musicista si è sfogato su TikTok per difendere la sua musica e la sua virata al Rock:
“Io che faccio una canzone rock – ‘Oh, non fa piùrap!’ Io che pubblico una canzone rap – ‘Oh, non fa piùrock!… Chiudete quella cazzo di bocca! Dannazione!”
“Non mi ammazzerò domani, cazzo, faccio solo musica!”
All’inizio di questa settimana, MGK aveva annunciato l’uscita del nuovo disco su Instagram, e lui e il suo amico collaboratore Travis Barker hanno mostrato i loro tatuaggi identici che corrispondono al nome dell’album. Il sesto album in studio di Machine Gun Kelly è il seguito di Tickets to My Downfall del 2020, anch’esso prodotto da Barker. L’album aveva debuttato al numero 1 di Billboard con un record di 126.000 unità di album equivalenti.
Nel 2019, Baker è apparso nel film The Dirt, il film biografico sulla band Mötley Crüe dove interpretava il batterista Tommy Lee e nello stesso anno publicava il suo quarto album in studio, Hotel Diablo, che si concludeva con il brano “I Think I’m Okay“, una canzone piùrock in collaborazione con Yungblud e il batterista dei Blink-182 Travis Barker. La canzone è diventata molto popolare, raggiungendo il numero 8 nella Billboard US Hot Rock Songs di fine anno, probabilmente facendo scattare la miccia per la registrazione di un intero album sul filone pop-punk.
Il primo singolo dell’album, “Bloody Valentine“, è stato pubblicato il 1° maggio 2020. All’inizio di agosto, la canzone ha avuto oltre 30 milioni di visualizzazioni su YouTube, spinta dalle radio rock e anche dalla nuova fidanzata di Baker, l’attrice Megan Fox. Seguono poi “Concert for Aliens”, “My Ex’s Best Friend”, e la pubblicazione della cover di Killing in the Name del classico dei Rage Against the Machine eseguita sempre insieme al batterista Travis Barker dei Blink-182.
@machinegunkelly STFU