Durante un’intervista nel podcast di “Let There Be Talk” di Dean Delray, al chitarrista dei Metallica Kirk Hammett è stato chiesto di dire la sua sulla controversia legale intentata dalla band contro il primo famoso sito di condivisione di file musicali, Napster.

Kirk Hammett ha affermato che le azioni legali intentate nel 2000 contro Napster METALLICA “non hanno cambiato nulla”. Sebbene il caso sia stato risolto in via stragiudiziale, di conseguenza oltre 300.000 utenti sono stati banditi dal servizio di condivisione di file musicali e l’immagine di METALLICA aveva subito un tremendo contraccolpo agli occhi dei fan della musica.

“La cosa incredibile ora è ripensare a quei tempi… e pensare davvero che 20 anni fa facessimo fatto la cosa giusta”

ha detto il chitarrista dei METALLICA, che ha continuato sull’impatto che ha avuto il download sulla vita dei musicisti:

“Non abbiamo fatto la differenza – non abbiamo fatto la differenza. È successo. E non potevamo fermarlo, perché era un fenomeno piùgrande di tutti noi – questa cosa che è accaduta che ha affondato il fottuto settore musicale. Non c’era modo di arrestarla. Era una cosa perfettamente umana che era appena successa. E quello che era successo era che tutto ad un tratto vi era un modo piùconveniente di ottenere musica senza pagarla. E il gioco è fatto.

“All’improvviso, tutti noi siamo stati riportati all’età  dei menestrelli in cui l’unica fonte di reddito dei musicisti è effettivamente suonare. Ed è così al giorno d’oggi – tranne per il fatto che molte di queste band non suonano davvero; stanno premendo “play” o qualcosa del genere. Ma ci sono un sacco di band che in realtà  suonano i loro strumenti e devono suonare per essere ancora una band e sopravvivere, cazzo!”

“Ed è bello, perché separa davvero chi vuole farlo e da chi è qui solo per apparire…”

Ha continuato Hammett:

“Forse le cose potrebbero cambiare”. “Forse all’improvviso le persone inizieranno a preferire i CD o qualsiasi altro formato rispetto a quello che è disponibile ora. Che c’è da dire? Voglio dire, è cambiato tutto così rapidamente allora; potrebbe cambiare altrettanto velocemente ora.”

Metallica avevano denunciato Napster per violazione di copyright, identificando 335.000 utenti che avevano condiviso on line illecitamente, secondo la band, le canzoni della band, venendo etichettati come nemici della musica dalle nuove generazioni.

I Metallica tornarono sull’episodio qualche tempo fa, con Ulrich che non tornò indietro sulla decisione presa:

“Fu stata una scelta coraggiosa,” ha dichiarato Ulrich. “Perchè quello che Napster aveva fatto all’epoca era davvero intelligente. Ed ora io e Sean Parker siamo ottimi amici, abbiamo superato la cosa e gli ho fatto i complimenti. Erano dannatamente intelligenti. ”… Mi sono presentato fuori da Napster a scaricare 335000 nomi dal retro di un pickup. Questi sono i nomi. Se non potete trovarli ve li diamo noi”… E così è andata”… non è stata la mossa migliore in termini di pubbliche relazioni, ma almeno abbiamo vinto la causa.”

Anche l’ex batterista dei Dream Theater, Mike Portnoy aveva detto la sua su Napster e la causa intentata dai Metallica:

“Sì, lo è. Ovviamente, quando Napster è arrivato alla fine degli anni ’90 o nei primi anni 2000, era un affare di stato e Lars Ulrich (METALLICA) ha iniziato a combattere per i musicisti venendo fatto poi a pezzi, ma qui siamo quasi 20 anni dopo, e penso che Lars aveva ragione, davvero.

Nonostante il fatto che le piattaforme musicali in streaming abbiano effettivamente abbassato la pirateria, Portnoy ritiene che chiunque abbia scaricato musica illegalmente abbia contribuito alla presunta scomparsa dell’industria musicale.

“Quello che ha ucciso l’industria sono le persone che prendono la musica solo gratuitamente”, ha detto. “Come ho detto, quando siamo usciti coi DREAM THEATER 30 anni fa a metà  degli anni ’80 vendevi un milione di dischi. Oggi una band nuova di zecca appena uscita venderà  cinquecento copie. E’ impossibile per le band guadagnarsi da vivere”.

 

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