Siamo ormai giunti alla quinta edizione del tradizionale festival dell’Arci Tom di Mantova dedicato alle voci femminili del metal. Un festival che ha sempre dimostrato un’ottima organizzazione e la capacità di avere sempre band di assoluto livello. Ed anche quest’anno, la storia si ripete con un bill composto da band fantastiche ed estremamente varie a creare un ulteriore edizione memorabile.

Iniziamo il festival con le Snei Ap, una band di alternative rock italiana interamente al femminile con sonorità alternative rock graffianti e molto incisive. Essendo all’attivo da ormai più di sei anni, si vede la coesione dei membri della band e la grande confidenza sul palco, con la potentissima voce di Angie a coordinare un suono accattivante, dalle profonde basi alternative con una buona dose di energia in stile hard rock. Gran set di apertura e sicuramente miglior modo per iniziare la serata.

 

Proseguiamo con la band di progressive metal Frogg. Un progetto davvero solido ed affascinante, capitanato dalla voce ipnotica di Letizia Merlo che dimostra un talento davvero sopraffino. Grazie a una parte strumentale davvero raffinata e camaleontica, i Frogg fanno entrare l’ascoltatore in una sorta di viaggio spirituale, grazie anche al fatto che la loro musica si fonde con tematiche basate su storie d’arte e letteratura, creando quindi un connubio davvero affascinante. Se ci pensate bene esistono pochissime band di progressive metal con voci femminili… il che rende il progetto dei Frogg ancora più originale e degno di essere messo in risalto nel panorama progressive attuale. Una pura goduria dal primo all’ultimo pezzo.

 

Si continua con la band di modern metal bolognese Revenience. Un quintetto esplosivo capace di creare un suono ricco di elementi melodici e alternative davvero interessanti, il tutto a formare una base sonora molto incisiva in supporto alla bellissima voce di Debora Ceneri. Le complesse e affascinati linee di basso di Luca Negro risaltano in modo davvero particolare e contribuiscono ad apportare una corposità molto importante ai pezzi dei Revenience, che risultano quindi tanto tecnici quanto avvolgenti. Una performance solidissima che aggiunge ulteriore qualità a questa edizione del Milady Metal Fest.

 

Arriviamo quindi ad una vera chicca, l’esibizione in acustico della straordinaria cantante dei Kalidia e Walk In Darkness Nicoletta Rosellini, accompagnata alla chitarra da Paolo Campitelli. Nicoletta ci delizia con un set da brividi, con una scaletta ricca di pezzi dei Kalidia come “Frozen Throne”, “Circe’s Spell” e “To the Darkmess I Belong” rivisitati in chiave acustica, così come tracce dal progetto Walk In Darkness e cover come l’affascinante “I Have a Right” dei Sonata Arctica. Nicoletta è senza alcun dubbio tra le piu’ brave cantanti dell’intero panorama metal italiano, e avere la possibilità di godere della sua bellissima voce limpida, accompagnata dalla sola chitarra acustica, è davvero qualcosa di speciale. Sentire questi pezzi straordinari in versione acustica ci fa davvero rendere conto della qualità di composizione di queste tracce, perché anche riarrangiati in chiave acustica sono davvero sensazionali e colpiscono molto sulla parte emotiva. Nicoletta ci delizia con una performance vocale strabiliante, con una voce che sa essere allo stesso tempo dolce e carica di un carisma senza uguali. Non c’è che da rimanere affascinati dalla bellezza di quello che abbiamo appena ascoltato.

 

Giunge il momento di una band assolutamente unica nel suo genere. Una band che, oltre alle indiscusse qualità musicali, ha saputo creare un concetto live come nessun altro portando sul palco uno spettacolo degno delle migliori esibizioni viste anche in ambito internazionale. I Sick N’ Beautiful sono una band romana che ha creato il loro concetto musicale su quello che è un equipaggio alieno dallo stile steampunk approdato sulla terra in seguito ad un avaria della loro nave spaziale… portando quindi sul pianeta terra uno show hard rock contaminato da profonde sonorità industrial e electro metal. Per darvi un’idea, sembrano un’evoluzione spinta degli ultimi lavori di Rob Zombie, il che può solo essere garanzia di spettacolo assicurato! Melodie estremamente dirette e accattivante, riff di una potenza devastante ed un suono regolato alla perfezione danno vita ad uno show fantastico! La cosa che è veramente da sottolineare, è la qualità dei brani che accompagnano a meraviglia uno show ricco di elementi estremi. Herma ha una voce potentissima e affascinante che accompagna una base strumentale a dir poco esplosiva dettata in modo straordinario da una batterista fenomenale come Evey (che per stile e potenza ricorda moltissimo Joey Jordison). Herma utilizza elementi scenografici diversi praticamente su ogni brano, come l’utilizzo di seghe circolari per tagliare una chitarra creando quindi scintille spettacolari, l’utilizzo di guanti con laser verdi su ogni dito ed addirittura un lancia fiamme! Una vera performance eccezionale che per stile e carisma ricorda molto quello dei Rammstein! Molto incisivo il loro sound aggressivo e potente, che ti entra nelle vene e ti da una carica di adrenalina davvero significativa. Non vedo davvero l’ora di poterli rivedere dal vivo il prima possibile!

Setlist

March of the Scolopendra
Fire True
Tonight We Go to War
Pray Tell Me
God of Thunder
Drop It to the B
This is Not The End
Starstruck
Deep End Dark
New Witch 666
Makin’ Angels
Sick to the Bone

 

Proseguiamo con un’altra band capace di apportare uno show di assoluto livello, i Deathless Legacy. Maestri dell’hoccult horror metal, il gruppo toscano si è ormai evoluto molto dagli esordi in cui era nato come tributo ai Death SS, portando ormai da vari anni pezzi inediti affascinanti sotto ogni aspetto. Siamo infatti già a ben 6 album studio, ricchi di tematiche cupe e dark che si fondono alla perfezione con il loro sound che può essere definito come un blackened death metal dalle tendenze doom. Lo show può davvero essere paragonato ad un rito satanico enfatizzato da una qualità musicale del tutto ipnotica, estremamente ben concepita e studiata nei minimi dettagli. La voce di Steva ha un timbro unico e straordinario, tanto macabro quanto entusiasmante. I teschi, i costumi, le candele, le basi spettrali… c’è davvero tanto lavoro dietro ad un progetto musicale strabiliante. Si entra come in un vortice ricco di elementi teatrali che ti ipnotizzano in modo incredibile. Si rimane davvero ammaliati da quello che hanno saputo creare i Deathless Legacy. Un concetto dark espresso in modo quasi poetico sostenuto da un black metal che ti prende nelle vene e fino alle ossa, incutendo tanto terrore quanto adrenalina. Set eccezionale!

Setlist

Ora Pro Nobis
Rituals of Black Magic
Queen of the Infernal Pantheon
Your Blood Is Mine
Absolution
Altar of Bones
Litch
Legion Of The Night
Moonless Night
The Coven
Dominus Inferi

 

Arriva il momento clou della serata. Su un palcoscenico davvero elegante vanno in scena gli straordinari Illumishade! Band svizzera formata da Fabienne Erni e Jonas Wolf, entrambi membri degli Eluveitie, gli Illumishade si sono formati alla fine del 2019 e hanno dato vita ad un progetto musicale di una bellezza unica (leggi la nostra intervista a Fabienne sulla nascita della band). Questo progetto può essere definito come un melodic death metal arricchito da un importante quantità di elementi orchestrali che creano una parte melodica favolosa ad accompagnare quella che, a mio avviso, è la più bella voce femminile dell’intero panorama metal attuale, quella di Fabienne Erni! Fabienne ha un timbro vocale di una bellezza unica, capace di gestire note vertiginose ed avere la tonalità più calorosa e affascinate che si possa immaginare. Aggiungiamo il talento sopraffino di un chitarrista come Jonas, gli elementi orchestrali della straordinaria tastierista Mirjam Schnedl, la classe al basso di Yannick Urbanczik e la precisione di Marc Friedrich alla batteria ed abbiamo davvero una band sensazionale! Dopo l’uscita del loro album di esordio “Eclyptic: Wake Of Shadows” nel 2020 (leggi la nostra recensione), la band ha rilasciato vari altri singoli ed ha quindi arricchito la sua discografia con un portfolio che inizia già ad essere importante, formato da pezzi che sono esclusivamente capolavori. Una particolarità di questa band è la presenza di molte tracce transitorie strumentali affascinanti, che vanno a collegare a meraviglia un pezzo con l’altro. Pezzi come “Ouverture: The Horizon Awaits”, “The Farewll Arcades”, “Into the Maelstrom” e “Beyond the Obsidian Veil” vanno quindi a creare collegamenti estremamente ben riusciti con pezzi maestosi come “Crystal Silence”, “What Have I Become”, “Muse of Unknown Forces” e l’ultimo fantastico singolo “Elegy”. Jonas si destreggia su riff e assoli sensazionali praticamente su ogni pezzo, sfoderando tutto il suo talento sopraffino su ogni arpeggio o melodia accompagnando quindi nel migliore dei modi la voce divina di Fabienne. Sorridente, emozionata e felicissima di esprimere il suo progetto, Fabienne ci regala una performance da pelle d’oca, toccando l’apice emotivo su “Rise”, semplicemente la piu’ bella ballad che esista in ambito metal. Questa band si merita tantissimo e soprattutto di poter suonare molto di piu’, augurandole davvero di poter farsi conoscere il più possibile e di poter suonare nei principali festival metal europei.

Setlist

Ouverture: The Horizon Awaits
Hymn
Tales Of Time
Crystal Silence
The Farewell Arcades
What Have I Become
Into the Maelstrom
Muse of Unknown Forces
Beyond the Obsidian Veil
Elegy
Rise
World’s End
Into the Unknown

 

Si conclude quindi quella che è senza alcun dubbio la più bella edizione del Milady Metal Fest. Come sempre un festival organizzato alla perfezione in un contesto perfettamente adatto e molto ben curato. Un enorme grazie all’organizzazione e all’Arci Tom per continuare a sostenere questo evento e tutte le band che suonano in questo bellissimo locale.

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